Un impianto fotovoltaico galleggiante per il recupero di bacini idrici da destinare alla coltivazione del riso

Dall’energia solare alla produzione di riso attraverso una catena di processi virtuosi. È la tecnologia FloatingPV, pensata e realizzata dalla startup parmense Innovapv. L’idea è quella di sfruttare bacini d’acqua chiusi – laghi senza affluenti, dighe, riserve per l’irrigazione – per disporre pannelli fotovoltaici galleggianti destinati alla produzione di energia elettrica.
I pannelli però servono anche a ridurre l’irraggiamento solare sui bacini e di conseguenza la crescita di alghe, che limitano la portata di ossigeno nell’acqua e sono dannose per le specie acquatiche. Meno irraggiamento significa anche temperatura dell’acqua più bassa. Si evita così la degradazione dei bacini, che possono essere recuperati e destinati all’acquacoltura. La tecnologia proposta da Innovapv prevede infatti anche la possibilità di realizzare un sistema per l’ossigenazione e l’alimentazione dei pesci, con sensori per controllare temperatura, ossigeno, livello di nutrienti, il tutto alimentato dagli stessi pannelli fotovoltaici.
Non è finita: l’allevamento dei pesci può tornare utile per la produzione di riso a impatto zero. Il 30% delle emissioni di gas serra deriva dall’industria agroalimentare e il riso – fonte di nutrimento per tre miliardi di persone – è responsabile del 12% di emissioni di metano. Integrando il sistema di acquacoltura con la coltivazione del riso si può contribuire a risolvere il problema. La presenza dei pesci favorisce la crescita delle piante: dall’urea dei pesci i batteri delle piante ricavano l’azoto che serve al nutrimento del riso. La produzione è così completamente virtuosa.
Intervista a cura di Riccardo Pietrabissa, per Triwù


CONTATTI

Innovapv
via Moneta, 2/a – 43122 PARMA
Tel. +39 349 4454586
www.floatingphotovoltaic.com

george@lollipopthinktank.com

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