Francesco Fatone presenta il progetto IntCatch, per monitorare e intervenire per la salvaguardia del lago di Garda
Francesco Fatone, docente di Impianti chimici all’università di Verona e del team LabICab, laboratorio di ingegneria chimica dell’ambiente e dei bioprocessi dell’Università di Verona, presenta il progetto IntCatch, di cui è coordinatore.
IntCatch è l’abbreviazione di “Development and application of Novel, Integrated Tools for monitoring and managing Catchments” (sviluppo e applicazione di nuovi strumenti integrati per il monitoraggio e la gestione dei bacini).
Lo scopo di IntCatch è individuare strumenti e modalità per il monitoraggio e la gestione dei bacini idrici, con un focus specifico sul lago di Garda.
L’esigenza è ridurre ed eliminare il tasso di inquinanti convenzionali (come organismi patogeni), metalli pesanti e contaminanti organici (come pesticidi), che hanno elevati tassi di tossicità. L’utilizzo di droni acquatici intelligenti permetterà di monitorare lo stato di salute del bacino ed elaborare dati che saranno geo-localizzati, così da creare una mappa utile per il personale tecnico. Inoltre, grazie alle tecnologie di intelligenza artificiale che dotano i droni di un’elevata autonomia si possono compiere più ricerche con l’uso contemporaneo di più droni, riducendo il costo delle operazioni di monitoraggio.
Il progetto si occuperà inoltre di validare sistemi di trattamento delle acque provenienti da fognatura mista (attraverso un impianto dimostrativo creato a Villa Bagatta, Lazise), e dell’analisi genomica in-situ delle popolazioni batteriche del Lago di Garda, il cui patrimonio genetico e le eventuali mutazioni possono essere indicatori dello stato di inquinamento secondo il modernissimo approccio dell’eco-tossicogenomica.
I dati raccolti saranno messi a disposizione delle comunità e degli abitanti che vivono nella zona del lago, e di tutti gli stakeholders interessati al progetto.
Il progetto, finanziato dal programma Horizon2020, prevede la collaborazione di sei Università europee e di quattordici enti (tra aziende europee pubbliche e private).Il progetto è stato selezionato tra 170 proposte europee e sarà finanziato con 8milioni e 770mila euro, nell’ambito di Horizon2020 per il programma “Water Research and Innovation”. Il progetto inizia a giugno 2016 per concludersi a gennaio 2020.
Il video è realizzato dall’Università di Verona.