La città francese è diventata un laboratorio per la sperimentazione di una nuova mobilità che scoraggi l’utilizzo dell’auto propria
Meno emissioni inquinanti in atmosfera e traffico, più vivibilità e risparmio per tutti: sembra che la sperimentazione messa in campo a Lione, secondo centro di sviluppo economico della Francia dopo Parigi, punti a dare grandi benefici sia all’ambiente che ai cittadini.
La metropoli è stata scelta come apripista dall”International Transport Forum (ITF) in virtù di alcune sue caratteristiche: è infatti la terza città francese in ordine di grandezza per numero di abitanti (preceduta solo da Parigi e Marsiglia) e rappresenta un importante centro di attrazione socio-economica.
Sulla città è in corso lo studio di un modello capace di simulare gli spostamenti dei pendolari e/o degli utilizzatori della città. L’obiettivo è quello di riuscire così a organizzare e offrire una nuova mobilità sostenibile a supporto della metro e della rete ferroviaria leggera (metrotranvia) di cui la città è dotata con progetti di mobilità modale condivisa capace d’integrare anche le grandi aree suburbane con quelle urbane e del centro città.
I taxi condivisi, i taxi-bus e il car-pooling sono le tre tipologie individuate per cooperare con l’esistente rete del trasporto pubblico su gomma senza sostituirlo ma favorendo eventuali modifiche di percorsi e tracciati, questo perché molto più versatili rispetto ad un’infrastruttura fissa.
Per maggiori informazioni sul progetto, consigliamo la lettura di questo articolo.