Aperte dal 24 giugno le domande per Smart Money, un contributo a fondo perduto per lo sviluppo di imprese innovative
Smart Money è l’incentivo dedicato alle start up innovative che si trovano nella fase iniziale della loro attività.
Si tratta di un contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto dei servizi forniti da incubatori, acceleratori, centri di ricerca e innovation hub.
Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’incentivo ha una dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro. Lo sportello per candidare la propria domanda è aperto dalle ore 12.00 del 24 giugno 2021.
La procedura informatica è disponibile sul sito di Invitalia.
A chi si rivolge
Possono presentare domanda di agevolazione le start up innovative costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Devono avere sede in Italia, essere di piccole dimensioni e trovarsi in una delle seguenti fasi:
- avviamento dell’attività
- sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed)
- o nella fase di test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed)
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
Cosa finanzia
Smart money prevede due forme di intervento a sostegno delle start up innovative:
- Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati
Per ottenere l’agevolazione, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo che:
- contengano una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva
- puntino sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato
- siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori
I progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi ed evidenziare che l’utilizzo dei servizi specialistici sia diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto. Per presentare domanda di agevolazione, bisogna essere in possesso di un pre-accordo o un contratto che evidenzi il coinvolgimento di un ente abilitato nello sviluppo del progetto presentato.
I servizi ammissibili possono riguardare:
- la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto
- la gestione della proprietà intellettuale
- il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale
- lo sviluppo e lo scouting di tecnologie
- la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale
- i lavori preparatori per campagne di crowfunding
Sono inoltre ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco.
Si può presentare domanda per le spese da sostenere dopo la domanda di agevolazione e nei 18 mesi successivi all’ammissione.
L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 10.000 euro che può coprire fino all’80% delle spese ammissibili.
Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013, per il quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna “impresa unica” non può superare l’importo di 200.000 euro in tre anni.
- Investimenti nel capitale di rischio delle start up innovative
Smart money prevede una seconda forma di sostegno per le start up innovative che completeranno il piano di attività ammesso con la linea di intervento 1.
Le start up possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angels per finanziare i loro piani di sviluppo.
Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10.000 euro, non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi. E la raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding.
Per questa linea di intervento è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30.000 euro.
Chi sono gli enti abilitati a fornire servizi
Le start up innovative possono chiedere il finanziamento per l’acquisto dei servizi forniti dai seguenti enti:
- incubatori certificati e acceleratori
- innovation hub, che aiutano le imprese nella trasformazione digitale e ad accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo
- organismi di ricerca.
Per l’attività di rafforzamento patrimoniale sono abilitati anche business angels e investitori qualificati.
Per maggiori info:
Invitalia
Ministero dello Sviluppo Economico