La prima piattaforma inclusiva, indipendente e accessibile dedicata alla cultura della sostenibilità nel campo della moda
Diffondere cultura sul tema della sostenibilità nel campo della moda, in maniera indipendente, inclusiva e accessibile, coinvolgendo in particolar modo le nuove generazioni: è questo l’obiettivo della piattaforma SOW – School Of WRÅD.
La start up
Il progetto è stato lanciato dalla start up WRÅD – fondata nel 2015 da Matteo Ward, Victor Santiago e Silvia Giovanardi, tutti professionisti con una carriera passata nel mondo del fashion, intenzionati a diffondere su larga scala una maggior consapevolezza sui reali impatti ambientali e sociali di questo settore. Il team è riuscito in questi anni a diffondere i suoi progetti educativi pro-bono a più di 11 mila studenti italiani di scuole superiori secondarie e università, a stipulare partnership con 16 atenei e, grazie alla collaborazione con il movimento Fashion Revolution, a distribuire un suo workshop in oltre 100 Paesi nel mondo.
La piattaforma SOW – School Of WRÅD
In questo contesto si inserisce, come evoluzione del percorso svolto fino a oggi dalla start up, la nuova piattaforma SOW – School Of WRÅD, che dovrebbe diventare attiva a luglio 2021. Un’iniziativa digitale che offrirà ai partecipanti corsi suddivisi in tre aree tematiche: “design responsabile”, “comunicazione responsabile” e “management responsabile” strutturati attraverso testi, video, videointerviste, infografiche e webinar periodici.
La piattaforma sarà inoltre “aperta”: consentirà a designer indipendenti, innovatori, pensatori ed esperti del settore di contribuire con il loro corso dedicato alla cultura della sostenibilità nell’industria della moda.
Tutti i contenuti saranno supervisionati e approvati da un board di esperti composto da Andrea Batilla (consulente e scrittore, autore del libro Instant Moda), Hakan Karaosman (PhD, professore accademico e ricercatore, esperto in sustainable supply chain management), Susanna Martucci (imprenditrice, fondatrice di Alisea e Perpetua, esperta di economia circolare e materiali innovativi), Olga Pirazzi (project manager di Fashion B.E.S.T. Fondazione Pistoletto), Francesca Romana Rinaldi (PhD, ricercatrice accademica e autrice del libro Fashion Industry 2030), Francesca Rulli (CEO e fondatrice di Process Factory / 4 Sustainability, consulente esperta in chemical management), Marina Spadafora (country coordinator Fashion Revolution Italia, esperta di design etico) e Sara Sozzani Maino (head of Vogue Talents, vice-direttrice di Vogue Italia, brand ambassador CNMI).
Impatto sociale del progetto
Rendere l’educazione accessibile al più alto numero di persone è uno dei cardini del progetto. Acquistando uno o più corsi, il partecipante garantirà ad un altro studente – che vive in zone del mondo in cui è delocalizzata la maggior parte della produzione tessile (Vietnam, Bangladesh, India e Iran) e l’accesso a percorsi educativi è spesso negato – di aderire gratuitamente allo stesso programma.
Il crowdfunding
Per il lancio del progetto è stata creata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo. La raccolta fondi chiuderà il 5 gennaio ed è necessaria per supportare Wråd nella produzione finale della piattaforma digitale e nella traduzione dei contenuti in più lingue, step necessario per abbattere le barriere linguistiche e rendere ancora più inclusivo il progetto.