
Gli innovativi progetti di ricerca che T-Trade svilupperà a Rovereto dentro il polo innovativo di Trentino Sviluppo
Ridurre l’utilizzo di carta nella produzione di etichette, sviluppando filiere di stampa, imballaggio e spedizione più ecologiche e intelligenti: è questo l’obiettivo di T-Trade, gruppo che opera nel settore dell’etichettatura industriale e che si è da poco insediato nei nuovi spazi produttivi di Progetto Manifattura a Rovereto, all’interno del polo innovativo di Trentino Sviluppo.
Etichette con il 50% di carta in meno
«Le etichette tradizionali, per esempio quelle che riportano la data di scadenza degli alimenti – spiega il presidente del gruppo Enrico Friziero – normalmente si compongono di due parti: un supporto in carta siliconata e l’etichetta adesiva vera e propria. Una delle nostre prime sfide è stata sviluppare una tecnologia print/apply capace di stampare direttamente sull’etichetta linerless e di eliminare quindi il supporto, con un risparmio del 50% della carta, ma anche con l’eliminazione di quello che, di fatto, è un rifiuto speciale».
Stampare senza carta
L’obiettivo di stampare ‘senza carta’ ha portato poi a progettare e costruire macchinari intelligenti, certificati dal Politecnico delle Marche, capaci per esempio di stampare le informazioni di contatto e quelle previste per legge direttamente sul nastro adesivo che viene utilizzato per imballare i pacchi, con un significativo risparmio di carta, ma anche degli spazi che un’azienda deve adibire a imballaggio e fine linea perché, di fatto, si va a rendere superflua la presenza di una macchina etichettatrice.
Etichette su ‘buccia’
E proprio per continuare a evolversi in questa direzione, T-Trade – che conta ad oggi circa 70 tra dipendenti e collaboratori – ha scelto di aprire, dopo Padova e Ancona, una terza sede a Rovereto, dove fare ricerca per sviluppare materiali sempre più sostenibili. «Il Trentino – conclude Friziero – è una green valley, una vetrina sul futuro e sul mondo. Qui i laboratori di ricerca confinano con i vigneti e i meleti, una contaminazione per noi fondamentale, perché stiamo sviluppando un film biologico, ovvero una carta stampabile prodotta con i materiali di scarto delle coltivazioni agricole».
E mentre i primi prototipi di stampa “su buccia” scaldano i motori in Progetto Manifattura, T-Trade fa tesoro della prima regola della sostenibilità, ovvero la lotta allo spreco alimentare, e propone ad albergatori e mensa, ma anche a supermercati e privati cittadini, una pratica app che, grazie all’apposizione del QR Code sull’imballaggio dei prodotti alimentari, ricordi all’utente se in frigo c’è qualcosa in scadenza e addirittura gli offra la possibilità di donarlo al banco alimentare più vicino qualora non lo usi.