Nuove tecnologie e multicanalità, integrazione tra fisico e digitale, abbiamo incontrato l’Head of e-commerce di Miroglio Fashion per capire quale sia la loro strategia
I dati lasciati dalle nostre navigazioni online per shopping, ma non solamente, rappresentano un’importante fattore competitivo rispetto agli acquisti realizzati nei normali negozi.
I dati “sparsi” per la rete permettono infatti di conoscere il proprio cliente e di coltivare una relazione conoscendone gusti e predilizioni, non solo relativamente a tutto quello che è stato effettivamente comprato, ma anche di quello che si è cercato, magari si è messo nel carrello, senza aver ultimato il processo di acquisto.
Un insieme di dati che in alcuni casi possono sembrare aridio relativamente utili, perché, soprattutto per certe tipologie di beni, la shopping experience non è completa e appagante se non è completata dal contatto fisico con il prodotto da acquistare.
Una strategia multicanale nasce quindi con lo scopo di riuscire a mixare il bello e il buono dell’esperienza fisica e digitale, lasciando più soddisfatti clienti e venditori.
Per riuscire a realizzare questi risultati però è necessario o avere delle grandissime idee ed essere tra i primi a svilupparle o sostenere la propria strategia di crescita con investimenti necessari e sufficienti a mantenerla. Se la prima strada è spesso occasionale e difficilmente ripetibile la seconda è più lunga e faticosa, ma più progettabile e, anche se relativamente, standardizzabile.
Alberto Brenta Head of E-commerce, Digital & CRM a Miroglio Tessile ci spiega quali mix di tecnologie ha deciso di mettere in campo Miroglio Fashion, quale strategia abbiano adottato, quali impatti abbia avuto sulla loro organizzazione aziendale e come la struttura digitale arrivi a impattare sull’intero processo produttivo.
Il tutto tenendo conto che gli elementi abilitatori della strategia digitale per Miroglio fashion sono stati: l’e-commerce, sistemi di cassa che consentissero l’omnicanalità e l’utilizzo di RFID.
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