Alle Olimpiadi dell'architettura sostenibile di Versailles vince il team di RomaTre. Un premio ottenuto all'ultima prova, frutto della tenacia e dell'impegno della squadra italiana. Un esempio di eccellenza del nostro sistema Paese

RhOME ha vinto il Solar Decathlon Europe di Parigi, le Olimpiadi dell’architettura sostenibile, che ha coinvolto 20 case costruite da 20 delle migliori università di tutto il mondo. Una casa, quella pensata dall’Università di RomaTre, tanto apparentemente minimalista, quanto effettivamente funzionale ed efficace. Progettata per riqualificare il quartiere di Tor Fiscale, pur “incorporando” tanta tecnologia e tre brevetti, RhOME si propone come una casa per tutti: economica e adatta a chiunque voglia imparare a impattare meno sull’ambiente e a diventare un consumatore consapevole.

I segreti di RhOME/1: il parapetto termodinamico
Intervista di Daniele Bettini a Marco Sinopoli, decatleta di RhOME.

Una casa capace di integrare e di far dialogare tra loro, perfettamente, tecnologie e strumentazioni provenienti da numerose PMI e grandi imprese che hanno accompagnato il team romano, coordinato da Chiara Tonelli, in questa avventura.

Freddo e caldo nel cuore di RhOME 
Daniele Bettini intervista Marco Dall’Ombra, Direttore Marketing di Daikin Italia.

I segreti di RhOME/2 la tenda fotovoltaica
Daniele Bettini intervista Francesca Marino, Responsabile Impianto Fotovoltaico RhOME.

I segreti di RhOME/3, illuminazione a basso consumo e “fai da te”
Molti team che hanno partecipato al Solar Decathlon hanno risolto la questione luce con grandi finestre e tanto vetro. Soluzioni che, se garantiscono tanta luce naturale, comportano importanti investimenti in strutture e in infissi di qualità.
RhOME ha scelto di avere un buon equilibrio tra luce naturale e artificiale, giocando con un ampio patio, ma lavorando su un’illuminazione modulare a led progettata appositamente per la casa. Se l’esterno è stato quasi decorato da una evoluzione delle lampade a girasole, già presentate al Solar Decathlon del 2012,
l’illuminazione interna ha sfruttato la collaborazione con una azienda laziale per brevettare dei modelli modulari assemblabili e gestibili con un sistema domotico abbastanza elementare.

Daniele Bettini intervista Marco Frascarolo, Progetto illuminazione RhOME e Federico Ognibene, Coordinatore tecnico sviluppo prodotti ILM Lighting.

Tra le dieci prove della competizione, RhOME ha vinto quella in Funzionamento della casa, piazzandosi al secondo posto in Architettura e Comfort e al terzo in Innovazione. Vincenzo Panasiti, decatleta, spiega come funziona il sistema di monitoraggio dei consumi.

La casa come un’auto, dal cruscotto monitori i consumi
Daniele Bettini intervista Vincenzo Panasiti, decatleta di RhOME.

Nel complesso è stata una competizione tirata, che ha visto i team rispondere alle diverse esigenze nate nelle loro città di provenienza; se la squadra berlinese voleva riqualificare i tipici tetti delle Altbau di inizio ‘900, i cileni di Casa Fenix si proponevano di produrre dei moduli agili ed economici utili in caso di terremoto. C’è stato chi ha pensato di diminuire i costi al metro quadro, proponendo di condividere alcune stanze della casa e chi, preoccupato per le frequenti inondazioni, ha progettato una casa rialzata, pronta per essere completamente “trasferita” al primo piano o sul tetto.


Chiara Tonelli, Team Leader RhOME for denCity:

 

Gabriele Bellingeri, Responsabile per la Strategia Energetica di RhOME:

 

Ginevra Salerno, Capo progettisti strutturali RhOME:

 

Stefano Converso, Project Manager RhOME:

 

La parola agli studenti:

 

I team in gara:

 

Daikin: