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I candidati e i vincitori del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Sono selezionati dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità Italiana per capacità di utilizzare le tecnologie digitali come leva di innovazione e miglioramento. A seguito delle valutazioni di una giuria qualificata, il riconoscimento è stato consegnato alle strutture sanitarie che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali.

Azienda Ospedaliera – IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia
Si segnala per il percorso di informatizzazione dei comparti operatori e del processo chirurgico, che nel 2012 è entrato a regime con il sistema informativo di sala operatoria, completamente integrato con il resto del sistema aziendale (anagrafica, dati clinici e amministrativi, per la gestione elettronica della cartella clinica chirurgica e per il supporto completo alle attività di pianificazione, rilevazione clinica, checklist di intervento, tracciamento del paziente, misurazione dei tempi chirurgici e supporto ai follow-up). Sono state estese le funzionalità anche alla rilevazione del materiale consumabile, riutilizzabile, impiantabile, utilizzando i dispositivi già in uso per la lettura dei barcode. Tale rilevazione ha lo scopo di fornire dati ai sistemi del Controllo di Gestione per raggiungere una granularità di quantificazione dei costi fino al singolo intervento. Il sistema sarà presto esteso anche all’Azienda USL di Reggio Emilia, portando a un raddoppio dell’attività chirurgica gestita. Un’ulteriore estensione prevede la pre-allocazione del consumo di dispositivi impiantabili sulla base della pianificazione chirurgica, che consentirebbe di agevolare ulteriormente la rilevazione in sala, precaricando quanto già previsto, e contemporaneamente di pianificare l’uso dei dispositivi impiantabili ad alto costo, migliorando la gestione e l’approvvigionamento del magazzino locale e generale.
Candidata al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Azienda Sanitaria Locale Monza e Brianza
Il progetto di un nuovo Data WareHouse (DWH), con cui l’azienda ha integrato una molteplicità di dati e flussi informatici, tra cui quelli legati al debito informativo nei confronti della Regione Lombardia e quelli provenienti dai vari applicativi presenti in azienda. OSLO è partner tecnologico sia per la fornitura del DWH che per il supporto all’analisi, all’armonizzazione e all’importazione dei diversi flussi di tutte le attività amministrative e operative svolte in Azienda. Il sistema, entrato a regime nella seconda metà del 2014, ha permesso di generare dei report che hanno supportato la Direzione Generale e i Direttori Distrettuali, di comune accordo con le amministrazioni comunali, nella razionalizzazione delle attività svolte dalle varie sedi territoriali.
Candidata al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano
Ha sviluppato un progetto pilota di ricerca gestionale per gestire in tempo reale attività ed eventi critici del flusso operativo del comparto operatorio. Il progetto ha previsto l’introduzione di tag RTLS (Real Time Location Tracking) che seguono il paziente e la sua cartella clinica nel flusso chirurgico, colloquiando con un sistema software che permette di tracciare e monitorare in tempo reale le informazioni operative. Status degli interventi, dei pazienti, dell’assegnazione del personale e delle attrezzature critiche sono visibili attraverso 115 punti di accesso (monitor touch-screen, tablet e workstations), facilitando il coordinamento e la gestione delle singole fasi.
Ad oggi il sistema e stato esteso a entrambi i Blocchi Operatori, composti da 11 sale operatorie, e viene utilizzato da oltre 200 operatori, coordinando i 14 reparti di degenza, la terapia intensiva, le unità che si occupano di sterilizzazione e impianti, la farmacia, l’emoteca, i laboratori e il Pronto Soccorso. Con la possibilità di aggiornare in tempo reale la programmazione delle sale, e stata aumentata del 3% la loro saturazione. I principali sviluppi pianificati sono la gestione integrata della Terapia Intensiva Post Operatoria e della centrale di sterilizzazione, il monitoraggio continuo delle presenze di personale esterno all’interno delle sale attraverso l’utilizzo del tag, l’implementazione di strumenti di prenotazione delle attrezzature scarse e la gestione delle Risorse Umane assegnate alle sedute per ottimizzare la comunicazione tra il personale.
Vincitore del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Con il progetto “Ulysses” è stato sviluppato uno strumento di Business Intelligence che consente l’individuazione precoce della Malattia Renale Cronica (MRC), spesso asintomatica nelle sue prime fasi. La piattaforma, sfruttando il patrimonio informativo dell’Azienda, consente di identificare i pazienti potenzialmente a rischio di sviluppare la malattia. L’algoritmo – basato su parametri clinici definiti dall’Azienda – calcola un fattore di rischio, generando un allarme tempestivo, su pazienti asintomatici e consentendo un’eventuale diagnosi precoce che possa essere comunicata al paziente. Il sistema, oltre a identificare il singolo paziente potenzialmente a rischio, consente di svolgere anche analisi epidemiologiche di stadiazione dei pazienti, individuando ad esempio se ci sono cluster patologici in determinate aree geografiche. A livello nazionale, il progetto ha stimato che grazie a Ulysses sia possibile ritardare di almeno 5 anni la progressione del danno renale per almeno il 10% dei soggetti, e di ritardare sempre di 5 anni l’invio dei pazienti in dialisi, permettendo al SSN di risparmiare risorse per 2,5 miliardi di euro. Attualmente, si sta lavorando con l’Agenzia Regionale Sanitaria per coinvolgere nella sperimentazione anche i Medici di Medicina Generale e i laboratori analisi della Regione Puglia, che consentirebbe di intercettare un maggior bacino d’utenza e di interfacciare tutti gli attori coinvolti nel trattamento della MRC, ma anche di programmare meglio le risorse e abilitare analisi predittive e simulazioni sui costi. Infine, alla luce dei soddisfacenti risultati ottenuti dalla sperimentazione – condotta anche presso l’ASP di Catania e l’ISMETT di Palermo – si ritiene in futuro che possa essere estesa anche ad altre patologie croniche degenerative.
Vincitore del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Vidas
L’associazione nonprofit che garantisce assistenza sociosanitaria completa e gratuita ai malati terminali a domicilio e nell’hospice Casa Vidas ha sviluppato un percorso di revisione degli applicativi dei diversi sistemi informativi per cartella clinica informatizzata che consente la continuità assistenziale attraverso i tre percorsi di cura. La piattaforma implementata consente una gestione integrata del percorso del paziente: ogni operatore, infatti, in relazione al proprio profilo può rilevare e documentare l’anamnesi, le condizioni cliniche, i bisogni, i contenuti dei colloqui con il paziente e i familiari, la pianificazione delle cure e la definizione del Piano Assistenziale Individuale (PAI). Gli operatori a domicilio sono stati forniti di tablet, quelli in hospice di laptop con ergonomia studiata per l’utilizzo a bordo letto. La piattaforma viene utilizzata da circa 80 utenti, tra operatori clinici (medici, infermieri, operatori d’igiene, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti) e amministrativi, coprendo tutti i processi dalla presa in carico del paziente alla rendicontazione. L’introduzione di un unico sistema informativo sociosanitario ha permesso di superare i limiti del recedente sistema, con una piattaforma fruibile e condivisibile da tutti gli operatori: la redazione di una cartella clinica interdisciplinare consente di comprendere il percorso fatto dall’équipe con il paziente e la sua famiglia. Il progetto ha anche consentito di avviare un processo di dematerializzazione, sia per quanto riguarda il percorso assistenziale del paziente in struttura (abbattendo di circa il 90% la documentazione cartacea) sia per i pazienti al domicilio (circa il 30%).
Candidata al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

IRCCS Istituto Clinico Humanitas  di Rozzano – Milano
Il progetto “Humanitas con Te”, in collaborazione con Medas, è un portale dedicato ai pazienti, attraverso cui consultare il proprio Dossier Sanitario. Accedendo al proprio Dossier attraverso una sezione dedicata del sito web dell’Ospedale, i pazienti possono consultare e scaricare referti e immagini sugli esami effettuati presso i laboratori di analisi, radiologia ed endoscopia. Il sistema avvisa i pazienti, tramite l’invio di un SMS, della disponibilità dei documenti clinici sul portale. Il servizio è particolarmente utile per i pazienti residenti fuori dalla Regione Lombardia, per i quali è scomodo il ritiro dei referti e delle immagini presso la struttura. Il portale, inoltre, prevede aree personalizzate a seconda dell’utenza: per i pazienti oncologici, ad esempio, sarà presto abilitata un’area adibita a facilitare le attività di follow-up e la comunicazione con il proprio medico di riferimento, al fine di abilitare un consulto periodico a distanza. L’attivazione del Dossier e il rilascio del consenso avviene presso l’Azienda, con il riconoscimento del paziente mediante codice fiscale e la generazione di un PIN e di un codice di accesso OTP (One Time Password) inviato tramite SMS al paziente. A quattro mesi dall’attivazione, avvenuta a dicembre 2015, 5.000 utenti hanno attivato il Dossier, hanno visualizzato online più̀ di 22.000 referti, di cui l’84% fa riferimento a esami di laboratorio. Il progetto si inserisce all’interno della digitalizzazione di numerosi servizi rivolti ai cittadini. Nel prossimo futuro l’Azienda prevede infatti un’estensione dei servizi fruibili attraverso il portale.
Candidato al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Laboratorio Analisi Valdes di Cagliari
Il progetto Zerocoda, sviluppato in collaborazione con Artexe, offre la possibilità di gestire le code utilizzando logiche di priorità – come nel caso dell’accesso privilegiato per pazienti fragili – e di visualizzare in tempo reale i tempi di attesa, tramite appositi totem multifunzionali all’interno della struttura. Il sistema, gestito su piattaforma Cloud, consente di prenotare gratuitamente l’accettazione tramite il sito istituzionale, scegliendo data e ora in cui accedere al Laboratorio e garantendo così l’accesso immediato agli sportelli.
Ad oggi circa il 30% dei posti giornalieri può essere prenotato online. Il Laboratorio offre servizi anche ai pazienti che non possono recarsi direttamente al laboratorio: oltre al download dei referti via web, oggi utilizzato per il 70% dei referti, e attivo anche un servizio online per prenotare, pagare e usufruire di servizi domiciliari all’ora desiderata.
Vincitore del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano

Azienda Sanitaria dell’Alto Adige
Con il progetto di certificazione della chirurgia oncologica in Alto Adige, è stato introdotto il concetto di reti cliniche provinciali di patologia oncologica tra le sette strutture ospedaliere pubbliche. Le reti cliniche hanno l’obiettivo di migliorare la qualità degli esiti, attraverso un incremento del tasso di sopravvivenza e una migliore appropriatezza delle cure, e nel contempo omogenizzare i diversi approcci secondo standard di efficacia clinica riconosciuti a livello internazionale e supportati dalle evidenze scientifiche. L’Azienda ha introdotto un sistema documentale, denominato OncoCert, sviluppato in collaborazione con Insiel Mercato e accessibile tramite intranet aziendale. Si tratta di un “fascicolo oncologico” che raccoglie tutte le informazioni del paziente e supporta le attività del “tumorboard”, un organismo multi-professionale che settimanalmente condivide informazioni sui pazienti tramite videoconferenza per discutere collegialmente i diversi casi clinici, individuando i percorsi diagnostico terapeutici di cura appropriati per ciascun paziente oncologico. Nel 2015 sono stati arruolati 165 pazienti per il percorso oncologico del colon-retto. Il personale ha velocizzato le attività, grazie alla possibilità di firmare digitalmente più documenti contemporaneamente. L’Azienda ha potuto uniformare le informazioni cliniche dei pazienti, standardizzare i processi, agevolare la collaborazione tra i professionisti attivi sul territorio provinciale. Con il contributo delle associazioni di rappresentanza dei malati, inoltre, è stato definito un questionario di rilevazione della qualità percepita dai pazienti e un portale web “Info-tumore” per informazioni su prevenzione, cause, diffusione, sintomi, diagnosi, offerta terapeutico-assistenziale.
Candidata al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano.

Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
Il progetto DIAB13, finanziato dal Ministero della Salute e da Regione Lombardia,  di cui l’Azienda è ente attuatore – che ha coinvolto i Centri Diabetologici Ospedalieri di 8 strutture ospedaliere pubbliche lombarde (A.O. Niguarda, A.O. Treviglio, Papa Giovanni XXIII, Policlinico di Milano, Fatebenefratelli, A.O. Sant’Anna, Istituti Clinici di Perfezionamento, A.O. Cremona). I referti di specialistica ambulatoriale sono stati informatizzati in formato strutturato HL7-CDA2 e inseriti automaticamente all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), collegando così professionisti, servizi sociali, organizzazioni pubbliche/private e cittadini. Dall’avvio dell’attività a novembre 2013, sono stati pubblicati sulla rete SISS di Regione Lombardia circa 45.000 referti prodotti dagli 8 CDO. Circa il 3% delle refertazioni specialistiche della “rete Diabete” sono state consultate dai pazienti, mentre il 19% del totale dei referti e stato consultato dai Medici di Medicina Generale. Questa modalità di lavoro ha comportato un miglioramento della gestione delle complicanze diabete-correlate, ottimizzando l’interazione tra i diabetologi, gli altri specialisti coinvolti e i MMG con influenze positive anche sulla compliance terapeutica. I pazienti coinvolti nel progetto hanno mostrato maggiore adesione al programma assistenziale, minor livello di ospedalizzazione e migliore condotta terapeutica.
Vincitore del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano.

Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT), Palermo
Il progetto di Telemedicina “Home Monitoring” ha l’obiettivo di ridurre i tempi di degenza e le riammissioni a breve termine, migliorando la qualità della vita di pazienti e familiari nel periodo post-dimissione. Il progetto consente ai pazienti trapiantati di fegato di interfacciarsi da casa con lo staff clinico dell’Istituto, in modo da tenere sotto controllo e monitorare le loro condizioni di salute, riducendo i disagi nel primo periodo post-dimissione. Il sistema di monitoraggio, installato presso il domicilio del paziente, e integrato con strumenti di rilevazione di parametri vitali é un sistema di videoconferenza online per effettuare televisite specialistiche con il personale autorizzato, verificare le condizioni e gestire la terapia post trapianto. Il servizio è completato da questionari predisposti dal medico, dalla visualizzazione di materiale multimediale e di un calendario di attività predisposto dal medico e di promemoria audio/visivi per incoraggiare i pazienti a seguire i protocolli di cura. Dall’avvio del progetto nel 2011, sono stati seguiti oltre 110 pazienti. Il progetto ha portato a una riduzione di oltre il 20% dei tempi di degenza in occasione del trapianto, e un azzeramento delle riammissioni in urgenza nel periodo di 3 mesi di monitoraggio domiciliare, confrontato con un tasso di riammissione in urgenza del 5,7% nel gruppo di controllo. Inoltre, si registra un contenimento dei costi dovuto a un uso più razionale delle risorse umane e strumentali: grazie alla riduzione media di degenza di 5,6 giorni per paziente, si calcola un risparmio complessivo di spesa tra i 300.000 e i 600.000 Euro (a seconda che si evitino giorni di degenza intensiva o meno). Nel prossimo futuro, l’Azienda prevede di integrare il sistema di tele monitoraggio domiciliare con la Cartella Clinica Elettronica aziendale e di ampliare il servizio ad altri gruppi di pazienti in follow-up (es. pazienti trapiantati di rene, cuore e polmone).
Candidato al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano.

Regione Autonoma Valle d’Aosta
Ha sviluppato il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), in collaborazione con l’AUSL e IN.VA., la società In-House della Regione. L’architettura, sviluppata in collaborazione con Santer Reply, abilita l’erogazione dei servizi del FSE e garantisce l’interoperabilità tra i diversi sistemi informativi interessati. L’architettura costruita consente quindi di collegare i diversi Repository, facendo confluire i dati e i documenti provenienti dall’Ospedale di Aosta, dai Medici di Medicina Generale (MMG), dai Pediatri di Libera Scelta (PLS) e dagli Enti convenzionati. L’accesso ai servizi e garantito ai cittadini tramite un portale web sviluppato grazie al riuso della soluzione TreC, messa a disposizione dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. I cittadini, oltre a visualizzare il proprio profilo anagrafico e consultare i documenti firmati digitalmente, possono consultare il Patient Summary prodotto dal medico di famiglia e alimentare il proprio taccuino personale. E’ in fase di attivazione il portale web dedicato agli operatori sanitari per visualizzare gli eventi clinici dei pazienti. A pochi mesi dall’inaugurazione del FSE – avvenuta il 9 novembre 2015 – le Tessere Sanitarie attivate in Valle d’Aosta sono circa 50.000 (circa il 40% della popolazione residente) e sono oltre 30.000 i cittadini che hanno dato il consenso all’attivazione del FSE, pari al 24% degli assistiti. Inoltre, tutti i medici ospedalieri e i MMG/PLS hanno a disposizione strumenti e certificati per la firma digitale dei documenti sanitari. Si sono aperti nuovi scenari di sviluppo per arricchire i servizi ai cittadini e semplificare il rapporto con il servizio sanitario: la Regione, l’AUSL e IN.VA. stanno lavorando per attivare entro la fine del 2016 la consegna online dei referti, il servizio di scelta e revoca del medico, la pubblicazione delle immagini di radiologia, la consultazione dei promemoria delle ricette elettroniche.
Candidata al  Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano.

Regione Veneto
Si segnala per la piattaforma di Enterprise Service Bus (ESB) denominata HealthShare, progetto in collaborazione con InterSystems che consente di indicizzare tutti i documenti prodotti dagli attori territoriali, gestendo i problemi di sicurezza e privacy, i sistemi di codifica e le differenti terminologie utilizzate. Permette di identificare correttamente gli assistiti, di gestire e monitorare i processi sovraaziendali e di produrre e recuperare i documenti clinici. Il sistema, attualmente in fase di utilizzo sperimentale nella provincia di Belluno, ha abilitato nuovi servizi rivolti al cittadino: il progetto “Oltre il CUP” consente ai Medici di Medicina Generale di comunicare con i CUP delle aziende sanitarie limitrofe alla residenza dell’assistito e ricevere in tempo reale un riscontro circa i tempi d’attesa per l’erogazione di una prestazione specialistica, mentre “Eco Farmacia” permette ai cittadini di recarsi in farmacia e, mediante la propria tessera sanitaria, ottenere i farmaci prescritti dal medico. Il progetto ha risposto positivamente alle aspettative regionali di uniformare il parco applicativo e funzionale delle aziende, garantendo la ripetibilità dei servizi grazie alla flessibilità e alla capacità prestazionale della nuova architettura. Alla luce della soddisfazione per i risultati ottenuti, si prevede di portare a regime la soluzione su tutto il territorio regionale a partire dall’autunno 2016, garantendo la gestione informatizzata di oltre 500 milioni di documenti all’anno.
Vincitrice del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2016 del Politecnico di Milano.

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