Ginevra Salerno, capo progettisti strutturali del progetto RhOME, illustra il contributo della ricerca scientifica nel progetto costruttivo/strutturale di Med in Italy, terzo classificato al Solar Decathlon 2012 di Madrid, e di RhOME for denCity
Tra le tante innovazioni presenti in RhOME, quelle relative al progetto strutturale costruttivo riguardano la sicurezza in zona sismica e il modulo servizi prefabbricato che rappresenta il centro – costruttivo, strutturale e architettonico – della casa.
Le caratteristiche antisismiche di RhOME derivano da ricerche ed esperimenti realizzati in varie università italiane. La qualità dei risultati è stata verificata in Giappone, dove un edificio di 7 piani, costruito con la tecnologia X-Lam in legno massiccio, realizzato dal CNR- Ivalsa e Provincia Autonoma di Trento, è stato testato sulla tavola vibrante con una intensità di 7.2 gradi della scala Richter, forza pari a quella registratasi durante il terribile terremoto di Kobe del 1995.
Da qui la scelta per RhOME del legno, un materiale leggero che riduce l’azione sismica, e di connessioni duttili in modo da dissipare l’energia che si potrebbe abbattere sull’edificio. Nello specifico i progettisti di RhOME non hanno potuto avvalersi di legno massiccio, dato il costo della materia prima e hanno dovuto trovare una soluzione più economica. L’idea è stata quella di collegarsi alla tradizione delle case mediterranee dai muri spessi a bassa conducibilità termica e dalla ottima inerzia (la capacità di traslare nel tempo e quindi mediare i picchi termici, siano essi di freddo o di caldo). La soluzione adottata doveva essere economica, facilmente trasportabile e a basso impatto ambientale. Per questo si è pensato di inserire tra i pannelli in legno dei tubi di alluminio da riempire con sabbia ritrovata in loco, una soluzione già utilizzata per Med in Italy, il progetto – sempre dell’Università Roma Tre – terzo classificato a Solar Decathlon 2012.
Il risultato è un edificio nel suo complesso moderatamente pesante e quindi in teoria più vulnerabile dal punto di vista sismico. Per questo il settore ricerca è stato ulteriormente impegnato dal punto di vista progettuale, per aumentare la capacità dissipativa della casa.
Ginevra Salerno, capo progettisti strutturali RhOME, illustra nel dettaglio le soluzioni adottate.