Economia circolare, un convegno sui vantaggi della C2C

Workshop internazionale all’Università Bocconi. Dai nostri archivi streaming, il video dell’incontro

A ottobre 2013 in Università Bocconi a Milano si è tenuto il workshop internazionale  Modelli di impresa sostenibili: la via verso l’economia circolare.
L’iniziativa si è svolta durante il Salone della CSR  e Innovazione Sociale e intende mettere a confronto esperti di strategie di sostenibilità e le imprese italiane maggiormente impegnate nella transizione verso l’economia circolare.

Il workshop  è organizzato da  Alchema in collaborazione con EPEA CH, Milanodepur e Legambiente Lombardia.

Alchema ha firmato un accordo di partnership con EPEA Svizzera, per promuovere e sviluppare anche in Italia l’approccio conosciuto a livello internazionale come Cradle to Cradle (C2C). Alla base della circular economy, C2C è una filosofia della produzione e dei servizi basata sulla minimizzazione degli sprechi e dei rifiuti, sull’eco-efficacia, sulla massima compatibilità dei prodotti con i sistemi biologici.

Fabio Terragni e Gianluca Sala di Alchema così sintetizzano i vantaggi del nuovo approccio C2C: “I risultati delle analisi e simulazioni svolte da McKinsey per la Ellen Macarthur Foundation mostrano che l’approccio circolare può portare a significativi miglioramenti nella produttività dei materiali e può essere realmente profittevole per le imprese. Ma vantaggi e  benefici non si limiterebbero alle imprese, avendo un effetto sistemico e generando un impatto positivo sull’intero sistema economico, inclusi i consumatori/utenti finali.
Il sistema economico potrebbe beneficiare di un sostanziale risparmio di materiale netto con conseguente abbassamento del livello di volatilità dei prezzi e dei rischi di fornitura. In Europa il potenziale di risparmi si aggira nell’ordine dei 700 miliardi di dollari all’anno: solo nel mercato dei prodotti di largo consumo, l’economia circolare potrebbe permettere ben 630 miliardi di dollari all’anno di risparmi, cifra pari al 23% dell’attuale spesa per le materie prime e a circa il 3,5% del PIL europeo del 2010.
Non solo: un economia centrata-sull’utente vedrebbe aumentare i tassi di innovazione, occupazione e produttività del capitale (tutti fattori moltiplicatori a loro volta) promuovendo uno spostamento verso il settore terziario (servizi). Verrebbero ridotte le esternalità negative (risultato dell’avere meno materiali in circolo). Tale riduzione sarebbe maggiore di ogni possibile miglioramento incrementale di efficienza all’interno del sistema attuale. Infine aumenterebbe la “resilienza” del sistema: la capacità di reagire a  shock di ogni tipo (fattori geo-politici, climatici, ecc.)
Un modello, dunque, che mostra come la sostenibilità e il risparmio possano rendere più competitive le aziende e le nostre economie sulla base di competenze, innovazione ed efficienza nell’uso delle risorse.”

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Programma del workshop

Ore 14: Saluti
Pierfrancesco Maran, Assessore Ambiente Comune di Milano
Fabio Terragni, Alchema
Albin Kälin, EPEA Switzerland

Ore 14.45: Casi Studio
Roberto Mazzini, Milanodepur
Giulio Bonazzi, Aquafil
Daniele Prosdocimo, Valcucine
Massimo Pilla, Ricoh Italia
Marco Fabio Nannini, GS4C

Ore 16: Tavola rotonda
Modera Federico Pedrocchi, Triwù
Sonia Cantoni, Fondazione Cariplo
Filippo Dadone, Regione Lombardia
Damiano di Simine, Legambiente Lombardia
Enzo Rullani, Università Ca’ Foscari
Cristina TajaniAssessore alle politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Universita e Ricerca al Comune di Milano


 

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