In un buon progetto di mobilità urbana la gente dovrebbe essere protagonista

Workshop a cura di Comune di Bergamo e Consorzio Superhub c/o Fondazione Legambiente Innovazione. Intervengono: Alessandra Melchioni, Coordinatrice ufficio Smart City, Comune di Bergamo; Luigi Telesca, Exploitation Manager di SuperHUB.

C’è un progetto europeo, SuperHUB, che in questo momento sta svolgendo una attività prototipale in tre città del continente: Milano, Helsinki e Barcellona. L’obbiettivo: una piattaforma in grado di offrire a cittadine e cittadini uno strumento in grado di utilizzare tutte le possibili informazioni sulla mobilità metropolitana. Possono essere tante, nella misura in cui si vuole comprendere nel servizio offerto un panorama di sorgenti che vada ben oltre i dati che riguardano i mezzi pubblici e le condizioni del traffico. Infatti: agevolare la mobilità può significare raccogliere dati su spettacoli, meteo, caratteristiche personali (uno può decidere che vuole far fatica, con la sua biciletta, e quindi sceglie percorsi lunghi), percorsi culturali, e alla via così. Non solo: le piattaforme devono essere scalabili, come si dice in gergale, e cioè devono consentire modifiche continue alla loro offerta. SuperHUB, inoltre, si propone come uno standard europeo.

A Bergamo, invece, si sta lavorando a un progetto che vede anche interventi “fisici”, ovvero sulla stazione ferroviaria, su quella degli autobus, gli spazi di sosta e parcheggio. E’ un Polo Intermodale. Ma siamo in una delle aree più dense e complesse, a livello europeo, per tutto ciò che riguarda i trasporti, area che si colloca sull’asse Milano-Bergamo, configurazione territoriale che sta di fatto precipitando in un’unica area metropolitana. E il problema, quindi, è riuscire a intrecciare il più possibile i diversi interventi.

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