Dalla distribuzione delle alghe tossiche ai sistemi di misurazione e previsione delle fioriture, fino agli effetti sulla salute

Il progetto europeo M3-HABs (Monitoring, Modelling and Mitigation of Harmful Algal Blooms), come descriviamo con più dettagli nel video “Ostreopsis: un’alga tossica sulle coste del Mediterraneo“, ha come obiettivo la messa a punto di sistemi e procedure indirizzate a prevedere il bloom di un’alga tossica, Ostreopsis ovata. Bloom è un termine inglese comunemente usato da chi fa ricerca in questo campo per indicare una fioritura molto veloce (pochi giorni) che può attivarsi in un punto della costa. In tanti punti, in realtà, e infatti il progetto lavora su tutto il Mediterraneo. Prevedere la fioritura significa poter avvisare i territori costieri dell’arrivo di un fenomeno certamente fastidioso, che impedisce per più giorni il sostare sulle spiagge e, a maggior ragione, farsi un bagno nelle acque. Gli effetti per la salute sono al 90 per cento sostanzialmente di poco conto, ma si può anche verificare qualche conseguenza più seria (ne parliamo nell’ultimo video).

Qui di seguito sono proposti sette video, ognuno di pochi minuti. E’ un rapido viaggio nella procedura di ricerca del progetto. Vi consigliamo di vederli in sequenza.

GUARDA I VIDEO!

 

  • Rosella Bertolotto, Dirigente Unità Operativa Attività Specialistiche – Settore Mare, ARPA Liguria, in questa intervista descrive il problema di relazionarsi ai tanti soggetti territoriali e alle popolazioni quando si ha a che fare con le fioriture e le loro conseguenze.
  • Ma come siamo messi con queste fioriture nel Mediterraneo? Luisa Mangialajo dell’Università di Nizza Sophia-Antipolis, in delegazione CNR – Laboratorio di Oceanografia di Villefranche-sur-Mer, spiega la “mappa” del fenomeno e le sue caratteristiche di fondo.
  • Per produrre previsioni sulle fioriture è necessario raccogliere campioni dell’acqua con metodi standard e con periodicità stabilite. Questo ci spiega Antonella Penna dell’Università di Urbino-CoNISMa, che con il suo team è impegnata, in questo progetto, nella messa a punto di un primo strumento previsionale, basato su tecnologie di frontiera. Il problema è sempre lo stesso, tutt’altro che banale: quale soglia di densità delle Ostreopsis ci avvisa che il bloom sta arrivando?
  • Al gruppo di Massimo Vassalli, ricercatore dell’Istituto di Biofisica (IBF)-CNR, arrivano i campioni prelevati dal team del CoNISMa. E qui entra in campo un secondo metodo di conteggio e di formulazione di una previsione. Ottica e computer sono al centro di questa strumentazione.
  • Con questo video e con quello successivo si descrive una diversa procedura di misurazione. Qui Andrea Pedroncini, Responsabile del Settore Mare di DHI Italia, racconta una prima parte: avere un quadro delle variabili meteo-marine.
  • Ennio Ottaviani, Responsabile scientifico On AIR srl, lavora sulle variabili meteo-marine facendole “masticare”, si può usare questa definizione, da algoritmi matematici, da software che cercano interpretazioni unificanti in una mole alquanto ampia di dati. Obiettivo: trovare una formula che consenta previsioni sulla dinamica delle alghe.
  • Il settimo video ha una sua autonomia rispetto ai precedenti. Rodolphe Lemée, del Laboratorio di Oceanografia di Villefranche-sur-Mer, descrive gli effetti delle alghe sulla salute delle persone.
  • Mariachiara Chiantore, coordinatrice del progetto, descrive i risultati finali della ricerca.

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