
Dai nuovi bio-tappi per vino e birra, a metodi di produzione dell’indaco ecosostenibili, le idee dei giovani italiani premiate dalla Commissione europea
Un progetto su “bolle interstellari distorte”, uno studio per una soluzione innovativa di autosufficienza energetica, un particolare sistema di nanosensori per proteggere il riso da agenti chimici: sono i tre progetti che rappresenteranno l’Italia alla finale europea di EUCYS, concorso europeo della Direzione generale Ricerca della Commissione europea, prevista a Salamanca in Spagna a settembre.
Sono il risultato rispettivamente dei lavori di uno studente veneto, tre giovani delle Marche e una ragazza e un ragazzo del Piemonte come i migliori “neoLeonardo” della selezione italiana organizzata ogni anno dalla FAST–Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche per la Direzione generale Ricerca della Commissione europea, svoltasi quest’anno on line causa Covid 19 e conclusasi il 12 aprile.
I premi
Per questa edizione la Federazione eroga anche riconoscimenti in denaro ai tre vincitori. E così 1.500 euro vanno a Giorgio e Stefano del Sobrero di Casale Monferrato per il loro progetto intitolato “SAP 2”, selezionati anche per il contest internazionale di Stoccolma. Il secondo assegno di 1.000 euro viene dato a Sara e Andrea dell’Omar di Novara per il loro studio intitolato “Gold Rice”, destinatario oltre che di EUCYS pure del certificato di merito Ricoh Sustainable Development. Giovanni del Rigoni Stern di Asiago, autore del progetto “Bolle Interstellari”, riceve 500 euro e potrà partecipare alla finale europea di Salamanca; ottiene anche il certificato di merito di Mu Alpha Theta per il miglior approfondimento collegato alla matematica.
I progetti selezionati
Altri esempi dei progetti innovativi? Un metodo per estrarre l’indaco in modo più ecosostenibile, un interessante viscosimetro, una interfaccia neurale non invasiva per utenti con disabilità motorie, bio-tappi per vino e birra, una innovativa mascherina con app annessa e più sicura.
Nonostante la pandemia in moltissimi hanno partecipato: tra i tanti progetti arrivati, ne sono stati selezionati 16 su scala nazionale che possono essere consultati sul sito dedicato. Ci sono studi, ricerche, prototipi sviluppati da ragazze e ragazzi di istituti superiori di Sardegna, Marche, Piemonte, Abruzzo, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. I lavori riguardano diversi campi dall’ambiente, all’efficienza energetica, alla robotica, alla disabilità, all’agricoltura, alla salute.
All’interno della pagina sono visibili anche quattro progetti internazionali che provengono da Messico, Tunisia e Turchia. Tale coinvolgimento è frutto del networking che FAST ha creato con altre realtà estere che selezionano giovani talenti.
Il concorso è giunto alla sua 33a edizione, si svolge infatti ininterrottamente dal 1989. Tutti possono aderire ogni anno singolarmente o in gruppi di massimo tre candidati di età compresa tra i 14 e i 20 anni; devono presentare studi, ricerche, lavori innovativi in qualsiasi settore della scienza e della ricerca e delle loro applicazioni.