Smart City è la trasmissione di Radio24 – IlSole24ORE in onda dal lunedì al venerdì alle 20.55 dedicata alle città intelligenti e all’innovazione.
La trasmissione è condotta da Maurizio Melis. Triwù collabora alla trasmissione proponendo contenuti e interviste.
Ecco l’archivio della trasmissione:
11/07/2014 – Agricoltori innovativi
Si avvicina il 2015, anno di avvio della nuova PAC, la nuova politica agricola europea, che chiede agli agricoltori un grande sforzo di innovazione. Per alcuni persino eccessivo. Incontreremo quindi due agricoltori innovatori, premiati nell’ambito dei riconoscimenti assegnati da Nòva Agricoltura, e impegnati nell’uso di tecnologie avanzate come le ricognizioni aeree e la costante e puntuale analisi delle particelle di terreno, per valutare produttività, presenza di sostanze organiche, acqua ecc. Tutto questo allo scopo di ottimizzare, a seconda delle necessità, l’uso di irrigazione, concimi e agrofarmaci, così come il numero di piante per metro quadro. Ma tutto questo è sufficiente per colmare il gap di competitività con i Paesi in via di sviluppo? O comunque senza dazi l’agricoltura italiana rischia di non sopravvivere? Ascolta la puntata…
10/07/2014 – Local warming
C’erano una volta i vecchi funghi, li trovavi fuori da bar e locali per aperitivi, e ti ci potevi rifugiare sotto per goderti l’aria aperta anche d’inverno, senza patire il freddo. Ed è proprio con l’idea di reinventare questi oggetti, quasi scomparsi per ragioni di sicurezza (andavano a gas), che al Sensible City Lab del MIT hanno messo a punto local warming. Si tratta di una matrice di lampade a infrarossi, che si accendono e si spengono, addirittura ruotano e si orientano, in funzione della presenza di persone da riscaldare, un po’ come la nuvoletta di Fantozzi, solo che in questo caso non è la pioggia ma il sole a inseguirci, un sole personalizzato, con due obiettivi: risparmiare energia e aumentare il confort. Ascolta la puntata…
09/07/2014 – RAEE in carcere: rispetto per l’ambiente e inclusione sociale
C’è un progetto che come pochi altri tenta di unire rispetto per l’ambiente e inclusione sociale. Si chiama RAEE in carcere, e ormai prosegue con successo da qualche anno. Siamo in Emilia Romagna, dove in tre istituti penitenziari è stata avviata un’attività di recupero dei rifiuti elettronici, in gergo RAEE per l’appunto, grazie all’opera dei carcerati. I detenuti in corso di pena vengono assunti da una cooperativa sociale, e si occupano di smontare elettrodomestici grandi e piccoli, e gli apparati elettronici come computer ecc. Un percorso che restituisce dignità ai detenuti, e riduce di molto la possibilità che, una volta scontata la pena e usciti dal carcere, ricomincino a delinquere. Ascolta la puntata…
08/07/2014 – Impianto neurocorticale permanente per comunicare wireless con il cervello
E’ stato considerato per anni il santo graal della bioingegneria, e ora è a un passo dal diventare una realtà. Parliamo della prima interfaccia neurocorticale impiantabile in modo permanente nella testa di una persona, capace di comunicare e anche di ricaricarsi in modalità wireless. Si presenta come una scatoletta di un centimetro di lato, a cui è connesso un foglio sottilissimo cosparso di elettrodi, che viene adagiato sulla corteccia cerebrale, ed è sia in grado di registrare l’attività del cervello, sia di stimolarlo con delle piccole scariche elettriche. Oggi i suoi progettisti sono in grado di far muovere le dita di una scimmietta, che lo ospita da oltre 6 mesi, a 500 km di distanza, ma presto potrebbe consentire a persone paralizzate di muovere col pensiero arti robotici, o di sventare crisi epilettiche ancora prima che si verifichino. Ora AB medica, che l’ha sviluppato, è pronta per le ultime prove di biocompatibilità, e a quel punto verrà testato sull’uomo.
Ascolta la puntata…
07/07/2014 – Smart glass
Sono il sogno degli smanettoni di mezzo mondo: sono gli smart glass, gli occhiali con lo smartphone incorporato che promettono di farci rialzare la testa da tablet e cellulari e restituirci l’uso delle mani; ma soprattutto, di permetterci di mescolare reale e digitale come non era mai stato possibile fare prima. I primi prototipi, seppur col contagocce per via della ancora bassa autonomia, stanno iniziando a essere messi in commercio. Sale operatorie e altre situazioni dove è necessario tenere sotto controllo molte variabili, o si ha a che fare con schemi tecnici complicati saranno probabilmente i primi terreni di prova. Ascolta la puntata…
04/07/2014 – Comunità solari locali
Un possibile modello di sviluppo di energy community, le comunità solari locali, ideate dal professor Leonardo Setti dell’Università di Bologna, si articolano intorno a un fondo integrativo per l’energia che fa da catalizzatore a tutto il progetto. In esso confluiscono le quote dei cittadini che liberamente decidono di aderire, con vari possibili livelli di impegno; e una sorta di “dote” portata dal comune, come uno o più impianti a energia rinnovabile, che vanno a costituire il primo nucleo della piattaforma energetica locale, votata all’indipendenza energetica. A sua volta, il fondo integrativo sostiene i soci con servizi gratuiti, sconti in bolletta e sovvenzioni ogni volta che si impegnano in migliorie energetiche a casa propria; e così il cerchio si chiude. Ascolta la puntata…
03/07/2014 – HALADIN’s, la lampada da tavolo per sapere che aria respiriamo
Si chiama HALADIN’s e sembra una lampada da tavolo, un normale oggetto d’arredo, invece è un sofisticato sistema di sensori in grado di misurare la presenza di sostanze inquinanti presenti nell’aria all’interno di ambienti chiusi. Lo hanno messo a punto CSI Piemonte, l’ente strumentale della Pubblica Amministrazione Regionale in campo informatico e telematico, e CSP, centro di ricerca che fa trasferimento tecnologico e sviluppa tecnologie per le smart communities. In un ambiente chiuso si possono verificare forme di inquinamento nocivo alla salute, a causa di sostanze rilasciate dagli impianti, dall’arredamento, dalle vernici, dai prodotti per la pulizia, dagli abiti, persino dagli zainetti degli studenti. HALADIN’s (HArdware Low-cost for Air quality Detection in INdoor spaces) cambia colore a secondo della qualità dell’aria, e se il semaforo è rosso, meglio aprire le finestre. Ascolta la puntata…
02/07/2014 – ENERGAID, per stagionare gli alimenti senza consumare energia
Stagionatura e invecchiamento sono procedure tipiche della preparazione di molti prodotti enogastronomici italiani. Si tratta di procedure energivore, dato che richiedono di mantenere condizioni stabili di temperatura e umidità tutto l’anno, che una volta si ottenevano andando in grotta o scavando profonde cantine ipogee. ENERGAID è il prototipo di una cella di stagionatura di nuova concezione a consumo energetico quasi zero. Si tratta di un involucro intelligente che oltre ad avere proprietà isolanti contiene un circuito idraulico: tubi attraverso i quali viene fatta scorrere acqua di falda il cui flusso continuo forma uno schermo sia rispetto al calore che al freddo, stabilizzando la temperatura senza quasi consumare una goccia di energia.Ascolta la puntata…
01/07/2014 – Postgol: al campo di calcetto come al mondiale (e una petizione)
Ci sono il mondiale e la serie A, le coppe e le super-coppe, ma fuori da questa specie di olimpo ci sono milioni di appassionati che ogni settimana si danno appuntamento sui campi di calcetto di tutta Italia, e che darebbero chissà cosa per poter rivedere le proprie azioni più spettacolari. Da questa intuizione è nata l’idea di portare sui campi di calcetto le tecnologie del calcio professionistico. Postgol è una start-up di Milano fondata da due italo-francesi che, con due telecamere HD e un software molto intelligente, hanno escogitato il modo per portare sul campo di calcetto le tecnologie del calcio professionistico, come moviola, replay, e la possibilità di rivedere le azioni più spettacolari e pubblicarle su internet.
In questa puntata sosteniamo anche una petizione, affinché vengano utilizzati alcune centinaia di milioni di fondi sociali europei, che potrebbero essere usati per riqualificare le case delle famiglie a rischio povertà energetica (vedi progetto ELIH-Med). Ascolta la puntata…
30/06/2014 – Officine del grafene: nasce a Lomazzo il più grande impianto europeo per la produzione di grafene
E’ un foglio formato da un solo strato di atomi di carbonio; è il materiale più sottile al mondo, l’unico bidimensionale, il più conduttivo che si conosca, ed è 200 volte più resistente dell’acciaio: è il grafene, che è stato paragonato alla “plastica” per l’ampiezza delle ricadute applicative che potrebbe avere. All’interno del Parco Scientifico Tecnologico ComoNext di Lomazzo, è nato il più grande impianto europeo per la generazione di grafene: ne produrrà 30 tonnellate l’anno con vari gradi di raffinazione. Questo materiale è destinato ad essere aggiunto come additivo al fine di migliorare le proprietà meccaniche di alcuni materiali, come la fibra di carbonio o gli pneumatici, e di rendere più intelligenti tessuti e filtri per rimuovere le sostanze inquinanti. Ascolta la puntata…
27/06/2014 – Energy Communities: la difficile strada per passare dalle parole ai fatti
Uno dei concetti chiave del nuovo paradigma energetico basato sulla generazione distribuita è la cosiddetta energy community, ovvero una aggregazione di utenti che decidono di effettuare scelte comuni in materia di approvvigionamento energetico, in modo da ridurre il consumo complessivo di energia e il costo della bolletta. Il Politecnico di Milano ha scattato una fotografia dello stato attuale delle energy communities, da cui emerge chiaramente come a fronte di un potenziale molto elevato, di circa 24 mila community nel paese, di concreto ci sia ancora poco, a causa della regolamentazione del mercato elettrico che ancora oggi vieta le forme comunitarie di autoproduzione e autoconsumo più convenienti. Ascolta la puntata…
26/06/2014 – Tracciabilità Vs territorialità
Con il termine territorialità si fa riferimento a una delle frontiere più avanzate della ricerca in fatto di tutela dei consumatori e del made in Italy. L’università di Ferrara sta lavorando da anni per mettere a punto un insieme di strumenti e analisi chimiche in grado tracciare l’impronta territoriale di un determinato prodotto alimentare e ricostruire la sua storia fin nei minimi dettagli. Lo ha fatto per il vino prosecco, ma anche per la frutta, il miele e così via. Parliamo di una sorta di impronta digitale chimica, come l’abbondanza di certi metalli o di certi isotopi, che ci parla del luogo e del modo in cui sono stati coltivati gli alimenti che consumiamo. Ascolta la puntata…
25/06/2014 – Asfalto riciclato al 100%
Sarà capitato a tutti di imbattersi, soprattutto lungo l’autostrada, in uno di quei grandi macchinari che raschiano via (in gergo si parla di fresatura) alcuni centimetri del vecchio asfalto per preparare il fondo a ricevere un nuovo manto stradale. Che fine fa tutto quel materiale? Fino a poco tempo fa finiva dritto in discarica, ora invece, la parola d’ordine è diventata riciclo. Ecco perché stasera parleremo di un progetto, Green asphalt rubber, mirato a mettere a punto il primo asfalto riciclato al 100%, ottenuto mescolando la fresatura del vecchio asfalto con un polverino ottenuto da pneumatici esauriti, che costa meno, rispetta l’ambiente, e ha caratteristiche addirittura superiori rispetto agli asfalti tradizionali. Ascolta la puntata…
24/06/2014 – Certificazione LEED per la Fiera di Milano
La Fiera di Milano ha ottenuto la certificazione LEED per la sostenibilità energetica e ambientale di centro servizi, centro congressi ed uffici del Complesso di Rho. E’ il primo caso in Europa di un edificio fieristico che abbia fatto questo tipo di percorso; un percorso che ha permesso di identificare e correggere sprechi energetici per circa 80 mila euro l’anno, come la parziale chiusura dell’immenso atrio del centro servizi, grande quanto un piccolo stadio, che veniva riscaldato interamente quando per gran parte del tempo è occupato da due o tre recepitionist. Ascolta la puntata…
23/06/2014 – Energy Web Feltre: la città digitale
Un mix di rilevamenti aerei e da terra, mescolando tecniche come il tele-rilevamento laser e la fotografia aerea di precisione e, inoltre, la termografia degli edifici, che permette di costruire mappe termiche in grado di scovare le dispersioni di calore negli edifici. Tutto questo è accaduto a Feltre, in provincia di Belluno, il cui centro storico è stato ricostruito al computer centimetro per centimetro. Ma Energy Web Feltre – questo il nome del progetto – è soprattutto uno strumento di governance energetica: al modello digitale ad altissima risoluzione sono associati i dati di uso, monitoraggio, consumo e dispersione energetica degli edifici, e altre informazioni ancora, che permettono di ricostruire la mappa dell’organismo urbano. Ascolta la puntata…
20/06/2014 – Regione Piemonte: lotta hi tech al cemento amianto
Arpa regione Piemonte ha sviluppato un sistema geografico informatico di mappatura dei tetti e delle coperture in cemento amianto su scala regionale. Per mappare la diffusione di questo materiale, sono state usate speciali riprese aeree, che date in pasto a un algoritmo intelligente permettono di individuare i casi sospetti con una precisione del 75% circa. Questo consente di ridurre a un numero estremamente limitato i sopralluoghi dei tecnici che devono valutare la situazione e decidere come intervenire. Ascolta la puntata…
19/06/2014 – Anche l’indifferenziata si può separare
Sensori ottici, in grado di analizzare la luce riflessa della cascata di spazzatura che passa loro davanti, pemettendo così di separare i diversi materiali e avviarli a filiere di recupero separate; e sistemi balistici, in pratica grandi centrifughe che permettono di effettuare un’ulteriore separazione a seconda del peso ma soprattutto della densità dei diversi materiali, per esempio diversi tipi di plastiche. Oggi queste tecnologie sono consolidate e si stanno diffondendo sempre di più, permettendo di raggiungere agli impianti di separazione dei rifiuti prestazioni impensabili perfino per l’occhio e la mano umana. Ascolta la puntata…
18/06/2014 – Mysoap: arriva il sapone di III generazione
Lo ha inventato un ristoratore stanco delle lamentele della donna delle pulizie a proposito dello spreco di sapone nei bagni. E’ un modo del tutto nuovo di rendere disponibile il sapone per lavarsi le mani, inglobato in un piccolo rettangolo di carta, grande quanto uno scontrino del caffè, che si scioglie appena lo mettete sotto l’acqua, rilasciando il quantitativo minimo necessario per lavarsi le mani. Ascolta la puntata…
17/06/2014 – Welco: il fattorino ti trova sul cellulare
Siete fuori casa mentre il fattorino suona al vostro campanello, con la speranza di trovarvi e consegnarvi quel pacco che aspettate da tempo. Ma niente da fare. E’ una situazione sempre più frequente, quella degli appartamenti che rimangono vuoti dalle 8 di mattina alle 6 di sera. Una situazione di cui si sono resi conto gli inventori di Welco, tecnologia basata su un’idea semplice ma geniale per risolvere questo problema: basta rigirare sul cellulare la chiamata al citofono, che così ci raggiunge ovunque siamo. Ascolta la puntata…
16/06/2014 – La conversione di APP, gigante della carta
APP – Asia Pulp and Paper – è il terzo produttore mondiale di carta e polpa di legno e, fino a due o tre anni fa, era annoverato tra i principali responsabili della deforestazione a livello mondiale. Ma una campagna molto aggressiva di Greenpeace e di altre associazioni ambientaliste, costata la perdita di commesse pesanti, ha indotto due anni fa APP a un brusco cambio di politica, e ora anche Greenpeace riconosce che il gigante della carta ha invertito la rotta. Ascolta la puntata…
13/06/2014 – Smart parking a Treviso
È la prima città in Italia ad aver applicato in modo massiccio (in tutto il centro storico e in alcune aree circostanti) un sistema di parcheggio intelligente. Treviso ha dotato ogni singolo posteggio di un sensore in grado di rilevare se il posto è libero o occupato. Questo tipo di infrastruttura consente un monitoraggio molto preciso di come i vari parcheggi vengono usati, per che tipo di soste, brevi o lunghe, aiutando così a pianificare l’offerta ai cittadini che possono pagare in modo molto più semplice il posto macchina, prolungare la sosta tramite un semplice sms e sapere dov’è il posto libero più vicino. E siccome se non si rispetta l’orario, non c’è modo di sfuggire alla multa, il Comune ha visto crescere da subito gli introiti dei parcheggi del 10%. Ascolta la puntata…
12/06/2014 – Smart Furniture: mobili per il risparmio energetico
Si chiamano Smart Furniture e sono mobili con una caratteristica molto speciale: possono far risparmiare fino al 30% di energia agli edifici che li ospitano durante l’estate, e il 10% d’inverno. Come? Questi mobili contengono una certa quantità di materiali come per esempio le cere o le paraffine, che hanno la peculiarità di passare dallo stato solido a quello liquido alla temperatura di circa 21 gradi. Durante queste transizioni sono in grado di assorbire grandi quantità di calore, che poi cedono quando si raffreddano e tornano a solidificarsi, finendo così per stabilizzare la temperatura dell’ambiente circostante, con i vantaggi che abbiamo detto. Ascolta la puntata…
11/06/2014 – Plastica dalle acque di scarico
Per decenni il problema degli scarichi fognari è stato quello di riuscire a depurarli prima di inquinare fiumi, laghi, e infine il mare. Oggi questo problema è sostanzialmente superato nei paesi sviluppati, per i quali tuttavia la depurazione delle acque rappresenta un costo significativo e ha ancora un impatto importante sull’ambiente. A Verona è stata messa a punto una tecnologia in grado di ricavare dalle acque di scarico, e dai microorganismi che le popolano, varie tipologie di biopolimeri, come quelli con cui si fabbricano i sacchetti di plastica riciclabile. Ascolta l’intervista…
10/06/2014 – Padova City Port: logistica sostenibile in città
Passare da 500 mila viaggi a 100 mila per consegnare, in città, lo stesso numero di pacchi è possibile. È quanto è accaduto a Padova grazie al City Port, un servizio messo a punto, ormai dieci anni fa, dall’interporto di Padova (uno dei più grandi in Italia). Tutti i pacchi diretti al centro storico della città vengono presi in carico da un solo corriere, che così è in grado di ottimizzarne la distribuzione e consegna grazie a mezzi di trasporto altamente ecologici (elettrici e a metano). E’ una strada difficile, come dimostrano altri esperimenti simili mezzi falliti, ma l’esperienza di City Port, che quest’anno ha addirittura registrato un utile, dimostra che si può fare. Ascolta l’intervista…
09/06/2014 – 37120: la norma ISO per le città intelligenti
Di città intelligenti, al mondo, ce ne sono poche o forse nessuna. Invece le classifiche sulle città intelligenti abbondano. Queste classifiche, a parte l’uso e consumo mediatico, avrebbero ben poca utilità se non richiedessero intrinsecamente di misurare le performance della città su vari ambiti, offrendo quindi la possibilità di fare confronti e identificare le migliori pratiche. Tuttavia, se non è chiaro che cosa viene misurato, ogni utilità di queste elaborazioni diventa discutibile e fine a se stessa: basta pensare a quanti modi diversi ci sono in Europa per misurare la disoccupazione per capire che un problema c’è. Ma recentemente è stato annunciato il rilascio della ISO 37120: è la prima di una serie di norme ISO dedicate a misurare le performance dei servizi cittadini e la qualità della vita, e definisce, finalmente, una serie di indicatori standard. Ascolta la puntata…
06/06/2014 – Empowerment del paziente: risparmio economico e qualità della vita
Milioni di persone affollano studi medici e cliniche per semplici visite o esami di controllo, come misurarsi la pressione o fare l’elettrocardiogramma. Si tratta di attività di routine che, tuttavia, hanno un forte impatto economico sul sistema sanitario nazionale, e anche sulla qualità della vita dei suoi utenti. Per questo motivo, stanno nascendo molti servizi di telemedicina che fanno leva sul concetto di empowerment del paziente. Quanto più costui è coinvolto in prima persona in queste attività e ha la possibilità di svolgerle fuori dalle strutture ospedaliere, tanto migliore è la sua qualità della vita e tanto più corte sono le code. Il sistema sanitario può così concentrarsi sulle prestazioni sanitarie a maggior valore aggiunto. Ascolta l’intervista…
05/06/2014 – Pressione sotto controllo con l’algoritmo intelligente
Continuiamo a occuparci di sanità con un caso, quello della start-up innovativa QuasarMed, che ha messo a punto uno strumento volto a monitorare la pressione arteriosa nei soggetti a rischio, purché non in una fase patologica acuta. Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, le persone in questa situazione sono sempre più numerose, e non solo, sono sempre di più spesso persone attive, che non vogliono passare il tempo in coda dal medico per un semplice controllo. QuasarMed ha perciò messo a punto un algoritmo in grado di valutare giorno dopo giorno l’andamento della pressione e, nel caso qualcosa non funzionasse, di allertare una centrale medica che vigila 24 ore su 24. Sistemi di questo tipo, per ora circoscritti all’ambito privato, possono tradursi in più prevenzione e meno costi per il sistema sanitario. Ascolta l’intervista…
04/06/2014 – ICT e sanità: bassa la spesa, risparmio zero
E’ quanto emerge dal rapporto sulla diffusione dell’informatica nel mondo della sanità stilato anche quest’anno dal Politecnico di Milano. Alla luce dei numeri, la spesa in ICT nel settore sanitario, già scarsa, è diminuita ulteriormente, mentre la frammentazione del sistema (pensiamo agli acquisti, ma non solo) non accenna a diminuire e così i tagli (l’Italia è già uno dei paesi con la più bassa spesa sanitaria pro-capite d’Europa) finiscono soprattutto per abbattersi sui servizi. Sempre più italiani vanno a farsi curare in altri paesi europei a spese del sistema sanitario nazionale, che così finisce per tenere i costi in Italia ma i posti (di lavoro) all’estero. Eppure l’informatica potrebbe far risparmiare 7 miliardi al sistema sanitario nazionale e altri 7 ai suoi utenti. Ascolta l’intervista…
03/06/2014 – Ibus voice: trasporti senza barriere per i non vedenti
Non c’è dubbio sul fatto che una città intelligente sia una città senza barriere, dove i servizi sono fruibili da parte di tutti: abili, disabili e diversamente abili. Torniamo sul tema dell’accessibilità per parlarvi dell’esperienza di Trentino Trasporti Esercizio, l’azienda di trasporto locale della città di Trento, che ha messo a punto una tecnologia dedicata a ipo-vedenti e non-vedenti, grazie alla quale è sufficiente avvicinarsi a meno di 50 metri da una fermata, per poter ottenere, in tempo reale, gli orari delle corse, i bus in arrivo e altro, anziché costringere queste persone a impararli tutti a memoria. Una sfida tecnologica più complessa di quanto appaia a prima vista; una soluzione che costituisce, anche per i costi di implementazione molto contenuti, un modello replicabile. Ascolta l’intervista…
02/06/2014 – Rivoli Veronese: il comune eolico che sconfigge i comitati del no
A Rivoli Veronese si è riusciti a sconfiggere comitati del no e resistenze all’installazione di un parco eolico, tanto da aggiudicarsi il Premio Buone pratiche Comuni Rinnovabili di Legambiente: un esempio di community energetica che funziona. E’ stato il Comune il primo a muoversi e a cercare una compagnia elettrica disponibile, coinvolgendo da subito la popolazione nel progetto. Risultato: 4 generatori da 2MW l’uno e 80 metri di altezza che producono quasi dieci volte il fabbisogno della comunità locale. Da subito si è avviato un processo di progressiva ridistribuzione di una quota dei profitti generati dall’impianto, prima attraverso sconti sull’elettricità e, recentemente, con l’emissione di obbligazioni riservate agli abitanti del Comune. Ascolta la puntata…
30/05/2014 – Arrivano i carburanti solari
Bruciare carburanti produce principalmente CO2 e vapor d’acqua in proporzioni variabili, ma si può procedere anche all’inverso, ricombinando acqua e CO2 fino a ottenere metano, alcol come il metanolo e così via fino ad arrivare alle plastiche, con un po’ di ossigeno come scarto. E’ un processo dispendioso dal punto di vista energetico, ma sono sempre più frequenti situazioni in cui viene prodotta energia in eccesso, soprattutto quando vento e sole si alleano. In questi casi meglio accumulare anche solo la metà di questa energia sotto forma di combustibili utili, che buttarla via tutta, e alla Casaccia, nei laboratori dell’ENEA, è appena partito il primo impianto in Italia di questo tipo, mentre il progetto europeo Solar-Jet ha creato il primo carboturbo “solare” del mondo, utilizzando come fonte di energia luce del sole concentrata. Ascolta la puntata…
29/05/2014 – SEC mette il turbo al frigorifero
Si chiama SEC ed è un parente molto stretto del turbo, solo che, invece di aumentare la potenza del motore di un’auto, serve a rendere più efficienti frigoriferi, congelatori, e pompe di calore. Tutti questi apparati, infatti, sono parenti stretti e, nella maggior parte dei casi, funzionano sulla base di un processo per cui un fluido viene alternativamente compresso e riespanso, compresso e riespanso, ciclicamente. L’idea alla base di SEC, che permette di aumentare fino al 15/20% l’efficienza degli impianti frigoriferi esistenti, è recuperare un po’ di energia durante l’espansione, che avviene spontaneamente, e usarla per la compressione, esattamente come si fa coi gas di scarico ad alta pressione dell’auto, che vengono intercettati dal turbo, e usati per comprimere l’aria nel motore, aumentandone potenza ed efficienza. Ascolta la puntata…
28/05/2014 – Telepresenza olografica low-cost
Un sistema di telepresenza olografica che permette a due persone geograficamente distanti di incontrarsi e interagire in modo naturale come se fossero l’una davanti all’altra. E’ quanto hanno messo a punto all’Istituto Nazionale di Ottica del CNR in collaborazione con un’azienda Valdostana. Di per sé la cosa potrebbe non avere nulla di particolarmente rivoluzionario, se non fosse che i ricercatori del CNR sono riusciti a ottenere questo risultato senza nessuna speciale attrezzatura per riprendere in 3D. Nemmeno lo schermo è in 3D, ne basta uno normalissimo. In pratica il sistema si basa su una sorta di trucco in grado di ingannare il cervello. Così si abbattono drasticamente i costi, e diventa realistico applicare su larga scala questa tecnologia, per esempio, per sostituire il classico sportello aperto al pubblico con uno in remoto senza sacrificare troppo le possibilità di interazione tra utente e sportellista. Ascolta la puntata…
27/05/2014 – La trappola delle certificazioni che può costare fino a 100.000 euro di multa
Da 10.000 a 100.000 euro di multa. E’ quanto si rischia affidando la manutenzione del proprio impianto di condizionamento a un operatore o a un’impresa che non sia certificata per questo tipo di attività. Con la possibilità che la cifra raddoppi, se per esempio, nel corso dello stesso intervento si fa una manutenzione ordinaria e si cercano delle perdite di gas refrigerante. Peccato che da quando, nel 2012, l’Italia ha dato attuazione alla direttiva europea che prevedeva che tutti gli operatori fossero certificati, solo il 70% delle imprese, e il 20% degli addetti, ha ottenuto il certificato. Nel paese dei controlli zero, è probabile che si tratti solo di fumo, sta di fatto che molti cittadini rischiano di trovarsi nei guai senza nemmeno saperlo. Ascolta la puntata…
26/05/2014 – Trasporto pubblico open data
Le pubbliche amministrazioni sono impegnate a rendere fruibili tutta una serie di dati che, appunto, sono da ritenersi pubblici, ma che fin’ora sono stati difficili o impossibili da consultare e che invece potrebbero essere preziosi nelle mani dei cittadini e delle imprese, tra cui le tante start-up digitali che stanno nascendo in questi anni. Milano ha appena pubblicato l’open data del trasporto pubblico, all’interno di un progetto, E015 Digital Ecosystem, unico in Italia per la sua completezza, e soprattutto per il fatto di mettere in relazioni il sistema dei trasporti con quello dei grandi eventi che generano traffico. Ne parliamo con Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, sviluppo economico, università e ricerca del Comune di Milano. Ascolta la puntata…
23/05/2014 – Dieci anni di certificati bianchi
Il 20 luglio di 10 anni fa venivano istituiti in Italia i certificati bianchi: un meccanismo di incentivazione per l’efficienza energetica che ha avuto molto successo, tanto che diversi paesi europei lo hanno copiato. Infatti, a dieci anni dalla loro introduzione, i certificati bianchi o titoli di efficienza energetica, si sono guadagnati la corona di miglior meccanismo di incentivazione per il loro rapporto costi/benefici molto favorevole: 4 centesimi di euro per ogni kilowattora di energia risparmiato, contro il 16/20 centesimi del costo di un kWh di energia sul mercato. Nel 2013, poi, c’è stato un cambiamento importante: grazie all’introduzione di alcuni correttivi, che remunerano meglio gli interventi di efficientamento energetico più profondi e di più ampio respiro, è stata l’industria, anziché il settore civile, a portare a casa la maggioranza dei certificati bianchi, con un’inversione di tendenza molto forte. Ne parliamo con il direttore di FIRE, la Federazione Italiana per gli usi Efficienti dell’Energia, Dario di Santo. Ascolta la puntata…
22/05/2014 – Efficienza energetica nelle industrie: gratta… e vinci sicuro!
Se vi dicessero che investendo 90 euro ne potreste risparmiare, entro la fine dell’anno, 500, voi cosa fareste? Questo è il rapporto costi-benefici emerso da uno studio di Ecofys, commissionato da EIIF, la European Industrial Insulation Foundation e mirato a valutare il potenziale di risparmio energetico nell’industria legato all’isolamento termico di apparecchiature e impianti. Basta pensare, per esempio, ai chilometri di tubi che si trovano in molti impianti industriali e trasportano fluidi caldi, oppure freddi, e che non essendo isolati disperdono moltissimo. Situazioni ancora molto diffuse, tanto che a livello europeo si calcola che 900 milioni di euro di investimenti in questa direzione darebbero origine a risparmi per 3 miliardi e mezzo. Il potenziale italiano, di 90 milioni di euro di investimenti, ne darebbe addirittura 500 di risparmio. Ascolta la puntata…
21/05/2014 – Milano: premio dell’OCSE all’Area C
Meno 30% di traffico in centro e meno 10% di traffico in periferia; diminuzione degli incidenti e aumento della produttività nel trasporto delle merci; ma soprattutto, un uso più intenso dei mezzi pubblici che, grazie alla riduzione del traffico, possono viaggiare anche più veloci. Sono questi alcuni dei risultati dell’introduzione dell’Area C a Milano, la congestion charge introdotta per chi entra in macchina all’interno della cerchia dei Bastioni, che delimita la zona centrale della città. Area C che tante proteste sollevò quando fu introdotta, e che invece è valsa al capoluogo lombardo il Transport Achievemente Award, premio internazionale riconosciuto dall’OCSE alle città che mettono in campo le politiche più avanzate in fatto di mobilità e trasporti. Ne parliamo con l’assessore alla mobilità, ambiente, metropolitane, acqua pubblica ed energia, Francesco Maran. Ascolta la puntata…
20/05/2014 – Equity crowdfunding – Seconda parte
L’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere regolamentato questa procedura che permette di acquisire piccole quote di start-up innovative. Tuttavia non mancano i problemi. Per esempio, per cedere una di queste miniquote serve il notaio, che costa 500 euro: una cifra spesso superiore all’entità dell’investimento. E così il meccanismo si è inceppato, mentre potrebbe portare nelle casse delle giovani imprese più innovative d’Italia una settantina di milioni di euro. Il Ministero dello Sviluppo Economico, però, sembra voler mettere mano rapidamente a queste storture, trasformando le quote di queste start-up in qualcosa di molto simile alle azioni delle SPA dematerializzate. Ne parliamo con il capo della segreteria tecnica del MISE, Stefano Firpo. Ascolta la puntata…
19/05/2014 – Equity crowdfunding – Prima parte
L’Italia è il primo Paese al mondo ad aver regolamentato l’equity crowdfunding, ovvero la possibilità, per le start-up innovative, di finanziarsi con tante piccole quote private (di solito nell’ordine delle decine o centinaia di euro) che danno diritto a una altrettanto piccola quota societaria. Secondo INTERMONTE SIM, il principale intermediatore mobiliare della Borsa di Milano, con questo meccanismo c’è un potenziale di almeno 70/80 milioni di euro che potrebbero affluire nelle tasche delle start-up: tanto quanto investono i venture capital. Ma è una stima molto conservativa. Tutto bene dunque? No, infatti fin’ora sono solo 4 le procedure di equity crowdfunding partite nel Paese, e una sola è arrivata in fondo. Nel meccanismo di cessione delle quote, infatti, si nasconde una specie di tranello. Ne parliamo con Fabrizio Barini, senior analist di INTERMONTE SIM. Ascolta la puntata…
12/05/2014 – Zurigo: acqua ed edilizia popolare
Andiamo a Zurigo, città molto smart, per scoprire che il 70% dell’acqua che bevono da quelle parti viene dal lago, ma non prima di averne accertato la qualità controllando se certe trote, contenute in apposite vasche, seguono la corrente o nuotano controcorrente. Ma Zurigo è anche la city elvetica, e in una città con tanti banchieri e il 90% di abitanti in affitto, il rischio di una sostanziale espulsione di interi ceti dal centro è reale. Se non fosse che con il solito referendum, gli zurighesi hanno imposto di portare per legge al 33% il già invidiabile 25% di edilizia cooperativa di Zurigo: parliamo di abitazioni che vengono affittate a un costo del 30% inferiore a quello mercato. Ascolta la puntata…
09/05/2014 – Shock wave a altre innovazioni nell’industria alimentare
Si chiama shock wave, e non è il nome di una discoteca o di un nuovo genere musicale, ma di una variante del microonde, utilizzabile per sterilizzare i cibi. In buona sostanza, invece di applicare a un alimento un flusso continuo di microonde, come si fa con il forno a microonde di casa quando si deve cuocere un alimento, lo si colpisce con brevi impulsi di microonde, ma molto, molto potenti. In questo modo si sterilizza meglio, consumando meno energia. E’ una delle nuove tecnologie che si stanno diffondendo nel settore alimentare presentate a Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione di Parma. Ascolta la puntata…
08/05/2014 – Ecotrophelia
Anche quest’anno Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione di Parma, ha ospitato EcoTrophelia Italia, una competizione rivolta a studenti universitari che, divisi in squadre, si devono cimentare nella progettazione di un prodotto agro-alimentare innovativo e realizzato con particolare attenzione alla “sostenibilità” e al “rispetto ambientale”. Parliamo di utilizzare ingredienti particolarmente sostenibili, di progettare con attenzione l’imballaggio ecc. Il prodotto vincitore del concorso italiano dell’anno scorso (uno snack a base di sorgo bianco, cioccolato e vinaccioli) è poi arrivato terzo alle finali europee, e sta per essere commercializzato. Ora tocca provare a far di meglio al prodotto vincitore di quest’anno, un condimento, una specie di aceto balsamico fatto con gli scarti della produzione della ricotta. Ascolta la puntata…
07/05/2014 – Progetto ELIH-Med
L’Europa le classifica come Low Income Houseold: sono le case dove gli inquilini o i proprietari sono a basso reddito, spesso famiglie che non possono far fronte ai consumi energetici. Riqualificare queste tipologia di abitazioni è dunque estremamente importante, anche dal punto di vista sociale, ma difficile, perché i suoi abitanti non sono in grado di contribuire economicamente. Dall’Europa, però, sono in arrivo oltre 4 miliardi (a cui se ne dovranno aggiungere più o meno altrettanti di provenienza regionale) destinati a riqualificare questo tipo di case. Per preparare il terreno, il progetto ELIH Med (di cui parliamo in questa puntata) ha fatto una larga sperimentazione riqualificando oltre 1000 abitazioni di persone a basso reddito nell’area Mediterranea e mostrando che si possono raggiungere ottimi risultati anche su edifici di scarso valore. Ascolta la puntata…
06/05/2014 – Firma digitale con “svolazzo” per una maggiore sicurezza
Una tipica attività amministrativa che incontriamo periodicamente, e che si vorrebbe sveltire digitalizzandola, è quella della firma di documenti, che tuttavia si porta dietro vari problemi di sicurezza. La vecchia firma su carta, infatti, viene considerata un dato biometrico molto affidabile: in pratica ci identifica univocamente. Ecco perché in questa puntata vi parleremo di una nuova procedura per firmare digitalmente i documenti che consente un livello di sicurezza addirittura maggiore. Parliamo di un’applicazione per tablet che registra non solo la traccia della firma, ma persino i movimenti e gli svolazzi che compiamo con la mano quando la penna è staccata dal foglio. Qualcosa, insomma, che è molto più difficile da clonare o simulare. Ascolta la puntata…
05/05/2014 – Il Meteo per l’efficienza energetica – 2a Parte
Quanto pesa il clima sui consumi? Spostandosi dal centro alla periferia della città di Milano, per esempio, l’effetto isola di calore diminuisce, così a San Siro d’inverno serve un 10% in più di gas per riscaldarsi rispetto a quanto serva in Piazza Duomo. Da un anno all’altro, poi, il fabbisogno di riscaldamento può variare anche del 20 o 30%. Eppure nei contratti servizio energia rivolti al settore residenziale si assume quasi sempre un valore fisso, e quando, invece, si parla di grandi consumatori di energia come industrie od ospedali, si fa quasi sempre riferimento a misurazioni approssimative, nonostante un errore medio di un decimo di grado, protratto per un anno, possa condurre a errori di valutazione che valgono decine o centinaia di migliaia di Euro. Ascolta la puntata…
02/05/2014 – Il Meteo per l’efficienza energetica – 1a Parte
Tutti sappiamo quanto incida il clima locale sui consumi per il riscaldamento e il condizionamento degli uffici e delle case degli italiani. Questo parametro, infatti, viene usato dalle Società che offrono servizi energetici – le ESCO – per stimare il risparmio energetico che si può ottenere in un edificio dopo averne migliorato impianti e involucro. E’ una stima cruciale per definire gli economics dell’investimento e la ripartizione dei benefici tra clienti, ESCO e banche. Tuttavia, i dati su cui si basano queste stime, sono quasi sempre vecchie tabelle oggi superate dal cambiamento climatico e dall’urbanizazione, e che non considerano la variabilità annuale. Mentre un sistema più razionale e sostenibile, e anche più trasparente, vorrebbe che si utilizzassero dati meteo accurati, possibilmente ad hoc, oggi facilmente disponibili. Ascolta la puntata…
01/05/2014 – Speciale Città Resilienti
Come possono le città attrezzarsi per essere in grado di assorbire, con danni limitati, gli shock che le attendono in futuro? Come possono divenire città resilienti? Il compito non è semplice: la storia della civiltà umana, e in particolare delle città, è tutto un accumularsi di dipendenze. Sin dall’inizio della civiltà, le città dipendono dalle vie di comunicazione. Più o meno a partire dall’800, le città dipendono dal regolare funzionamento della rete idrica e fognaria, senza le quali si trasformano in poche settimane in immense coltivazioni batteriche. A partire dall’inizio del secolo scorso siamo diventati gradualmente dipendenti dalla rete elettrica, nella seconda metà del ‘900 dalla rete telefonica e del gas, e più di recente dalla rete internet. E si potrebbe continuare… Le città sono fragili, insomma. E gli eventi meteorologici estremi, come l’uragano Sandy e altri scenari simili, le mettono a dura prova. Ecco perché, soprattutto le più esposte come Rotterdam, Venezia e NewYork si stanno attrezzando per affrontare eventi estremi che il cambiamento climatico potrebbe rendere più frequenti. Ascolta la puntata…
30/04/2014 – Il radar che “vede” in 3D
In gergo i tecnici la chiamano banda “P”: è una finestra nello spettro delle onde radio dotata di particolari capacità “penetrative”. La notizia è che CNR, Agenzia spaziale italiana, Corista, Politecnico di Milano, Università di Trento e Aeronautica militare hanno sviluppato tutti insieme un radar capace di operare in questa specifica banda ricavando immagini 3D con capacità di discriminare gli oggetti con un dettaglio paragonabile a quello dell’occhio umano, non solo di strutture superficiali, ma persino sotterranee o celate da una fitta vegetazione. Una specie di vista da superman, che coi raggi X, però, non ha nulla a che fare, ma che consente applicazioni per sicurezza, ambiente, archeologia, geologia ed esplorazioni planetarie. Ascolta la puntata…
29/04/2014 – La rivoluzione dei gas refrigeranti
Sono nelle nostre case già da anni e la loro presenza continua ad aumentare: frigoriferi, condizionatori, e più di recente le pompe di calore per il riscaldamento. Tutti questi apparati fanno uso di gas refrigeranti: si tratta di gas fluorurati, gas sintetici progettati negli anni ’90 per sostituire i famigerati CFC, responsabili del buco nell’ozono, che tuttavia sono gas serra migliaia di volte più potenti dell’anidride carbonica. Per questo l’Europa ha deciso di toglierli progressivamente di torno. C’è un problema però: i nuovi refrigeranti (naturali e poco climalteranti) sono più difficili da maneggiare. L’ammoniaca, per esempio, è tossica, la CO2 deve essere immagazzinata ad alta pressione, mentre idrocarburi come il propano sono infiammabili. Una piccola rivoluzione che richiede qualche accortezza anche da parte di noi cittadini. Ascolta la puntata…
28/04/2014 – Robotica indossabile: il progetto WearHap
Nel vasto campo della robotica c’è un ramo di ricerca che si definisce Robotica Indossabile, a sua volta piuttosto vasto. Al suo interno si sta sviluppando una direzione di ricerca – di cui ci occuperemo nella puntata di Smart city di stasera – che mira a sviluppare dispositivi molto leggeri, come guanti, per esempio, in grado di stabilire con chi li indossa una forma di comunicazione tattile. Si possono immaginare molte applicazioni per questo tipo di tecnologie. In particolare, l’Università di Siena è capofila di un progetto europeo – WearHap – che ha come obbiettivo progettare una comunicazione tattile per soggetti affetti da gravi deficit percettivi, come per esempio Ipo-vedenti e non vedenti, con l’obbiettivo di aiutare queste persone a muoversi in vari ambienti, compreso – anzi specialmente – in quello urbano. Ascolta la puntata…
18/04/2014 – Fico d’India come il maiale: non si butta niente
Il suo nome è Opuntia, ma tutti lo chiamiamo fico d’india, e la Sicilia ne è il primo produttore al mondo. E’ una pianta che ha bisogno di essere potata sistematicamente: che farsene però delle “pale”? Le grandi foglie, dure e coriacee, tipiche di quasi tutte le cactacee? Ebbene questa sera scopriremo che il fico d’india potrebbe diventare un po’ come il maiale: c’è il frutto naturalmente, e quello si mangia, mentre dal succo delle pale già si estraggono principi cosmetici. Rimane la parte solida, con la quale ora si punta a produrre pannelli isolanti per l’edilizia, grazie a un procedimento messo a punto all’università di Palermo; oppure a produrre di biogas e digestato (ottimo fertilizzante e ammendante per i terreni) come sta cercando di fare un gruppo di agricoltori siciliani, a quanto pare con buoni risultati. Insomma cibo, energia e materiali da costruzione: tutto da una sola pianta. Ascolta la puntata…
17/04/2014 – Habitami e gli amministratori reticenti
E’ partita “Habitami”, la campagna di riqualificazione energetica dei condomini di Milano. La sfida, ne abbiamo parlato molte volte, è significativa e per cercare di vincerla a Milano hanno tentato di mettere insieme tutti, ma proprio tutti: forse persino troppi… Ci sarà anche un format info-spettacolo che girerà per le 9 zone di Milano allo scopo di sensibilizzare i cittadini su questo argomento. Ma come vedremo, i più duri da convincere si teme che saranno gli amministratori di condominio, un mondo frammentato dove ci sono pochi professionisti e troppi amministratori “fai da te”, che magari hanno anche rapporti poco trasparenti con coloro i quali, in qualità di fornitori, erogano beni e servizi al condominio. E così, colui che dovrebbe essere un alleato rischia di trasformarsi nel principale ostacolo al cambiamento. Altro che efficienza… Ascolta la puntata…
16/04/2014 – Oilproject
Si chiama Oilproject e consente a migliaia di ragazzi di studiare su internet. Ci si trovano lezioni di ogni tipo: video, esercizi ecc. Tutto gratis. E’ un sito, naturalmente, ma è anche un’impresa che dà lavoro a 8 ragazzi, tutti giovanissimi come il fondatore, che oggi ha solo 23 anni, ma una storia imprenditoriale decennale iniziata quando i nostri avevano 14 anni e parecchi brufoli. Insomma, la scuola come la conoscevamo esiste ancora, ma ormai è più di là che di qua. Si fa largo un mondo nuovo, dove in classe non si va per ascoltare la lezione ma per lavorare con i compagni e l’insegnante; per domandare e approfondire. Mentre i contenuti formativi, e più in generale il sapere codificato, sono destinati a diventare una commodity come tante altre. Ascolta la puntata…
15/04/2014 – L’Angolo del Computer
Si chiama l’Angolo del computer ed è un progetto semplice, ma importante, che si sta svolgendo a Roma: un gruppo di volontari recupera vecchi computer da pubbliche amministrazioni e aziende che non li usano più o per le cui esigenze risultano ormai obsoleti; li ri-configurano dotandoli di un minimo di software e li utilizzano per realizzare delle sale computer, principalmente all’interno di centri anziani e case famiglia, dove altri volontari tengono corsi di informatica di base. Insomma, un progetto per cercare di colmare il digital-divide generazionale. Partito dal centro anziani di Settecamini, il progetto ha riscosso molto successo tra i suoi utenti (tra cui si annoverano, oltre che anziani, sempre più giovani in cerca di un primo contatto con le tecnologie informatiche) e ora si sta allargando, con un primo obiettivo: raggiungere tutti e 152 i centri anziani di Roma. Ascolta la puntata….
14/04/2014 – Arriva il fotovoltaico trasparente
L’idea risale addirittura agli anni ’70 ma nessuno aveva trovato il modo di superare gli ostacoli tecnici, cosa che ora è riuscita ai ricercatori dell’università di Milano Bicocca in collaborazione con il Los Alamos National Laboratory. Parliamo di un sistema di concentrazione della luce solare basato su particelle nanoscopiche disperse in una lastra di plexiglass, grazie al quale gli elementi architettonici trasparenti (ma non solo) possono trasformarsi in pannelli fotovoltaici; la metodologia in questione è immediatamente industrializzabile e ci sono ottime ragioni per pensare che, a tendere, costerà di meno dei pannelli attuali. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Photonics, potrebbe essere una delle ricerche più significative degli ultimi anni nel settore del fotovoltaico. Ascolta la puntata…
11/04/2014 – Non solo design al Salone del Mobile
E’ in pieno svolgimento il Salone del mobile qui a Milano, e noi di smart city, come ogni anno, siamo andati a curiosare alla ricerca di innovazioni tecnologiche in un settore dominato in gran parte dal design. Vi parleremo di un frigorifero che allunga la vita degli alimenti grazie a una tecnologia sviluppata alla NASA, in grado di rimuovere dal suo interno il gas etilene, un gas che vari alimenti producono spontaneamente e che accelera il processo di maturazione della frutta. Vi parleremo di una cappa eccezionalmente silenziosa, grazie al fatto che emette attivamente dei suoni in grado di cancellare il rumore delle ventole, e poi di forni che inceneriscono lo sporco, e altro ancora… Ascolta la puntata…
10/04/2014 – Se il wireless prende il volo
Toriamo a parlare di come sta cambiando il modo di viaggiare in aereo grazie ai vari smart object: oggetti e dispositivi costantemente connessi alla rete, via wi-fi o via rete telefonica wireless. Per esempio all’aeroporto di Londra potreste trovare gli addetti all’accoglienza dei passeggeri, armati di smart glass, cioè occhiali collegati a internet che mostrano loro, in trasparenza, tutte le informazioni relative al passeggero, permettendo un imbarco più rapido e servizi più personalizzati. Ascolta la puntata…
09/04/2014 – Progetto LOWaste – 2a Parte
I tessuti usati in sala chirurgica hanno caratteristiche tecniche molto avanzate. Si tratta di materiali top, dove abbondano componenti come il GORE e persino la fibra di carbonio. Ma dopo 80 lavaggi la legge prevede che vengano buttati. A Ferrara invece, nell’ambito del progetto LOWaste, hanno trovato il modo di trasformare questi tessuti tecnici in impermeabili, borse, e persino scarpe. Quello di dare vita a dei tavoli dove si incontrano produttori di rifiuti, possibili trasformatori e potenziali utenti degli stessi, mettendo a sistema le energie presenti sul territorio, è uno dei pochi modi concreti con cui, oggi, un’amministrazione locale può favorire l’innovazione. Ascolta la puntata…
08/04/2014 – Progetto LOWaste – 1a Parte
Si parla moltissimo di raccolta differenziata come soluzione al problema dei rifiuti, tuttavia c’è una grande quantità di materiali dei quali, anche una volta separati dal resto, non sappiamo cosa fare. Materiali poveri, come le macerie da demolizione, ma anche materiali con caratteristiche tecniche molto avanzate, come i tessuti da sala operatoria. Trovare un’applicazione per questi materiali significa sottrarli al ciclo dei rifiuti, ed è su questo terreno che si gioca il match più difficile e insieme affascinate. Proprio il terreno scelto dal Progetto LOWaste, che a Ferrara ha messo a punto quattro nuove filiere sperimentali, capaci non solo di allungare la vita ad alcuni materiali, ma anche di creare economia e lavoro, soprattutto per alcune categorie cosiddette svantaggiate. Ascolta la puntata…
07/04/2014 – CasaClima Story – 2a parte
Costi ragionevoli, controlli accurati per dare certezze a chi compra, ma soprattutto quella targhetta appesa fuori dalla porta, che è come una medaglia da esibire con orgoglio. Sono questi, in estrema sintesi, i tre pilastri su cui si fonda il successo di Casa Clima, l’unico sistema di certificazione energetica degli edifici che sia stato in grado di dare vita a un circolo virtuoso nel settore dell’edilizia, per lo meno nella provincia di Bolzano, dove nessuno, ormai, compra una casa che non sia in classe A. Insomma: per trasformare il mercato c’è bisogno che cambi la domanda, e come sanno bene in settori come quelli dell’automobile e dell’elettronica di consumo, il marketing è molto piu efficace di obbilighi, prescrizioni e persino incentivi, quando si tratta di intervenire sui comportamenti e le abitudini dei consumatori. Ne parliamo in questa seconda parte dell’intervista con il fondatore di CasaClima Norbert Lantschner. Ascolta la puntata…
04/04/2014 – CasaClima Story – 1a parte
Certificazioni energetiche da auto-compilare, vendute su internet a 40 euro; utili quanto la carta straccia. Case nuove di zecca che dovrebbero essere almeno in classe C, ma che alla prova dei fatti sono in classe G. O forse, è che siamo abituati a pretendere garanzia e libretto di istruzioni per un cellulare da 100 euro, ma non per un appartamento da 100mila. Sta di fatto che il sistema di certificazione energetica degli edifici in italia non è mai partito. Invece questo è accaduto, alcuni anni fa, in provincia di Bolzano, grazie al lavoro dell’agenzia CasaClima: unico caso, in Italia, di un sistema di certificazione che sia stato in grado di attivare un concreto circuito virtuoso nel mondo dell’edilizia. Ecco perché, per capire come sia accaduto, cercheremo di ripercorrerne i primi passi, con l’aiuto dello storico fondatore Norbert Lantschner. Ascolta la puntata…
03/04/2014 – Bookabook
Si chiama Bookabook ed è la prima piattaforma di crowdfunding in Italia dedicata al libro; una specie di libreria virtuale dove gli appassionati di lettura possono contribuire con un micro finanziamento (si parte dai 3 euro) a far pubblicare un nuovo libro di cui, tipicamente, la piattaforma consente di leggere il primo capitolo. Se a sostenere il libro ci sono abbastanza persone, allora il testo viene completato dall’autore, editato e infine pubblicato, mentre in caso contrario i piccoli contributi tornano nelle tasche di chi li ha tirati fuori. Insomma: Bookabook è un tentativo di mettere più fortemente in relazione autori e lettori di libri, offerta e domanda di cultura. Una missione eroica in un epoca in cui si pubblicano sempre più libri, e se ne leggono sempre di meno… Ascolta la puntata…
02/04/2014 – Model Home 2020
Un’abitazione progettata per consumare non più di 40 unità di energia per metro quadro di superficie (in gergo si parla di kWh/m2 anno) e che con il contributo delle rinnovabili, avrebbe dovuto produrre più energia di quanta ne consumava viene messa alla prova, con una famiglia dentro, e si scopre che, invece, di energia ne ben consuma 110 unità. Però non è un truffa, è che se mettete in mano una Ferrari a uno qualunque, non necessariamente ci vince il campionato: finestre sempre aperte, amici invitati a cena che giocavano con il pannello di controllo domotico, l’arrivo di un neonato che ha fatto schizzare in su di tre gradi la temperatura impostata. Riportando questi comportamenti sotto controllo la casa ha finito per funzionare persino meglio del previsto. Insomma, perché, una di queste nuove abitazioni superf-efficienti possa realmente raggiungere le prestazioni di progetto serve che chi la abita sia “addestrato” a dovere, e per questo serve un periodo di monitoraggio. Ascolta la puntata…
01/04/2014 – Biogas: il doppio anello mancante – 2a Parte
“La legge c’è, ma mancano i decreti attuativi”: è una nenia abbastanza noiosa che ci tocca spesso. Questa volta parliamo del mondo del biogas, anche in attesa che si stabiliscano le regole per l’immissione del biometano in rete, per la distribuzione del biometano per trazione ecc.. Dopo aver stabilito che tutto ciò si può fare, manca il come. Ciononostante, per le ragioni che abbiamo visto ieri e grazie agli incentivi riconosciuti a chi produce energia elettrica con il biogas, l’interesse degli agricoltori per questa agro-energia continua a crescere, e la conta degli impianti ha ormai superato le 1200 unità. Inoltre in questo settore anche la filiera industriale, da chi produce i componenti a chi installa gli impianti, è fortemente presidiata da imprese italiane. Ascolta la puntata…
31/03/2014 – Biogas: un doppio anello mancante
Un gruppo avanzato di imprese agricole è arrivato a considerare la produzione di biogas/biometano l’anello mancante per la sostenibilità dell’agricoltura moderna. Infatti, grazie al processo di fermentazione anaerobica vengono riciclati gli scarti agricoli e le deiezioni animali, e si ricavano biogas (principalmente un mix di CO2 e biometano, quest’ultimo adatto anche ai mezzi agricoli) e il cosiddetto digestato, cioè il residuo solido, che è un ottimo concime. Risultato: niente più smaltimento dei reflui zootecnici e niente più acquisti di carburante e fertilizzanti. Da tempo circolano stime che indicano il potenziale del bio-metano di derivazione agricola intorno al 10% del fabbisogno nazionale; quanto tutta la produzione di gas fossile autoctono; più o meno il 40% di quanto importiamo dalla Russia. Insomma, il biometano fa bene all’agricoltura e fa bene al mix energetico dell’Italia, che a tutti coloro i quali fanno i giochini tenendo la mano sul rubinetto del gas, dovrebbe rispondere con programmi alternativi concreti, e 9 miliardi di metri cubi bio-metano lo sarebbero di sicuro. Ascolta la puntata…
28/03/2014 – Active House Alliance
Fate un investimento per rendere più efficiente la vostra casa, installate un bel cappotto e sostituite i vecchi serramenti con nuovi infissi ultra-prestanti. In effetti i consumi di gas per il riscaldamento scendono sensibilmente, ma succede anche qualcosa che non avevate preventivato e, cosa più grave, che non aveva preventivato neanche il progettista: ora la casa è molto più buia di prima. Il cappotto ha intubato la finestra, e il nuovo, triplo vetro, è sì ultra isolante, ma fa passare meno luce di prima…
Insomma non sempre ciò che migliora l’efficienza migliora il comfort e viceversa. Ecco perché è nata Active House Alliance, una filosofia di progettazione e un protocollo di progettazione che in un solo grafico, un “radar” molto intuitivo, riassume le qualitá e i difetti di una edificio, fornendo così anche una guida ai progettisti. Ascolta la puntata…
27/03/2014 – Con la tariffa elettrica D1 si risparmia il 30%
Sta per arrivare, è la tariffa elettrica D1, che in forma sperimentale verrà attivata dal 1 Lglio 2014 e vi si potrà accedere fino a tutto il 2015. Con la D1, una tariffa dedicata specificamente a chi utilizza la pompa di calore come sistema di riscaldamento, finalmente questa tecnologia pulita vede allinearsi i benefici ambientali che ha da offrire con il risparmio economico per chi l’adotta. Secondo i calcoli del COAER – l’associazione dei costruttori di pompe di calore – rispetto alla tariffa D3, il risparmio economico per un appartamento di 100 metri quadri passa da una media del 5% al 32%. Ma c’è bisogno di stabilizzare questa tariffa e di estenderne l’applicazione. Ascolta la puntata…
26/03/2014 – La classificazione acustica che (quasi) nessuno vuol fare
C’è una semplice domanda alla quale tutti noi dovremmo essere in grado di rispondere: quanto è rumorosa l’area in cui sorge la nostra abitazione, o magari quella che abbiamo preso d’occhio e vorremmo comprare? La classificazione acustica del territorio sarebbe un obbligo fin dagli anni ’90; obbligo rimasto largamente inevaso. Significa che le amministrazioni pubbliche dovrebbero suddividere il loro territorio in aree omogenee dal punto di vista del rumore ambientale, stabilendo soglie diversificate per poi farle rispettare: ciò che implica limiti alle possibili destinazioni d’uso delle varie zone, l’emersione di convivenze impossibili che andrebbero risolte, e altre “magagne” che, evidentemente, le amministrazioni locali preferiscono schivare. Con una rilevante eccezione: quella della regione Toscana. Ascolta la puntata…
25/03/2014 – Le strategie per la riduzione dell’inquinamento acustico
Ridurre l’inquinamento acustico è una partita complessa, che chiama in causa vari attori, ognuno dei quali può fare la sua parte. Prendiamo al esempio la fonte di rumore per eccellenza: il traffico. Da un lato c’è bisogno di nuovi limiti alle emissioni rumorose dei veicoli delle gomme, compito che spetta all’Unione Europea; mentre ai comuni spetta quello di mantenere in buono stato il manto stradale e adottare quanto più possibile asfalti fonoassorbenti. In alcuni casi, poi, è necessario schermare il rumore, con barriere come quelle lungo le autostrade (ne esistono di ogni tipo, anche di bell’aspetto), ma anche favorendo il verde urbano diffuso, che ha proprietà fonoassorbenti. A tutti noi il compito, infine, di migliorare l’isolamento acustico delle nostre abitazioni, in attesa che arrivi, per gli edifici, anche la certificazione acustica, con la quale, finalmente, saremo in grado di sapere se, nella casa in cui stiamo andando a vivere, riusciremo anche a dormire. Ascolta la puntata…
24/03/2014 – I danni del rumore in città
La forma di inquinamento più sottovalutata è quasi certamente l’inquinamento acustico. Eppure chi ha sperimentato, per esempio, cosa vuol dire vivere in un appartamento molto rumoroso, sa bene quanto questo possa compromettere la qualità della vita e, come vedremo proprio stasera, anche la salute, dato che il rumore è un cosiddetto stressore, e come tale è alla base di vari disturbi, anche gravi. Ecco perché, in tre puntate, affronteremo vari aspetti dell’inquinamento acustico: non solo i suoi effetti sulla salute, ma anche alcune caratteristiche fisiche della città che possono peggiorarlo, le tecnologie per schermarlo ed assorbirlo, e il caso della regione Toscana, che per prima si è dotata di una mappa acustica dei suoi comuni. Ascolta la puntata…
21/03/2014 – Prove tecniche di III rivoluzione industriale
Cos’hanno in comune un pezzo di ricambio di auto d’epoca, una torta al cioccolato particolarmente complicata, un componente meccanico aerospaziale e una protesi dentale? Sono tutti pezzi particolarmente rari, unici o estremamente complessi. Produrli in serie non ha senso oppure finisce per riempire i magazzini di scorte spropositate. E’ sfruttando queste crepe nel mercato, dove una domanda molto rarefatta non riesce a incontrare le logiche della produzione di massa, che si sta infiltrando la tecnologia della stampa a stato solido, o stampa 3D, ormai sempre più economica e con soluzioni in grado di manipolare una gamma ogni giorno più vasta di materiali: dai polimeri ai metalli, dall’argilla ai compositi di legno. Ascolta la puntata…
20/03/2014 – Il Laboratorio Smart Up
Stampa 3D e Arduino: la prima una tecnologia in rapidissima evoluzione che permette di creare oggetti solidi di ogni forma e sempre più materiali diversi; il secondo un microcomputer open source: una scheda elettronica standard in grado di dialogare con vari sensori e conferire intelligenza a tutto quello che tocca. Insieme formano un mix in grado di abilitare processi altamente innovativi in moltissimi tipi di aziende diverse. Fertilizzare questo terreno è la mission del Laboratorio SmartUp dell’Università LIUC di Castellanza. Ascolta la puntata…
19/03/2014 – Ostriche e fango riciclati per difendere le città dalla calura
Speciali piastrelle capaci di assorbire grandi quantità di acqua verranno usate per pavimentare il percorso della maratona di Tokyo in modo da mantenere freschi i corridori. Ma il fatto più sorpendente è che sono fatte di fango, anzi fanghi, quelli che rimangono dopo la depurazione delle acque reflue, un rifiuto che più rifiuto non si può, trasformato in un nuovo prodotto per combattere il surriscaldamento urbano. Esattamente come il cemento altamente riflettente, a base di gusci di ostriche, che si sta sperimentando in Italia, in provincia di Bergamo, dove ‘è una fiorente industria del bottone che produce grandi quantitativi di madreperla di scarto. L’idea è venuta a un professore del politecnico di milano mentre si trovava in trasferta, sempre in oriente, dove ha osservato che alcuni pescatori usavano i gusci delle ostriche come tegole, con la parte madreperlacea rivolta al sole per rifletterlo il piu possibile… Ascolta la puntata…
18/03/2014 – Progetto Wasp – 2a parte: L’utopia fa mercato
Sono molte le buone idee innovative che naufragano per mancanza di visione imprenditoriale. Ecco perché questa sera a Smart City continueremo a parlare del progetto WASP, un progetto dal sapore vagamente utopistico ma insieme terribilmente concreto. Come abbiamo visto, parliamo di mettere a punto una mega-stampante, di una decina di metri di altezza, in grado di utilizzare materiali locali, e in primis la terra, per stampare case. Il caso del progetto WASP ci interessa non solo per il suo contenuto intrinseco di innovazione, ma anche per il percorso imprenditoriale che sta seguendo, almeno altrettanto innovativo: l’azienda fa esperienza producendo e commercializzando piccole stampanti 3D, i cui utili vengono interamente reinvestiti nella ricerca sulla mega-stampante, la quale, a sua volta, è uno straordinario strumento di promozione per le stampanti più piccole. Ascolta la puntata…
17/03/2014 – Progetto Wasp
Si chiama progetto Wasp e si pone un obbiettivo utopistico che, tuttavia, sembra anche incredibilmente realistico: costruire case a costo quasi zero. Il progetto prende il nome dalla vespa vasaia, che costruisce robustissimi nidi con nient’altro che terra e acqua. La vespa, nel nostro caso, è una mega stampante 3D che deposita un mix di argilla e altri minerali, ma può depositare materiali diversi e anche coppie di materiali.
L’idea è di utilizzare quanto più possibile quello che c’è sul posto, al limite la terra locale, oppure una mescola che può comprendere fibre vegetali di cui non si sa cosa fare, come gli scarti del banano. Grazie alla mega stampante il processo di costruzione è estremamente economico, e se anche il materiale lo è la cosa può funzionare anche in zone molto povere. La prima stampante, alta sei metri e in grado di stampare una casetta in scala reale di tre metri per tre, è in costruzione, ma sono state ben sperimentate su scala ridotta per altri scopi. Ascolta la puntata…
14/03/2014 – Mercato immobiliare ed efficienza energetica: ancora non ci siamo
Il 70% delle transazioni immobiliari in classe energetica G, ma soprattutto, 20% delle nuove abitazioni in classe G, l’ultima: parliamo di edifici con consumi superiori a 16 litri di gasolio l’anno per ogni metro quadro di appartamento, contro i 7, corrispondenti alla classe C, previsti dalla pur non avanzatissima normativa italiana. Scarso anche l’effetto sui prezzi della classificazione energetica. Lo dice una ricerca congiunta di ENEA, Istituto per la competitività e FIAIP, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali. Colpa della scarsa credibilità dell’ACE, l’Attestato di Certificazione Energetica, e della ancora più scarsa informazione rivolta ai cittadini per spiegare loro i vantaggi di investire sulla qualità energetica e il comfort dell’immobile. Un punto sul quale proprio gli agenti immobiliari, che si trovano in prima linea a contatto con gli acquirenti degli immobili, sono pronti a mobilitarsi. Ascolta la puntata…
13/03/2014 – APA, per ripulire l’aria che respiriamo
Si può ripulire a tappeto l’aria inquinata delle città? Beh, quasi certamente si tratterebbe di un’impresa improba. Tuttavia perché non intervenire in alcuni punti, dove, magari ad altezza naso, polveri e veleni vari sono particolarmente concentrati? Parliamo di parcheggi sotterranei, siti industriali, ma anche di ripulire l’aria in corrispondenza della banchina del bus. A questo scopo una Start-Up, IsTech, ha messo a punto APA, acronimo che sta per “abbattimento polveri atmosferiche”, un sistema che aspira l’aria e la lava simulando l’effetto di un ciclo di pioggia. Messo all’interno di uno di quei totem per la pubblicità che si vedono in giro, uno di questi dispositivi si può ripagare con la sola raccolta pubblicitaria. Ascolta la puntata…
12/03/2014 – I professionisti e l’informatica
E’ un quadro per nulla entusiasmante quello che viene fuori dal rapporto “I professionisti e l’ICT” realizzato dalla School of management del Politecnico di Milano. A parte ciò che è obbligatorio per legge, come la firma elettronica per alcune pratiche, commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro stentano ad adottare strumenti informatici per la gestione dei flussi di lavoro, degli adempimenti, per l’archiviazione dei documenti ecc. Attività che, secondo il rapporto, consumano dal 30 al 50% delle energie degli studi professionali, e che perciò pesano moltissimo sulla loro produttività: una carenza dovuta soprattutto alla scarsa alfabetizzazione informatica dei titolari degli studi, che nel tessuto italiano, a larga prevalenza di PMI, si ribalta sulle imprese, di cui i professionisti sono parte integrante tanto che, nel 30%, li consigliano anche sugli investimenti in tecnologia. Ascolta la puntata…
11/03/2014 – Il progetto Kiss-Health per tenere la schiena dritta
In otto su dieci hanno problemi di schiena, e tra questi sempre più bambini, anche a causa delle posture, errate, che ragazzini e ragazzine della scuola media assumono quotidianamente nelle loro aule. Intervenire precocemente su questo problema serio e oggi molto sottovalutato è l’obbiettivo del progetto Kiss-Health, che si è aggiudicato un bando Smart City del MIUR nella sezione dedicata ai potenziali giovani imprenditori al di sotto dei trent’anni. Parliamo di un laboratorio mobile il cui obbiettivo è fare una prima scrematura battendo le scuole a tappeto, per identificare i soggetti che meritano approfondimenti. E tutto senza esami invasivi: per rilevare la postura dei ragazzi, infatti, si usa Kinect, popolare accessorio della piattaforma per videogiochi di Micosoft. Ascolta la puntata…
10/03/2014 – Come il plasma ti plasma la superficie
Continuiamo a parlare di plasmi e di come possano essere utilizzati per rendere più intelligenti o piu lavorabili un gran numero di superfici. I plasmi sono gas formati da atomi a cui sono stati strappati gli elettroni, e perciò sono molto reattivi. Nella puntata precedente abbiamo visto che possono essere utilizzati per rendere la lana piu ricettiva nei confronti della tintura, permettendo così di abbattere temperature e tempi di lavorazione. Ma i plasmi possono essere usati anche per deporre sottili strati di materiale su una superficie, per esempio per renderla a prova d’acqua; oppure possono essere utilizzati per pulire a fondo una superficie prima di una verniciatura; o ancora, per impiantare in un materiale atomi di certe specie chimiche in grado di conferirgli proprietà peculiari. Ascolta la puntata…
07/03/2014 – Lana al plasma
Un processo per tingere la lana che risparmia il 44% d’acqua e il 70% di energia. Torniamo all’Environment Park di Torino, e più precisamente al laboratorio del plasma, dove hanno messo a punto un procedimento, basato su plasmi freddi, per “attivare” i tessuti fatti di lana, che così diventano più ricettivi nei confronti del colore, e grazie a ciò, si tingono a temperature più basse, con un apporto inferiore di tintura (e quindi anche di acqua), e in molto meno tempo, cosa che permette di moltiplicare la produttività. Il plasma è il quarto stato della materia, dopo solido, liquido e gassoso: il sole è composto di plasma; in plasma si trasforma anche il gas contenuto nelle insegne al neon, e nelle lampadine a risparmio energetico, quando le accendete. E consentono di modificare in modo intelligente molte superfici. Ascolta la puntata…
06/03/2014 – La rinascita della Bergamella
Andiamo nell’area Bergamella, all’interno del Parco della media valle del Lambro, tra Monza e Milano; un’area fortemente degradata, che come tante altre porta i segni di un’Italia industriale e manifatturiera ormai scomparsa, che ha lasciato solo rovine, disordine, luoghi che non sono più luoghi. Per restituire un senso a queste aree, e restituirle alla popolazione che ci vive intorno, servono idee e la capacità di coinvolgere la cittadinanza, o l’impresa diventa improba. E’ quanto sono riusciti a fare nel caso della Bergamella, occupata da un centinaio di orti abusivi, con sopra altrettante baracche per gli attrezzi. Ma è proprio dal coinvolgimento degli ortisti abusivi che è partita la rinascita dell’area. Un esempio che si può senz’altro replicare.. Ascolta la puntata…
05/03/2014 – Telerilevamento: quello che possiamo dire sulla Terra guardandola dallo spazio – 2a parte
Il recente terremoto in Emilia Romagna ha provocato, in alcune aree, un sollevamento del suolo di 15 cm. Questo tipo di dati, oggi, vengono ottenuti da satellite con una tecnica del tutto simile a quella del radar (in pratica si spara un impulso verso terra e si misura il tempo che il suo riflesso impiega a tornare indietro) ma con una precisione di gran lunga superiore. La stessa tecnica può essere utilizzata per studiare effetti anche più piccoli, come le deformazioni indotte sul terreno da un edificio con problemi strutturali. Oggi la Terra viene costantemente tenuta sotto osservazione da satelliti che la riprendono, oltre che nella luce visibile, anche in altre finestre dello spettro elettromagnetico che i nostri occhi non sono in grado di percepire, come raggi infrarossi, onde radio, raggi X eccetera. Ognuna di queste finestre offre un punto di vista completamente diverso sui fenomeni naturali, e un’opportunità in più per studiarli. Ascolta la puntata…
04/03/2014 – Telerilevamento: quello che possiamo dire sulla Terra guardandola dallo spazio – 1a parte
Determinare dalla sfumatura del colore delle foglie lo stato di stress idrico della vegetazione, ma anche se al di sotto possono trovarsi antiche rovine, e tutto questo da satellite. E’ una delle tante applicazioni messe a punto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, giudicato uno degli istituti scientifici più avanzati nel campo del telerilevamento: settimo al mondo, con davanti solo cinque istituti statunitensi e un centro di ricerca cinese. Un riconoscimento dovuto soprattutto alla capacità del CNR di integrare dati provenienti da immagini aeree e satellitari ottenute in tutte le finestre dello spettro – dalle onde radio ai raggi X – con i dati misurati a terra da una rete di sensori planetaria. Un compito che richiede competenze trasversali che vanno dall’ingegneria spaziale alla geofisica alla botanica. Ascolta la puntata…
03/03/2014 – Come dirottare un drone
Le parole d’ordine sono spoofing e jamming: indicano due tecniche per confondere o dirottare i droni aerei, cioè i velivoli privi di pilota. Quello della sicurezza dei droni può sembrare un tema da addetti ai lavori, ma si prevede che almeno 10000 di questi aerei senza pilota solcheranno i cieli americani nel 2020, permettendo di fare cose che prima non si potevano fare o che sarebbero costate troppo, come monitorare linee elettriche, argini fluviali ecc.. Tuttavia, nessuno dei canali di comunicazione che questi aerei usano per orientarsi, ricevere ordini dalla base ed evitare impatti con altri aerei, sono sicuri, ed anzi, è stato dimostrato che sono facilmente hackerabili persino con attrezzature fatte in casa. Basta, per esempio, inviare un finto segnale GPS per convincere un drone che sta salendo di quota, e indurlo a scendere andandosi a schiantare al suolo. Ascolta la puntata…
28/02/2014 – Arrivano i ragni volanti
Una delle immagini più ricorrenti della fantascienza vede i cieli popolati di strani velivoli, e immagina che tutti noi un giorno ci sposteremo volando. Per ora, di questa previsione si sta avverando soprattutto la prima metà. Il cielo in effetti si sta riempiendo di strani velivoli, ma si tratta di robot, o meglio di droni. Ce ne sono di molti tipi diversi, ormai: quasi tutti, per esempio, abbiamo sentito parlare dei droni usati in zona di guerra, ma le applicazioni sono numerosissime e anche le tecnologie per il volo sono parecchie. Inoltre sono sempre più economiche. Tutto ciò sta dando luogo a una grande diffusione di questi apparecchi, soprattutto i più piccoli e maneggevoli come i cosiddetti “ragni volanti”, che si utilizzano, ormai, in settori impensabili fino a poco tempo fa: dai servizi fotografici per i matrimoni allo lo studio dei particolari architettonici difficili da raggiungere, dalle riprese termo-grafiche al trasporto (un domani) di sacche di sangue da un ospedale all’altro. Ascolta la puntata…
27/02/2014 – Graves: cimiteri 2.0
L’innovazione può arrivare dappertutto, anche al cimitero. Graves (che poi vuol dire tombe in inglese) è un applicativo sviluppato da una start-up italiana che, oltre a offrire alla pubblica amministrazione un sistema completo per la gestione di tutta la burocrazia cimiteriale – se così vogliamo chiamarla – offre una quantità di servizi ulteriori. Per esempio permette a parenti lontani di un defunto di accendere un lumino a distanza o recapitare un mazzo di fiori, ma consente anche di rintracciare l’antenato di cui si sono perse le tracce, e di rendere fruibili una quantità di opere d’arte poco conosciute, che sono presenti nei cimiteri italiani, soprattutto quelli monumentali. Ascolta la puntata…
26/02/2014 – ITS RED, l’Università del risparmio energetico
Sono usciti dall’Università solo pochi mesi fa, ma la maggior parte di loro ha già trovato lavoro in un settore non certo in crescita: quello dell’edilizia. Sono i neo-diplomati dell’ITS-RED, un corso para-universitario di due anni, una laurea breve, con un taglio molto pratico, il cui obiettivo è formare degli esperti di efficienza energetica nel settore civile. Un esempio, per capirsi: tutti abbiamo sentito parlare del cosiddetto cappotto, che consiste nel ricoprire con accuratezza un edificio con dei materiali isolanti. E’ un’operazione cruciale per ridurre i consumi di un edificio, ma presenta anche tante incognite, sul materiale più idoneo, sullo spessore ottimale, sulla metodologia di posa più opportuna. A queste domande l’ITS RED, finalmente, insegna a rispondere. Ascolta la puntata…
25/02/2014 – I due car sharing – 2a parte
Un grande operatore, con le spalle larghe, che si butti nel carsharing tradizionale con la stessa potenza di fuoco che, ultimamente, si vede all’opera nel carsharing di nuova generazione, o free-flow; e una maggior inter-operabilità fra tutti i fornitori di questo servizio. E’ questa la ricetta di ICS (Iniziativa CarSharing) perché tanti italiani possano rinunciare all’auto (o più probabilmente a una delle auto di famiglia) e affidarsi, appunto, al carsharing. Infatti, si tratta di superare, da un lato, l’offerta polverizzata tipica del mercato del carsharing tradizionale, cioè quello legato agli spostamenti medio lunghi, lo rende poco competitivo; e dall’altro la necessità di avere in tasca tante tessere diverse, per avere sempre un carsharing a portata di mano. Cosa che rende inutilmente complicata la vita ai suoi utenti. Ascolta la puntata…
24/02/2014 – I due carsharing – 1a parte
E’ un periodo di grande fermento nel mondo del carsharing. A Milano, non più di due mesi fa, è sbarcato Enjoy, iniziativa di FIAT ed ENI, che si aggiunge ad almeno altri quattro servizi di carsharing presenti sul territorio, e già se ne vedono altri in arrivo. Ognuno di questi operatori offre un servizio leggermente diverso, ma come vedremo stasera, i vari tipi di offerta si possono raggruppare in due gradi famiglie: da una parte il carsharing classico, caratterizzato da costi fissi più elevati, dalla possibilità di prenotare l’auto, e da un utilizzo legato a spostamenti più lungi e impegnativi, fuori città ma persino fuori dallo stato. E poi c’è il carsharing cosiddetto free-flow, come lo stesso Enjoy, adatto a spostamenti brevi in città. Ma se volete rinunciare alla macchina, servono tutti e due. Ascolta la puntata…
21/02/2014 – Industria: l’efficienza diventa di moda
Anche la tecnologia ha le sue mode. E per fortuna, come emerge dal rapporto 2013 sull’efficienza energetica, stilato dall’ENEA, ultimamente va di moda rendere piu efficienti le imprese. Non c’è da cantare vittoria, le cose da fare restano tantissime, ma il segnale che l’industria si sia messa in moto per risparmiare energia è chiaro. Ogni settore, poi, ha la sue preferenze: nell’alimentare si comprime il vapore, nell’industria ceramica si punta a recuperare il calore di processo e rendere più efficienti i forni, facendoli bruciare meglio; mentre nel settore del trattamento delle acque si punta a ossigenare i liquami con bolle più numerose e più piccole, per ridurre al minimo l’aria da pompare all’interno delle vasche di depurazione. Ascolta la puntata…
20/02/2014 – Il rapporto 2013 dell’ENEA sull’efficienza energetica – 1a parte
La produzione di energia made in Italy, che soprattutto grazie alle rinnovabili, aumenta nonostante i consumi, nel complesso, siano diminuiti. Il settore dell’industria, che fino a pochi anni fa contava per circa un terzo dei consumi energetici e che oggi non arriva a un quarto, complice la crisi ma anche il booom dei certificati bianchi, con cui l’industria finanzia l’efficientamento energetico. E poi i numeri dell’occupazione: più di 60 mila posti di lavoro nel settore delle riqualificazione energetiche degli edifici, mentre lo stesso comparto, quello delle costruzioni, nello stesso anno ne ha persi 200 mila. Sono questi i trend più forti che emergono dal rapporto sull’efficienza energetica 2013, stilato dall’ENEA. Ascolta la puntata…
19/02/2014 – Il fotovoltaico accerchiato
C’è molta agitazione nel mondo del fotovoltaico. O almeno in quel che ne è rimasto dopo la botta dovuta alla fine degli incentivi. Incentivi super gonfiati – finalmente lo ammettono tutti – che una volta eliminati lasciavano poco e niente al fotovoltaico, il cui sviluppo, purché sano, rappresenta una grande opportunità per il paese. Ma ora anche quel poco e niente sembra sia in corso di demolizione pezzo per pezzo. Tra i provvedimenti già presi, come l’imposta immobiliare per i grandi impianti e il dimezzamento della tariffa riconosciuta a chi ha scelto il ritiro dedicato; e quelli fatti balenare, come la cancellazione dello scambio sul posto e l’introduzione di un nuovo onere per chi auto-consuma energia fotovoltaica, il risultato è un discreto panico. Intendiamoci, l’ulteriore sviluppo delle rinnovabili getterà ulteriore scompiglio nel mercato elettrico e pone alcune sfide serie alla rete. Ma è una via ineludibile. E a parte ciò, la schizofrenia di uno stato che per anni tira solo carote a un settore industriale, e poi solo bastonate, rimane un fatto del tutto incomprensibile. Ascolta la puntata…
18/02/2014 – Smart Learning 2a parte
Anche manager e liberi professionisti nel pieno della carriera studiano, o almeno vorrebbero farlo. Ma il tempo è poco e oltre al lavoro ci sono altre esigenze, come la famiglia. Per questo, sempre più atenei e business school sparse per il mondo si stanno attrezzando per offrire lauree, master e corsi di specializzazione post-universitari attraverso la rete. Sono già 66 quelli, di altissimo livello, mappati dal Financial Times. Parliamo, a differenza del fenomeno dei MOOCs di cui si è detto nella puntata precedente, di corsi a pagamento che sono pensati per conferire un titolo di studio, e sono anche questi in rapida espansione. Tanto da lasciar intravedere un futuro in cui, per esempio, uno studente di ingegneria di Milano potrà usare i laboratori del Politecnico e seguire le lezioni di fisica di Princeton. Con effetti importanti anche per la democratizzazione della conoscenza. Ascolta la puntata…
17/02/2014 – Smart Learning 1a parte
Si chiamano MOOCs, Massive Online Open Courses: parliamo, ora come ora, di circa 1200 corsi universitari messi gratuitamente in rete da 300 tra le più prestigiose università del mondo. Una vetrina per questi atenei, che ha già attirato oltre 7 milioni di studenti e che continua a crescere. Ma non finisce qui. Oltre a questa offerta formativa di stampo universitario, si vanno diffondendo piattaforme di micro-learning, che offrono corsi più brevi (dalle settimane passiamo alle ore) frammentati in tante pillole brevissime: una strategia efficace quando si tratta di diffondere una conoscenza legata al saper fare, come quella che posseggono i professionisti, o che costituisce il patrimonio di esperienza sul campo di imprese e altre organizzazioni. E’ lo smart learning che avanza, e che sta modificando il modo di imparare, di insegnare e in generale di condividere le conoscenze. Ascolta la puntata…
14/02/2014 – Facciate intelligenti (e pure nutrienti)
Seconda puntata dedicata alle facciate intelligenti; parliamo di utilizzare l’involucro degli edifici in modo che, oltre a proteggere l’edificio stesso, possa svolgere altre funzioni. E dopo gli involucri innovativi, pensati per migliorare l’efficienza energetica di palazzi e grattacieli, parliamo di un sistema per coltivare alghe in facciata (da cui ricavare soprattutto alimenti a alto contenuto di vitamine e cosmetici) per finire con un progetto canadese, dell’Università di Vancouver, dove stanno studiando come usare le facciate degli edifici per allevare insetti che, vi piaccia o no, sono considerati la fonte di proteine del futuro. Ascolta la puntata…
13/02/2014 – Facciate intelligenti
Una pelle d’alluminio, Energy Skin, per rendere super efficienti palazzi e grattacieli, e un nuovo sistema per creare pareti vegetali: sono due degli esempi di facciate intelligenti che abbiamo scelto per raccontare, in due puntate, una tendenza sempre più presente in architettura: quella di superare una concezione di involucro edilizio che si limita a proteggere gli edifici dalle intemperie, integrando al suo interno nuove funzioni. Per esempio, è persino banale oggi giorno realizzare facciate fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica. Ma le idee in questo campo sono moltissime. Energy skin, per esempio, intercetta il calore che sfugge all’edificio e lo ripompa al suo interno, riducendo drasticamente i consumi energetici. Ascolta la puntata…
12/02/2014 – Il rapporto “Internet of things” 2013 – 2a parte
Continuiamo a parlare di internet of things, l’internet delle cose, all’indomani del rapporto sfornato dal Politecnico di Milano su questo fenomeno che, come abbiamo visto, è in forte crescita (+11% nel 2013 per un giro di affari di 900 milioni). Crescita che però, mentre è rapidissima per settori come l’automobile (sono 2 milioni le auto connesse a internet per questioni assicurative) è piuttosto lenta se parliamo di Smart City, che pure dovrebbe essere un campo di applicazione elettivo per l’internet delle cose. Invece, a parte lampioni intelligenti e sistemi di etichettatura per la raccolta differenziata dei rifiuti, che sono le applicazioni di gran lunga più diffuse, si vede ben poco di concreto. Al Politecnico, però, hanno un piano, messo a punto per Pavia e pronto a divenire un modello di riferimento. Ascolta la puntata…
11/02/2014 – Il rapporto “Internet of things” 2013 – 1a parte
Internet of things, ovvero l’internet delle cose. E’ un fenomeno tra i più rilevanti della nostra epoca per quanto concerne l’innovazione tecnologia. La sua portata è analoga a quella che ebbero la diffusione del telefono e, più di recente, della stessa internet, ma è molto meno visibile perché riguarda gli oggetti. Infatti ve ne è una quantità che, per mille ragioni diverse, hanno motivo di venire connessi alla rete: le automobili per scambiare informazioni sul traffico e limitare le frodi alle assicurazioni; gli ascensori per ragioni di sicurezza; le lavatrici e i lampioni per ragioni energetiche, e si potrebbe continuare… Tutto questo crea (accanto ad alcuni rischi, a dirla tutta) un mix straordinario di opportunità, molte delle quali riguardano proprio le città e la loro governance; e crea anche economia, in crescita (+11% nel 2013 nonostante la crisi) per un controvalore di 900 milioni di euro. Ascolta la puntata…
10/02/2014 – Geo-Resq
E’ un nuovo sevizio offerto dal soccorso alpino e speleologico e si fonda, al solito, su quello straordinario concentrato di tecnologie che è lo smart-phone. Parliamo di un’App per rendere più sicure tutte le attività sportive in montagna: si chiama Geo-Resq ed è già stata testata sul campo da tanti appassionati di natura, e ora è pronta per il largo pubblico. Geo-Resq consente di lanciare un’allarme indicando la propria posizione anche quando la rete telefonica è così debole da non permettere di spedire nemmeno un sms. E se attivate l’apposita funzione, traccia costantemente il vostro cammino, in modo non solo da permettervi di riviverlo, ma soprattutto facendo sì che la vostra ultima posizione sia sempre nota ai soccorsi in caso di bisogno. Ascolta la puntata…
07/02/2014 – Il manifesto della Chimica Verde
Da sogno degli ambientalisti la chimica verde sta diventando una realtà concreta, con alcune delle più importanti esperienze a livello mondiale proprio in Italia. Parliamo della prospettiva per cui il barile di petrolio potrà essere essere sostituito, un giorno, da un analogo barile di biomassa, da cui derivare non solo carburanti ma anche intermedi chimici come quelli utilizzati nel campo delle plastiche, delle vernici ecc. Oggi le soluzioni tecnologiche per una chimica verde sostenibile ambientalmente e in grado di creare ricchezza e posti di lavoro ci sono. Ma lo sviluppo industriale è solo all’inizio, e per accompagnarlo servono regole certe, di lungo termine e imparziali, che garantiscano un rapporto forte con l’agricoltura e prodotti bio di qualità certificata. E’ quanto propone il Manifesto presentato da Chimica Verde bionet alla fiera dell’agricoltura di Verona. Ascolta la puntata…
06/02/2014 – STEM: Solare Termodinamico Magaldi – 2a parte
2a puntata dedicata a STEM (Solare Termodinamico Magaldi) un nuovo tipo di impianto solare a concentrazione che adotta un sistema del tutto innovativo di captatore per i raggi solari, basato su di un cosiddetto letto fluido: un mix di sabbia e aria che si comporta come un fluido in grado di accumulare enormi quantità di calore. Stasera vi spiegheremo perché questa soluzione promette di superare alcuni dei principali limiti degli impianti solari termodinamici esistenti. Per esempio, vedremo come questo letto fluido possa fungere anche da bruciatore di metano, rendendo questi impianti intrinsecamente ibridi. Ascolta la puntata…
05/02/2014 – e-QBO: il “bello” della tecnologia
E’ un cubo di 5 metri di lato ricoperto da una pelle fotovoltaica e dotato di sistemi di accumulo per l’energia elettrica. Però non è una centrale elettrica, è un elemento architettonico: al suo interno può ospitare un info point, un mini museo, o magari una centrale per dissalare l’acqua nel deserto. Ma soprattutto, è un mix di alta tecnolgia e design italiano che sta riscuotendo successo nel mondo. Ascolta la puntata…
04/02/2014 – Solare Termodinamico Magaldi
Prendete un pentolone di sabbia fine, bucatelo in modo da ridurlo a una specie di colapasta e, attraverso i buchi, cominciate a insufflare aria. Se la portata d’aria è quella giusta, accade una cosa sorprendente. La sabbia si mette in moto rimanendo sospesa e creando quello che viene chiamato un letto fluido: in pratica la miscela di aria e sabbia si comporta come un liquido, un liquido che potete scaldare fino a 1600 gradi senza problemi. Questa tecnologia, applicata da molti anni nel settore della chimica e più di recente in quello della combustione di rifiuti, è ora approdata in un settore completamente diverso: quello dell’energia solare. Parliamo del progetto STEM, dove il letto di “sabbia fluida” viene usato per catturare la luce del sole proveniente da centinaia di specchi. Insomma, un nuovo tipo di solare termodnamico, innovativo e made in Italy. Ascolta la puntata…
03/02/2014 – Deframmentazione elettrodinamica: per riciclare l’impossibile
Una sequenza di brevissime scariche elettriche, praticamente dei mini fulmini: 7 o 8 al massimo. Il processo dura pochi secondi e quello che era un blocco di calcestruzzo ora è ghiaia e polvere di cemento. Si chiama frammentazione elettrodinamica e potrebbe essere il futuro per quanto concerne il riciclaggio dei materiali compositi e di tutti gli accrocchi difficili da smontare e riciclare: calcestruzzo ma anche tutti i compositi a base di fibra di carbonio e fibra di vetro; le schede e i chip elettronici, le ceneri di inceneritore… Un prototipo di macchina per la frammentazione elettrodinamica era in mostra a Kasaclima, la fiera dell’edilizia sostenibile di Bolzano: lo ha messo a punto il Fraunhofer Institut, il più grande istituto di ricerca tedesco e d’Europa, ed è in corso lo sviluppo industriale. Ascolta la puntata…
31/01/2014 – Antropologia dello spreco
Una media di oltre 200 grammi di cibo a settimana per ogni famiglia italiana, per un controvalore di 8 miliardi di euro: a tanto ammontano i numeri dello spreco alimentare domestico secondo l’ultima rilevazione dell’osservatorio Waste Watcher, promosso da Last Minute Market e realizzato da SWG. E’ uno 0,5% del PIL, e va sommato allo spreco ancora più mostruoso lungo tutta la filiera, dalla produzione alla vendita. Questa sera chiuderemo il ciclo dedicato da smart city all’alimentazione, e lo faremo parlando di spreco alimentare domestico. Un fenomeno largamente a carattere culturale, come emerge da una sorta di antropologia dello spreco: 9 tipi umani identificati nel corso dell’indagine, vediamo i più “spreconi”. Ascolta la puntata…
30/01/2014 – L’imballaggio di domani: attivo e intelligente
Due le parole chiave per descrivere come gli imballaggi stanno evolvendo oggigiorno: packaging attivo e packaging intelligente. Per esempio, le mele emettono naturalmente e in gran quantità un gas, l’etilene, che è un potente acceleratore del processo di maturazione di frutta e verdura; ecco allora che imballaggi o frigoriferi fatti di un materiale in grado di assorbirlo allungherebbero la vita di molti alimenti: è un esempio di packaging attivo, cioè in grado di interagire con l’alimento. Intelligente, invece, è un imballaggio che parla con il consumatore. Per esempio, cambiando colore a seconda del suo stato di conservazione. Sono alcune delle risposte della tecnologia allo spreco alimentare e al bisogno di alimenti sempre più sicuri. Ascolta la puntata…
29/01/2014 – Agricoltura urbana per nutrire e proteggere le città
A nutrire le città del futuro potrebbe dare un importante contributo anche l’agricoltura urbana. Parliamo di adibire a orti un gran numero di spazi attualmente inutilizzati, dove praticare un’agricoltura altamente sostenibile, possibilmente biologica e senza dubbio a chilometro zero. Ci sono molti esempi concreti, ormai, di questo approccio. A New York, per esempio, alcuni ristoranti di lusso coltivano da sé i propri ortaggi sui tetti dei palazzi circostanti. La stessa cosa la fanno alcuni supermercati nel Nord Europa, e sembra avviata a concretizzarsi la costruzione della prima vertical farm, un vero e proprio grattacielo agricolo dove mixare agrlicoltura, allevamento, e raccolta e trattamento dell’umido. E poi ci sono gli orti urbani tradizionali da rivitalizzare. Oltre a integrare l’agricoltura tradizionale, l’agricoltura urbana può costituire per le città un valido strumento di adattamento al cambiamento climatico, efficace in particolare contro le ondate di calore e le piogge particolarmente intense, che colpiscono sempre più spesso le nostre latitudini. Ascolta la puntata…
28/01/2014 – Le nuove armi della scienza per la sicurezza alimentare
Parliamo di sicurezza alimentare e in particolare di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari: due concetti e due obbiettivi che si tengono tra loro, diversi e complementari. Oggi la tecnologia ha molto da offrire a entrambi. Tracciabilità significa essere in grado di sapere esattamente cosa c’è dentro un certo alimento, ed oggi, scienze come la genomica e la proteomica, che studiano cioè la composizione del DNA e delle proteine, consentono di identificare con grande precisione quasi ogni tipo di ingrediente presente in un alimento. Mentre per quanto concerne la “rintracciabilità”, ovvero la possibilità di ricostruire tutto il percorso che un alimento ha fatto prima di finire sulla nostra tavola, RFID e QR code permettono di dare ai consumatori informazioni complete come non mai. Ascolta la puntata…
27/01/2014 – Cibo, città e consumo di suolo
Packaging e sistemi di etichettatura intelligenti per rendere più sicuri gli alimenti e ridurre gli sprechi; agricoltura urbana per favorire il km zero e la capacità della città di resistere a piogge torrenziali e ondate di caldo. Sono queste alcune delle idee con cui le città si preparano ad affrontare la sfida del cibo e della nutrizione in futuro, a cui è dedicata tutta la settimana di programmazione. Una sfida che deve confrontarsi con varie minacce, come il cambiamento climatico e le trasformazioni demografiche. Ma al primo posto c’è il consumo di suolo, con tutti i suoi paradossi. Infatti, mentre le città continuano ad espandersi a spese delle aree agricole più fertili del pianeta, proprio i terreni agricoli più a ridosso delle città, acquistati in attesa che divengano edificabili, finiscono per restare inutilizzati. Ascolta la puntata…
24/01/2014 – Tutte le sigle della sicurezza in auto
ABS, ESP; DSC; sono alcune delle sigle dietro cui si celano i più diffusi sistemi di sicurezza presenti a bordo delle auto odierne. Noi di smart city parliamo spesso di futuro e di come le cose possano essere migliorate dalla tecnologia, ma spesso si hanno le idee confuse anche su quanto offre il presente. Per esempio, di fronte all’auto che scalcia, come accade quando entra in funzione l’ABS, molti tolgono il piede dal freno, col risultato di andare a sbattere. Ecco perché vi spieghiamo come questi sistemi di sicurezza funzionano con l’aiuto di Andrea Montermini, pilota, campione di international GT con un passato in Formula Uno, e impegnato da anni nel progetto di sicurezza stradale “Sara safe factor” rivolto agli studenti. Ascolta la puntata…
23/01/2014 – Progetto HOMELAB
La domotica promette da anni di gestire in modo più intelligente, risparmioso ed efficace, i sempre più numerosi apparati tecnologici di casa: dal sistema di illuminazione a quello di riscaldamento, dall’antifurto all’antincendio, fino ai singoli elettrodomestici. Però finora, di concreto, si è visto poco. Uno dei motivi è che per poter collaborare, tutti questi apparecchi devono potersi parlare tra loro. Ecco perché stasera vi parleremo di HOMELAB, un consorzio che unisce aziende come Bticino, Ariston, Gruppo Loccioni e Indesit, le quali si sono messe insieme per creare un nuova sorta di dizionario informatico standard, aperto a tutti, che faccia parlare a tutte le tecnologie la stessa lingua. Ascolta la puntata…
22/01/2014 – Save the woman
Torniamo a parlare di sicurezza al femminile, e in particolare di un’App, Save the Woman, diversa da tutte le altre, nate per lo più intorno alla possibilità, grazie agli smart phone, di lanciare un allarme tempestivo e geograficamente localizzato in caso di aggressione. Save the Woman, invece, punta sulla prevenzione: è un un test di autovalutazione molto raffinato e completamente anonimo, che permette alle donne di capire se sono a rischio violenza e, ai soggetti da semaforo rosso, suggerisce le possibili azioni da attuare e spiega a chi rivolgersi per farsi aiutare, fornendo persino un codice segreto con quale presentarsi per chiedere assistenza, sempre in forma anonima. Ascolta la puntata…
21/01/2014 – Modena: un modello di efficienza degli edifici pubblici
Negli ultimi tre anni, nonostante un sisma che ha distrutto mezzo territorio, la provincia di Modena è riuscita ad attivare circa 20 milioni di interventi per rendere più efficienti e green gli edifici pubblici. Parliamo di denari privati, investiti nella logica della partnership pubblico privata su cui ormai puntano un po’ tutti gli enti pubblici per fare ciò che, causa casse vuote o patto di stabilità, non possono fare altrimenti. Il problema è che spesso non si riesce a trovare la quadra tra interessi pubblici e privati, e tutto si arena. Allora, dopo aver visto come Modena sia riuscita ad attivare un circolo virtuoso grazie al programma europeo ELENA, parleremo degli altri ingredienti di questa esperienza di successo, come il fondo rotativo della Regione Emilia Romagna, che ha consentito di mantenere basso il costo del denaro per realizzare gli interventi.
Ascolta la puntata…
20/01/2014 – Modena: un modello di efficienza degli edifici pubblici
Una partita che tutte le città europee stanno giocando consiste nel rendere più efficienti gli edifici pubblici, allo scopo di migliorare l’ambiente e di ridurre il costo della bolletta energetica, che è una spesa improduttiva per le PA. In Italia, questa, che sarebbe una grande opportunità, fa però molta fatica a decollare a causa del patto di stabilità. Soldi pubblici per finanziare queste operazioni non ce ne sono, e la mitica PPP (partnership pubblico privata) che dovrebbe bypassarlo grazie ai capitali privati, sembra non trovare mai la quadra. Questa sera allora andremo a Modena, dove grazie ad ELENA – un programma europeo dedicato a mettere le PA in grado di gestire operazioni come questa – l’Agenzia Provinciale dell’Energia è riuscita, in due anni e nonostante il sisma, ad attivare 20 milioni di opere di riqualificazione di edifici pubblici, senza quasi tirare fuori un euro di tasca propria. E’ la dimostrazione che si può fare.
Ascolta la puntata…
17/01/2014 – Città nella tempesta: due rimedi per le ondate di caldo
Nonostante piogge e ondate di gelo, il 2013 si è chiuso aggiudicandosi il 12 posto tra gli anni piu caldi degli ultimi due secoli. A ciò si aggiunge il fenomeno dell’Isola di calore, che surriscalda ulteriormente le città con aumenti di temperatura che, d’estate, possono raggiungere i 10 gradi. Le città attuali, infatti, sono straordinari assorbitori di energia solare, a cui si sommano le emissioni termiche di veicoli e condizionatori. Ma vi sono diverse strategie per contrastare questo fenomeno. A New York, per esempio, si punta sui cosiddetti tetti bianchi, cioè dipinti con una vernice speciale altamente riflettente. Mentre la città basca di Vitoria y Gasteiz ha puntato su due cinture verdi, una esterna e una interna, che mettono insieme gestione del clima e viabilità. Ascolta la puntata…
16/01/2014 – Città nella tempesta: il progetto Know4 per una protezione civile 2.0
Si chiama Know 4 Disaster Risk Reduction (cioè conosci per ridurre il rischio), ed è il progetto europeo che mira a rendere più efficiente l’azione della protezione civile nel corso delle emergenze. Tra i risultati di questo progetto, un gioco di ruolo messo a punto all’università di Rotterdam, che ha visto protagoniste le autorità cittadine impegnate a gestire una alluvione simulata. Come vedremo, questo tipo di simulazioni sono in grado di far emergere molto chiaramente i punti deboli nel processo di gestione dell’emergenza, e quali sono le informazioni che realmente servono a tutti i soggetti impegnati nei soccorsi. Ascolta la puntata…
15/01/2014 – Città nella tempesta: Rotterdam, città anti-diluvio
Le città odierne, dove la cementificazione riversa istantaneamente ogni goccia di pioggia nel sistema fognario, sembrano fatte apposta per peggiorare gli effetti delle precipitazioni più intense. Allora ci chiediamo: come possono le città essere rese a prova di questi fenomeni? O in grado di subirli con danni limitati? Per capirlo parliamo di Rotterdam, 6 metri sotto il livello del mare, impegnata in un vasto progetto di adattamento climatico incentrato sulla gestione dell’acqua, con edifici galleggianti, tetti verdi, parcheggi cisterna e persino piazze dell’acqua: parchi giochi o aree fitness che si trasformano in laghetti durante le precipitazioni più intense. Ascolta la puntata…
14/01/2014 – Città nella tempesta: la protezione civile nell’era dei social network
La possibilità di far circolare informazioni puntuali e tempestive è una assoluta priorità nel momento dell’emergenza. Per esempio, di fronte a un’alluvione è fondamentale che la popolazione conosca quali sono le aree sicure, quali le vie di comunicazione integre e quali interrotte, e così via. Oggi tablet e smart phone hanno moltiplicato le possibilità di comunicare con i cittadini anche in queste situazioni. Un’opportunità che non è sfuggita alla protezione civile e a tanti comuni che si stanno attrezzando con app e messaggistica per tenere informati i cittadini prima e durante le emergenze. Ascolta la puntata…
13/01/014 – Città nella tempesta: le città resilienti
Ondate di gelo e di calore, uragani e precipitazioni record. Come possono le città difendersi dagli eventi estremi? Ne parliamo nello speciale Città nella tempesta: cinque puntate per capire le migliori pratiche per difendersi da piogge torrenziali e calura estrema, e per affrontare al meglio le situazioni di emergenza. Iniziamo parlando di una visione, quella della cosiddetta città resiliente, ovvero una città in grado di affrontare eventi stressanti – per esempio violente precipitazioni – subendo danni limitati, Come vedremo, il segreto consiste soprattutto nel mitigare quei fenomeni dovuti alla cementificazione, come impermeabilizzazione dei suoli e isola di calore, che amplificano gli effetti sia della pioggia che del sole rovente. Ascolta la puntata…
10/01/2014 – Ora anche il treno guarda al satellite
Mentre il GPS è da tempo compagno inseparabile di tanti automobilisti, nel mondo ferroviario (dove standard e questioni di sicurezza rendono tutto più complicato) l’uso del satellite sta penetrando solo ora, ma promette una piccola rivoluzione. Grazie alla possibilità di estendere e migliorare la geo-localizzazione dei treni, sarà possibile aumentare la frequenza delle corse e rendere più facile lo snellimento del traffico nelle stazioni nelle ore di punta. Ascolta la puntata…
09/01/2014 – Il 2014 e gli incentivi (generosi) all’efficienza energetica. 2a parte
Continuiamo a parlare di incentivi all’efficienza energetica in ambito edilizio, che per il 2014 sono particolarmente generosi. In questa puntata ci occupiamo del caso delle pompe di calore e dei pannelli termici, che possono beneficiare, seppur l’uno in alternativa all’altro, di tutti gli incentivi disponibili, e in particolare di sia delle detrazioni fiscali del 65% che del conto termico. In questi casi bisogna scegliere quale dei due applicare. Come vedremo, di solito sono le detrazioni fiscali la soluzione economicamente più vantaggiosa, ma con almeno una interessante eccezione che riguarda proprio i pannelli solari. Ascolta la puntata…
08/01/2014 – Il 2014 e gli incentivi (generosi) all’efficienza energetica. 1a parte
Se schioccando la bacchetta potessimo far nascere nel cuore degli italiani un irrefrenabile desiderio di rendere più efficiente la propria abitazione, avremmo convinto le famiglie a fare un investimento sensato e remunerativo, migliorato l’ambiente, e creato un bel po’ di lavoro. Noi di Smart City la bacchetta magica non l’abbiamo, ma siamo all’inizio di un anno durante il quale, per quanto concerne risparmio ed efficienza energetica, avremo a disposizione incentivi generosi, quantomeno i più generosi degli ultimi dieci o vent’anni: in particolare le detrazioni fiscali del 65% e il conto termico. Allora, in due puntate, vediamo quali si applicano caso per caso, come funzionano, e i criteri per scegliere tra i due quando si applicano entrambi.
Nella speranza, che ne facciate buon uso… Ascolta la puntata…
06/01/2014 – Il punto sull’inquinamento indoor
Tutti a preoccuparsi di polveri sottili e ozono per le strade. Pochi, invece, quelli che si preoccupano della qualità dell’aria dentro casa, che di solito è molto peggiore di quella esterna. Vediamo allora quali sono le principali cause di inquinamento domestico e come tenerlo sotto controllo, anche grazie alle piante. Ascolta la puntata…
31/12/2013 – L’ultima invenzione dell’umanità. Speciale Smart City
Nel 1965, il matematico inglese Irvin J Good, collega di Turing, scrisse che “la prima macchina ultra-intelligente è l’ultima invenzione che l’uomo dovrà fare”. Nel gennaio 2011 il super-computer Watson, progettato dall’IBM, ha sconfitto in diretta tv i due campioni mondiali di Jeopardy, un gioco in cui si fa un’affermazione, e bisogna indovinare a quale domanda risponda. Per esempio: se dico “è l’uomo che per primo è sbarcato sulla luna”, la risposta giusta è “Chi è Neil Armstrong?” Il gioco si è svolto in linguaggio naturale, cioè parlando normalmente. Watson è il progenitore della prossima generazione di manuali e sistemi di assistenza, e se non può essere definito intelligente, poco ci manca. Nessun umano, infatti, sa esattamente cosa c’è dentro, dato che è basato su algoritmi in grado di auto-evolvere e che, a parte un primo bagaglio di conoscenze strutturate, ricevuto dai progettisti, gran parte di ciò che sa lo ha appreso da solo, leggendosi tutta Wikipedia e un bel po’ di altri siti. Nel 2012, nel libro “Come creare una Mente”, Ray Kurzwail, il padre dell’intelligenza artificiale i cui algoritmi sono alla base di sistemi come SIRI o Dragon Dictation, e dello stesso Watson, spiega perché la prima IA in grado di superare il test di Turing in linguaggio naturale comparirà già intorno al 2020. Parliamo del test per distinguere un uomo da una macchina. Oltre che di intelligenza artificale, Kurzwail è anche un grande esperto di trend tecnologici, con alle spalle una lunghissima lista di previsioni azzeccate di questo tipo. A dargli fiducia, oltre alla continua ascesa della potenza di calcolo, soprattutto le ultime scoperte sul funzionamento del cervello, le quali sembrano confermare che la strada presa per creare la prima intelligenza artificiale, sia proprio quella giusta. Ascolta la puntata…
24/12/2013 – Le idee alternative per la mobilità di domani. Speciale Smart City
Qual è quel mezzo pubblico, elettrico, che non ha bisogno né di tunnel né di rotaie, che in città viaggia veloce quasi quanto una metropolitana, e si fa beffe del traffico?” Questo mezzo di trasporto esiste, non è qualcosa di là da venire. Anzi, esiste dal 17° secolo: è la funivia; la funivia urbana, per la precisione. E’ un mezzo silenzioso, non inquina, non interferisce col traffico e costa meno di una linea di tram. La tradizione l’ha confinato in montagna, ma il bisogno di alternative per la mobilità urbana lo sta portando in auge anche come mezzo di trasporto in città. Tanto che di recente se ne è parlato anche in un convegno qui a Milano dal titolo “Volare alto: Funivie urbane per muoversi in città” tenutosi nell’ambito di CityTech 2013 lo scorso ottobre. D’altronde c’è un gran bisogno di idee nuove nel campo della mobilità. Ormai il modello basato sull’automobile è giunto ai suoi limiti strutturali. Andava bene quando c’era un’auto per famiglia, ma ormai, superata la soglia critica, più strade e più auto significano meno mobilità. Ecco perché il ritorno delle funivie. Che però non basta. All’orizzonte, infatti, si profilano soluzioni assai più drastiche, come Pipe-net, un sistema di trasporto sviluppato all’Università di Perugia e ispirato alla posta pneumatica, che potrebbe portare in giro persone e cose a 1500 km orari con consumi energetici inferiori a quelli di un treno, e grazie al quale, un domani, potrebbe essere possibile entrare in uno speciale ascensore a Milano, e uscirne a Roma 30 minuti dopo. Un sistema analogo, chiamato Hyperloop, è l’ultimo progetto del magnate americano Elon Musk, che ha alle spalle successi come Pay Pal, Tesla S, e Space. Ascolta la puntata…
20/12/2013 – …E fotovoltaico alla perovskite
Da anni si cercano alternative al silicio per produrre le celle che trasformano la luce in energia elettrica, ma nonostante molti sforzi, il silicio resta il padrone incontrastato di questo settore.
Ora però è emerso un nuovo materiale a base di perovskite, un minerale molto diffuso ed economico, grazie al quale sono stati raggiunti risultati sorprendenti. Infatti, già i primi prototipi di celle alla perovskite, hanno mostrato efficienze paragonabili a quelle raggiunte dal silicio dopo 50 anni di ricerca. Ma la stabilità del materiale nel tempo è ancora da migliorare. Ascolta la puntata…
19/12/2013 – Fotovoltaico stampabile…
Strani tempi per il fotovoltaico, schiacciato da una crisi pesantissima di mercato – soprattutto in italia dove si è passati da un sistema di incentivi troppo generoso al nulla assoluto – eppure vivacissimo se pensiamo agli annunci di continui progressi tecnologici, che ormai lo hanno portato sul ciglio della grid parity, ovvero vicino a un costo paragonabile a quello dell’energia prodotta da fonti tradizionali, e promettono di spingersi oltre. Tra le tante notizie di ricerche in questo settore, una di grande interesse è arrivata dall’Istituto Italiano di Tecnologia, dove è stato messo a punto un metodo per stampare celle fotovoltaiche su vari materiali, tra cui stoffa e plastica, che fa uso di oggetti del tutto simili a stampanti a inchiostro… Ascolta la puntata…
18/12/2013 – Cuore ibrido
Come funziona un’auto ibrida? C’è moltissima confusione in proposito.
Per esempio, molti sono convinti che l’auto ibrida alterni il motore a combustione con quello elettrico, usando quest’ultimo quando l’auto viaggia a bassa velocità. In realtà, uno dei segreti dell’efficienza dei veicoli ibridi consiste nella possibilità per i due motori, elettrico e a combustione interna, di collaborare in modo molto sofisticato…
Ascolta la puntata…
17/12/2013 – I porti italiani visti dal futuro
Tanto per cominciare, servono due autorità portuali al posto di delle 25 attuali. E’ questo il primo elemento qualificante del nuovo sistema portuale di cui si è parlato nel corso dei seminari smart city di SMAU Napoli. Altro aspetto cruciale: accorciare il tempo di parcheggio dei container negli interporti: oggi ci rimangono anche per una settimana o dieci giorni, mentre in futuro si punta a ridurre la sosta (che comporta costi energetici, ma soprattutto costi finanziari) a due giorni al massimo. E infine l’ambiente: quattro grandi navi ormeggiate in porto, con i motori accesi per mantenere attivi i servizi di bordo, inquinano più di una città di 30 mila abitati. E allora ci vogliono speciali linee elettriche per alimentare le navi all’ancora. Ascolta la puntata…
16/12/2013 – Progetto Green Move – 2a puntata
Auto di condominio, ma anche auto aziendali, fuori dagli orari di lavoro: sono alcune delle “configurazioni promettenti” – anche dal punto di vista della sostenibilità economica – individuate dal Politecnico di Milano in uno studio recente. Parliamo di piccole flotte di veicoli elettrici che servono principalmente un utente, a fini privati o di lavoro, ma che in certi momenti possono essere messe in condivisione e andare ad unirsi alla più vasta flotta di veicoli in car sharing messa a disposizione dagli operatorii specializzati e da altri attori ancora, privati cittadini inclusi. Considerato che le automobili passano gran parte del loro tempo parcheggiate da qualche parte, sarebbe un modo per contribuire a rendere più capillare il servizio di car sharing, e liberare un po’ di marciapiedi. Ascolta la puntata…
13/12/2013 – Progetto Green Move
Ci sono servizi che hanno bisogno di raggiungere una certa soglia di diffusione prima di diventare davvero attraenti, e non c’è dubbio che il car sharing sia tra questi. Infatti, se trovare un auto disponibile è troppo complicato, o è necessario fare troppa strada, va’ da se che si finisce per preferire il mezzo privato. Ecco perché al politecnico di Milano hanno lavorato su un progetto che si chiama Green Move: una piattaforma hardware e software che permette di utilizzare, in modo condiviso, auto elettriche messe a disposizione da attori anche molto diversi: le grandi compagnie di car-sharing, naturalmente, ma anche le auto condominiali e persino quelle di singoli, privati cittadini, che decidono di aderire al sistema. Con un scopo chiaro: rendere il più capillare possibile il servizio.
Ascolta la puntata…
12/12/2013 – Il punto sul mobile ticketing
E’ uscito il rapporto ICOM 2013, che come ogni anno fa il punto su quanto si sta muovendo nel Paese in fatto di innovazione tecnologica. Un capitolo del rapporto è dedicato al mobile ticketing, ovvero alla possibilità di utilizzare smartphone e simili per acquistare i biglietti dei mezzi di trasporto pubblico, inclusi – ed è qui che siamo appena all’inizio – i mezzi pubblici locali. Come vedremo, si tratta di una possibilità ancora poco diffusa, ma con diverse, e ormai anche piuttosto solide, esperienze in Italia da parte di città come Firenze e Vicenza. Mentre sono due i modelli operativi che vanno affermandosi: il modello basato su sms, e quello basato su NFC.
Ascolta la puntata…
09/12/2013 – Perché agli investitori non piace la CO2
CDP è un’organizzazione internazionale che raccoglie informazioni per conto di 722 investitori istituzionali di tutto il mondo, i quali utilizzano questi dati come parte delle loro analisi di strategie e investimenti. Parliamo di un’analisi condotta in più di 70 paesi per identificare il livello di impegno delle più importanti aziende a ridurre il proprio impatto ambientale, basandosi su parametri comuni in tutto il mondo. Ma perché assicurazioni, fondi di investimento ed altri attori finanziari che investono sul lungo periodo, e che di certo non hanno perso l’abitudine di pensare agli utili, sono così interessati alle emissioni di CO2 delle grandi imprese del mondo?
Ascolta la puntata…
06/12/2013 – TRIZ: Dall’idea alla realtà
Secondo la metodologia TRIZ, un metodo per l’innovazione sistematica elaborato da Geinrich Altshuller intorno alla metà del ‘900, le grandi idee sono quelle che riescono a superare l’empasse in cui, tipicamente, restano bloccate la maggior parte delle innovazioni: ovvero la necessità di trovare una mediazione tra necessità contrastanti. Per esempio: più fate leggera un auto e meno consuma, ma contemporaneamente, più la fate leggera e meno è sicura.
Un altro messaggio forte che viene fuori dal metodo TRIZ è che a patto di fare un esercizio di astrazione sufficiente, problemi che apparentemente sono molto distanti tra loro iniziano ad assomigliarsi, e così le possibili soluzioni. Cosa ci può insegnare tutto questo sull’innovazione?
E che ruolo può avere, una metodologia come TRIZ, in un mondo dove, tutto sommato, le idee non mancano, ma solo poche riescono a divenire realtà?
Ascolta la puntata…
05/12/2013 – TRIZ: Una teoria dell’innovazione per andare oltre il lampo di genio
Per sbozzare un diamante bisogna staccare con un colpo secco di scalpello le parti del cristallo grezzo che contengono irregolarità. Queste sono anche le parti più deboli del diamante, ma è un compito molto delicato. Per automatizzare il processo, un giorno un inventore pensò che, invece di cercare di tirare la “mazzata perfetta” al diamante, si poteva tentare di farlo esplodere dall’interno, caricandolo con 300 atmosfere di pressione e togliendole di colpo. Idea geniale che, in effetti, funzionò. Da decenni, però, si faceva così per sbucciare le arachidi, solo usando 3 atmosfere di pressione; e qualche decennio dopo si iniziò ad usare la stessa tecnica per togliere il torsolo ai peperoni. Sulla base di osservazioni del genere e dopo aver studiato migliaia di brevetti, il russo Geinrich Altshuller elaborò il metodo TRIZ: un metodo per l’innovazione sistematica – una sorta di teoria dell’invenzione – tenuta segreta dall’URSS fino all’apertura degli archivi sovietici.
Ascolta la puntata…
04/12/2013 – Verona e il progetto Compass4D per la mobilità intelligente
Torniamo a Verona per continuare a parlare di mobilità intelligente. Nella puntata precedente abbiamo visto come la città abbia messo in campo una delle prime applicazioni concrete di infrastruttura stradale in grado di dialogare coi veicoli circolanti, a quali per ora restituisce informazioni sullo stato dei semafori. Ma si tratta del primo passo di un programma più ampio, che Verona sta portando avanti nell’ambito del progetto europeo Compass4D. Presto, grazie a un accordo con gli operatori di telefonia, sarà possibile per chiunque possegga uno smartphone diventare un puntino in movimento nella mappa della città, ed entrare a far parte del sistema di mobilità intelligente.
Ascolta la puntata…
03/12/2013 – Semafori (quasi) sempre verdi a Verona
Parliamo di uno dei primi esempi concreti di ciò che si può fare per rendere più fluido e sicuro il traffico grazie al dialogo tra l’infrastruttura viaria e i singoli veicoli che su di essa circolano: auto, autobus, ma anche biciclette ecc. Andiamo a Verona dove è stato attivato un servizio che permette ai veicoli equipaggiati con una opportuna centralina elettronica di ricevere tutta una serie di informazioni sullo stato dei semafori grazie alle quali è possibile regolare la velocità in modo da trovare i semafori verdi; disporre di un conto alla rovescia che dice quanto manca al verde, ricevere un avviso in caso ci si stia avvicinando troppo rapidamente a un incrocio mentre rischia di scattare il rosso. Per ora l’hardware necessario a dialogare con l’infrastruttura stradale è presente di serie solo sulle vetture di una sola casa automobilistica, ma gli smartphone, che sono quasi in ogni tasca, hanno già tutto quel che serve.
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02/11/2013 – Il rapporto del GSE sulla legislazione sulle fonti rinnovabili
Si è detto spesso in passato, e certo le cose, oggi, non sono migliorate molto, che i costi burocratici incidono pesantemente sullo sviluppo delle rinnovabili in Italia. Si parla di un 20-30% di incidenza. Non basta, la legislazione, oltre a essere complicata, varia da regione a regione e in molti casi da provincia a provincia. Ecco perché il GSE, gestore di servizi energetici, per cercare di fare un po’ di chiarezza e in vista di una possibile semplificazione, ha messo a punto il primo rapporto sulla regolazione regionale in materia di autorizzazioni per quanto riguarda le fonti rinnovabili elettriche, da cui emerge soprattutto il livello intollerabile di frammentazione della normativa.
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29/11/2013 – Smart City in ottica di genere (femminile) 2
Una grande opportunità offerta dalla smart city alle donne consiste nella possibilità di cambiare alcuni paradigmi consolidati per quanto concerne il modo di lavorare. In particolare grazie ai dispositivi mobili e all’informatizzazione di molti aspetti delle nostre attività quotidiane, incluse quelle lavorative, è possibile riorganizzare il lavoro in modo da conciliarlo con la vita familiare, come le aziende più avanzate hanno già iniziato a fare. Ma per dare più forza a questa prospettiva, servono dai corsi di alfabetizzazione informatica rivolti alle donne, che secondo varie ricerche hanno meno familiarità con la tecnologia digitale degli uomini, a una maggiore diffusione delle tecnologie wi-fi in città.
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28/11/2013 – Smart City in ottica di genere (femminile)
La questione femminile: ovvero come far si che sempre più donne abbiano accesso al mondo del lavoro, e questo senza discriminazioni salariali e con le stesse possibilità degli uomini di raggiungere posizioni di vertice, è un dibattito che, a fasi alterne, torna alla ribalta ormai da decenni. Quali ingredienti, tra i tanti che la smart city può mettere in campo, sono più rilevanti per i destini delle donne?
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27/11/2013 – Smart Stadium: il futuro della serie B
Piccoli: non più di 10-20 mila posti. Connessi, perche allo stadio – di questo stiamo parlando – sia possibile anzitutto telefonare senza problemi, e magari anche postare una foto o un commento. E poi ancora: devono essere sostenibili, sicuri e accessibili, dotati delle infrastrutture per il broacasting degli eventi sportivi. E soprattutto aperti. Sono gli stadi di serie B del futuro, dove si andrà per le partite di calcio ma anche per parcheggiare durante la settimana, per assistere ai concerti, per fare acquisti, persino per celebrare matrimoni.
C’è un progetto che mira a tutto questo, ancora tutto da realizzare: B-futura. E dentro questo progetto l’idea di uno Smart Stadium, con un cuore tecnologico che sovrintende al funzionamento di tutta la macchina, dalla mobilità al controllo accessi, dal sistema fotovoltaico fino al broadcasting televisivio: una tessera di mosaico della città intelligente.
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26/11/2013 – Progetto Dorothy
Usare le linee dei tram e dei metro, di notte e negli orari poco trafficati, per trasportare le merci in città. L’idea è semplice e drammaticamente efficace, se ci si pensa bene: parliamo di mezzi elettrici, quindi a emissioni zero, e infrastrutture per gran parte già esistenti. Meno semplice è capire quali merci entrano esattamente in città e quando, quali di queste non hanno carattere di urgenza e possono essere distribuite, per esempio, nottetempo; quali sono i percorsi ottimali per distribuirle etc. Insomma, l’idea è semplice, ma così come altre che fanno parte del progetto Dorothy, ha bisogno di molta intelligenza per essere messa in pratica, intelligenza che viene falla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione promossa da Università e Provincia di Firenze. Ascolta la puntata…
25/11/2013 – Illuminazione pubblica: quando l’efficienza mette a rischio la qualità
Si parla molto di illuminazione pubblica, ma il paradosso è che se ne parla quasi solo in riferimento ai cosiddetti lampioni intelligenti, che trasformano i vecchi pali della luce in punti di accesso a una rete di servizi; e soprattutto in relazione all’efficienza energetica, che col risparmio generato costituisce il motore economico di tante operazioni di riqualificazione di impianti di illuminazione pubblica. Attenzione però, perché in alcuni casi, sull’altare dell’efficienza energetica può finire sacrificata la qualità dell’illuminazione. Solo per fare un esempio: se si sostituisce una lampada con un’altra più efficiente, ma senza tener conto della diversa geometria del fascio di luce, si può produrre una illuminazione a macchia di leopardo, molto pericolosa per la sicurezza stradale. E’ un buon progetto, in questi casi, a fare la differenza e a scongiurare situazioni simili. E per tornare a parlare di qualità dell’illuminazione pubblica ora parte anche un video concorso promosso da AIDI “Riprendi la luce. Riprenditi la città.” Ascolta la puntata…
22/11/2013 – Il Big Data secondo Shönberger – 3a Puntata, I rischi del big data
Terza e ultima puntata del ciclo dedicato al fenomeno del Big Data così come lo interpreta uno dei suoi massimi esperti: Viktor Mayer-Shönberger. Dopo aver parlato delle numerose opportunità offerte da questo paradigma nella raccolta e utilizzo dei dati, che può fornici nuove chiavi di lettura per interpretare molti fenomeni della realtà, ci chiediamo quali sono i rischi del Big Data. Rischi per la privacy, legati per esempio alla possibilità di raccogliere informazioni sulla salute delle persone, che è un fatto privato che deve restare tale, fino a scenari da minority report… Grazie allo sviluppo dei Big Data, infatti, sarà sempre più realistico fare previsioni solide (statisticamente parlando) sul futuro. Per esempio: da una elaborazione viene fuori come altamente probabile che in futuro si verifichi un certo delitto. Che fare allora? Intervenire in anticipo è moralmente accettabile? Ascolta la puntata…
21/11/2013 – Il Big Data secondo Shönberger – 2a puntata
Seconda puntata dedicata al fenomeno Big Data visto dalla prospettiva di uno dei massimi esperti mondiali della materia: Viktor Mayer-Shönberger. Abbiamo visto come oggi sia possibile elaborare immense masse di dati trovando nuove e potenti chiavi di lettura per la realtà. in questa puntata vediamo come il cambio di pardigma rispetto al passato, nel modo di usare i dati, sia totale. In passato si metteva molta cura per raccogliere i dati (pensate al campione di popolazione usato per i sondaggi elettorali), ma poi si usava poca intelligenza per elaborarli. Ora si va nella direzione opposta: si usano tutti i dati, compresi quelli spazzatura, ma li si danno in pasto a un algoritmo intelligente. Ascolta la puntata…
20/11/2013 – Il Big Data secondo Shönberger – 1a Puntata
Quando parliamo di big data pensiamo quasi sempre ai database della pubblica amministrazione, e a come potrebbero essere utilizzati meglio se fossero messi in grado di parlarsi tra loro. Ma in realtà si tratta di un fenomeno molto più ampio. La possibilità di maneggiare immensi quantitativi di dati apre la strada a nuove metodologie per quanto concerne l’interpretazione di molti fenomeni: si va dalla previsione delle infezioni nei neonati, all’individuazione di biglietti aerei a basso costo. Ne parliamo con un esperto di Big Data di fama internazionale: Viktor Mayer-Shönberger. Ascolta la puntata…
19/11/2013 – La casa dei raccontastorie
E’ stata inaugurata a Roma lo scorso ottobre. Nasce da una precedente esperienza di “citizen journalism”: giornalismo fatto dai cittadini, che diventano reporter, portavoce di situazioni di disagio o di difficoltà sociale, e che attraverso foto e filmati (girati quasi sempre con telefonini), contribuiscono ad affrontare il tema del disagio sociale. Questo giornalismo di cittadinanza – che ha imparato a riconoscersi nella onlus “Shoot4change”, da cui nasce tutta l’iniziativa – permette di dare visibilità a storie che, per una ragione o per l’altra, non sono considerate remunerative dai media tradizionali mentre, invece, hanno valore, per il loro portato di esperienza, perché sollevano domande o offrono soluzioni che, magari, possono essere replicate. Ora Shoot4Change avrà anche uno spazio fisico dove continuare la sua missione.
Ascolta la puntata…
18/11/2013 – TEAM – Torre Energetica Ambientale Multifunzionale
Sviluppata al CIRAF di Perugia dal gruppo di ricerca di Franco Cotana, TEAM è una torre che concentra in una sola struttura sviluppata in verticale sistemi di generazione di energia rinnovabili, sistemi di smaltimento dei rifiuti umidi, e sistemi di immagazzinamento dell’energia, sia termica che elettrica. Il luogo ideale per installarli? I centri della raccolta differenziata sparsi un po’ ovunque nel Paese. Ascolta la puntata…
15/11/2013 – Habital Lab, il laboratorio “di platino”
100% del punteggio per quanto riguarda la gestione energia; 100% anche per la gestione dell’acqua; e un sistema per eliminare i VOC, i composti organici volatici dannosi per la salute…..
Sono tre degli ingredienti che hanno consentito ad Habital lab, il nuovo centro di ricerca e formazione di Saint Gobain sorto a Corsico Milanese, di conseguire per la prima volta in Italia la certificazione LEED Platinum per i grandi edifici di nuova costruzione.
LEED è il più diffuso standard internazionale di certificazione degli edifici, e tiene in considerazione, oltre agli aspetti di carattere energetico, i materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio, il consumo di acqua e suolo, i collegamenti con i mezzi pubblici etc. Ascolta la puntata…
14/11/2013 – Smart skyscrapers, ovvero grattacieli intelligenti
La gestione di questi edifici è molto complessa sia per le loro dimensioni che per la quantità di sistemi necessari a controllarli: dai sistemi energetici a quelli di sicurezza, dall’impianto degli ascensori a quello di illuminazione. Ma soprattutto, ognuno di questi sistemi può fornire informazioni agli altri, mettendoli in condizione di funzionare meglio. Per esempio, il sistema di climatizzazione può tenere conto di quante persone sono entrate fisicamente nell’edificio, e tararsi di conseguenza. Mentre il sistema anti-incendo può interrompere l’erogazione di energia elettrica in caso di allarme. Perciò serve una piattaforma intelligente, come quella made in Italy di cui parliamo, che sta trovando le prime applicazioni nella Grande Mela. Ascolta la puntata…
13/11/2013 – Progetto SuperHub
E’ un progetto europeo che ha come obbiettivo la messa a punto di una piattaforma informatica capace di offrire tutte le possibili informazioni sulla mobilità metropolitana ai cittadini, con una particolare attenzione all’intermodalità, cioè alla mobilità basata su un mix di mezzi di trasporto anche molto diversi. Lo stanno sviluppando insieme tre città: Milano, Helsinki e Barcellona, e potrebbe diventare lo standard europeo. Ascolta la puntata…
12/11/2013 – Il futuro del lavoro – parte 2
Seconda tappa del nostro incontro con Carlsten Beck, Economista e analista del Copenhagen Institute for Future Studies, think tank con sede in Danimarca e centro di ricerca internazionale tra i più autorevoli, specializzato in analisi di scenario. Con lui parliamo ora del futuro della formazione: come cambieranno i modi in cui apprendiamo? come i nuovi strumenti software influenzeranno le modalità di insegnamento? Ascolta la puntata…
11/11/2013 – Il futuro del lavoro
Come cambierà in futuro il mondo del lavoro? Cerchiamo di rispondere a questa domanda con l’aiuto di un ospite d’eccezione: Carlsten Beck, Economista e analista del Copenhagen Institute for Future Studies, think tank con sede in Danimarca e centro di ricerca internazionale tra i più autorevoli, specializzato in analisi di scenario e soprattutto nell’identificare i principali trend e megatrend del futuro. Secondo Beck il mercato del lavoro va verso una forte polarizzazione, dove le figure che oggi consideriamo di media specializzazione verranno sempre più sostituite dall’automazione, mentre resterà spazio per le figure superspecializzate e, paradossalmente, per quelle a bassissima specializzazione, sempre ammesso che certe attività, come la cura degli anziani, possano essere considerate tali. Ascolta la puntata…
08/11/2013 – Simbiosi industriale 2
Con simbiosi industriale si intende l’utilizzo come materia prima, da parte di un’industria, degli scarto di un’altra industria, come le piume di pollo trasformate in pannelli termo isolanti di cui abbiamo parlato in una puntata precedente. All’estero vi sono varie esperienze di successo di simbiosi industriale, mentre in Italia la situazione è meno avanzata anche per via della frammentazione amministrativa, a causa della quale, per esempio, accade che gli scarti delle arance possano essere venduti come mangime in una provincia, mentre la stessa attività, svolta nella provincia confinante, porta in galera l’imprenditore che la effettua con l’accusa di smaltimento illegale dei rifiuti. Ascolta la puntata…
07/11/2013 – Simbiosi industriale 1
Si chiama simbiosi industriale, e consiste in uno scambio di risorse tra due o più industrie dissimili, grazie al quale è possibile valorizzare gli scarti di un’industria, che divengono materia prima per un’altra. Di per se è qualcosa di ovvio: se produco uno scarto, e invece di pagare per smaltirlo, posso venderlo a un’altra impresa, che a sua volta risparmierà sull’acquisto di materie prime, il vantaggio è evidente. Se poi ci aggiungiamo i benefici ambientali (meno rifiuti destinati a inceneritori e discariche) si capisce che c’è solo da guadagnarci. E ora, in Sicilia, l’ENEA ha attivato un progetto pilota per avviare nuove esperienze di simbiosi industriale e creare un modello e strumenti operativi utilizzabili in tutto il Paese. Ascolta la puntata…
06/11/2013 – Il punto sulla ISO50001
Introdotta ufficialmente nel 2011, e’ la certificazione di qualità che attesta, all’interno di un’azienda, la presenza di opportuni processi aziendali volti alla gestione razionale dell’energia e a una riduzione tendenziale dei consumi. L’Italia è seconda nel mondo per numero di aziende certificate, ma al primo posto, la Germania, che come l’Italia ha un forte comparto manifatturiero, ci stacca di dieci lunghezze. È la dimostrazione che in Italia non conviene più di tanto fare efficienza energetica, e questo anche a causa degli sconti in bolletta concessi agli energivori. Sconti che paghiamo tutti noi. Ecco perché la FIRE (Federazione italiana per gli usi efficienti dell’energia) lancia una proposta: riservare gli sconti in bolletta solo agli energivori che si impegnano a fare efficienza energetica, magari proprio certificandosi 50001. Ascolta la puntata…
05/11/2013 – Il progetto GIT contro l’evasione fiscale
Immaginate di incrociare la lista delle persone autorizzate ad andare a prendere i bambini all’uscita da scuola, con quella delle persone che hanno fatto richiesta di non pagare la retta della mensa, e di scoprire, come è accaduto a Vicenza, che la stessa persona che mandava la governante a prendere i figli aveva chiesto al comune l’esenzione dal ticket della mensa, risultando nullatente. Naturalmente, si trattava di un evasore totale. Ecco, questo è il tipo di contraddizioni che è possibile cogliere grazie a GIT – Gestione Interesettoriale Territoriale (vedi puntata precedente) – grazie alle quali i comuni possono contribuire alla lotta all’evasione fiscale, esattamente come sta facendo Vicenza. Ascolta la puntata…
04/11/2013 – Progetto G.I.T. – Gestione Intersettoriale del Territorio
Si chiama progetto GIT ed è attivo ormai da anni; dal 2005 per la precisione, e nella forma attuale dal 2009. GIT sta per “Gestione Intersettoriale del Territorio”, ed è una piattaforma software che consente di concentrare, interrogare e confrontare tra loro tutti i dati che, direttamente o indirettamente, interessano le amministrazioni municipali. Quindi non solo quelli gestiti direttamente dai comuni, come catasto, anagrafe, lista delle iscrizioni all’asilo ecc., ma anche quelli contenuti nelle banche dati della regione di appartenenza e le grandi banche dati nazionali, come la Motorizzazione e l’Agenzia delle Entrate. Insomma: la piattaforma per informatizzare la pubblica amministrazione locale già esiste. GIT, infatti, è stato sviluppato negli anni da una cordata di comuni con capofila Milano, è pubblico e gratuito. E sarebbe per tutti, ma ad oggi è usato da meno di 300 comuni su 8000. Ascolta la puntata…
01/11/2013 – Le città intelligenti secondo Mauro Corona
Una puntata con un ospite fuori dagli schemi; un’occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e tecnologia, e sullo stile di vita moderno. Lui è Mauro Corona, scrittore, arrampicatore fortissimo e scultore del legno, e – forse neppure intenzionalmente – anche un po’ santone, con quel suo continuare a vivere, nonostante il successo, in un paesino del Vajont con un nome che dice tutto – Erto – e a vestirsi come un cacciatore di frodo. Dieci anni fa Mauro Corona ha scritto un libro: “La fine del mondo storto”, un racconto tra reale e fantastico in cui improvvisamente finiscono tutti i combustibili fossili, e tutto si ferma: le centrali elettriche, le automobili, i supermercati, le caldaie che riscaldano le nostre case. Si ferma il mondo che conosciamo, e ne inizia un’altro. Ascolta la puntata…
31/10/2013 – Il punto sul Green Public Procurement
Se ne è parlato a Milano nel corso della VII Edizione del Forum CompraVerde-BuyGreen – Forum Internazionale degli Acquisti Verdi, e noi ne approfittiamo per fare il punto della situazione per quanto concerne l’acquisto da parte pubblica di beni e servizi cosiddetti green.
Sentiamo ripetere in continuazione che uno dei motori del mercato è il settore pubblico e, in effetti, coi suoi 135 miliardi di acquisti all’anno, la macchina pubblica ha un impatto non trascurabile sul tipo di offerta di beni e servizi che si sviluppa nel paese. Un concetto del tutto evidente, tanto che, per sviluppare l’economia verde, la pubblica amministrazione si era dotata di un piano di azione con cui prevedeva di raggiungere una quota minima del 50% di green public procurement entro il 2014. Cioè dopodomani.A che punto siamo (all’8%), e cosa funziona o non funziona, lo chiediamo a Silvano Falocco direttore di Ecosistemi, che ha organizzato e patrocina l’evento, e si occupa di sviluppo della green economy. Puntata non disponibile.
30/10/2013 – Energy double system (EDS): cattura l’energia dalle onde
E’ stato inventato da un imprenditore, Arturo Lama, e messo a punto al Politecnico di Milano.
Produce energia dalle onde del mare: è relativamente piccolo e dovrebbe costare poco, ma soprattutto si può montare un po’ dappertutto dove ci sono infrastrutture esistenti, come banchine, frangiflutti ecc. Si chiama Energy “Double” System perché cattura sia l’energia del saliscendi delle onde, con un galleggiante, sia la spinta in avanti, con una pala. Finora di idee solide per sfruttare l’energia delle onde – la quale sarebbe abbondantissima – non se ne sono viste molte. Ma il Politecnico e alcuni privati ci credono: il brevetto alla base di EDS è stato registrato in tutto il mondo, ed è nata Techflue, uno spin-off universitario che ora cercherà di svilupparlo commercialmente. Ascolta la puntata…
29/10/2013 – Radex: il laser anti-esplosivo
Si chiama RADEX, ed è una tecnologia laser molto speciale: permette di individuare esplosivi ed altre sostanze chimiche illegali; la prima a poter essere utilizzata in luoghi pubblici, senza alcun rischio per i passanti inconsapevoli. E’ il risultato di una ricerca dell’ENEA che si è svolta all’interno del più ampio programma di lotta contro il terrorismo della NATO “Science for Peace and Security”. Parliamo di un laser speciale, del tutto innocuo, che può essere usato per scansionare, per esempio, il flusso di persone che entrano in una metropolitana, alla ricerca di esplosivi o sostanze ad alto potenziale. Sistemi come RADEX, che è il primo del suo genere, potrebbero avere una diffusione ampia in un futuro non lontano. Ascolta la puntata…
28/10/2013 – Le certificazioni ambientali in 5 minuti
Ci sono quelle di prodotto e quelle di processo, quelle di sistema e di performance. Quelle più adatte a chi è già molto green, e quelle adatte alle imprese che, invece, si stanno mettendo adesso sulla strada della sostenibilità. Ci sono quelle che danno diritto a mettere un logo sul prodotto, e quelle che invece no. E poi, ci sono quelle fuffa. Parliamo delle certificazioni ambientali, che spuntano ormai come funghi, tentando di fare un po’ di chiarezza. Ascolta la puntata…
25/10/2013 – Dal barile di petrolio al barile di biomassa
Torniamo a Crescentino per continuare a parlare delle prospettive che si aprono all’indomani della partenza della produzione in massa di bioetanolo di seconda generazione, iniziata nella località Vercellese. Quella che, infatti, si prospetta, è una graduale transizione dal barile di petrolio a un corrispondente barile di biomassa… Questo perché dalla biomassa si possono ricavare non solo biocombustibili, come ora è possibile fare a partire dalla cellulosa, ma anche tutta una serie di intermedi chimici che altro non sono se non la base per l’industria delle plastiche, delle vernici e così via. In questo caso, il protagonista è la lignina, altro componente abbondantissimo nelle piante, che fin’ora ci limitiamo a bruciare. Così, da qui a sei o sette anni, potremo veder partire la produzione in massa anche delle onnipresenti bottiglie in pet, ma fatte a partire da paglia e canna dei fossi. Ascolta la puntata…
24/10/2013 – Bioetanolo di II generazione diventa industriale
Succede a Crescentino, in provincia di Vercelli, dove è stato inaugurato il più grande impianto al mondo per la produzione di etanolo di seconda generazione. L’etanolo, lo ricordiamo, è un biocombustibile; un alcool che può essere, per esempio, miscelato con la benzina. Quello di seconda generazione si caratterizza per essere prodotto a partire da scarti vegetali, anziché di derrate alimentari, cosa che rende sostenibile tutto il ciclo, sia ambientalmente che economicamente. L’impianto produrrà etanolo a un costo competitivo con la benzina, ed è il primo di una serie che il gruppo Mossi & Ghisolfi vuole realizzare, basato su una tecnologia quasi tutta italiana e fortemente innovativa: un vero fiore all’occhiello in un panorama, quello della chimica, in difficoltà ormai da anni, e un’arma contro il riscaldamento climatico. Ascolta la puntata…
23/10/2013 – RhomeForDenCity
E’ il progetto con cui il Dip. Di Architettura dell’Università Roma Tre partecierà alla Solar Decathlon 2014, a Versailles. Alla precedente edizione, con il prototipo di casa mediterranea “MED in Italy” il gruppo guidato dalla prof Chiara Tonelli ha ottenuto parecchi riconoscimenti. E ora ci riprova. Ma questa volta c’è un doppio obbiettivo, perché come vedremo, non parliamo di un prototipo generico, ma al contrario di un progetto focalizzato su una ben precisa, e piuttosto degradata, periferia romana, e la vera sfida sarebbe farlo diventare vero. Ascolta la puntata…
22/10/2013 – Cascami termici e “pannelli termoelettrici”
Aumentare di uno o due punti percentuali l’efficienza degli autoveicoli è sempre più difficile e costoso, perché ormai siamo vicini ai limiti fisici, e ogni minimo progresso richiede grandi sofisticazioni. Ecco perché il settore automotive è il più vicino ad applicare su larga scala una tecnologia fortemente innovativa: i nuovi materiali termoelettrici basati sull’effetto seebeck, lo stesso delle termocoppie dei fornelli del gas. L’idea è di avvolgere dei pannelli fatti di questi materiali intorno alla marmitta per sfruttarne il calore producendo qualche centinaio di watt con cui alimentare i servizi elettrici di bordo. Ma se si registreranno nuovi progressi, ed emergeranno materiali più economici, allora si potrà recuperare energia anche da canne fumarie, ciminiere, e quasi ogni genere di processo industriale. Ascolta la puntata…
21/10/2013 – Arriva il “pannello termoelettrico”
Potete immaginarlo come una specie di pannello fotovoltaico, che però, anziché nutrirsi di luce, si nutre di calore. Il principio su cui si basa – l’effetto Seebeck – è noto da moltissimo tempo, ed è lo stesso che fa funzionare le termocoppie dei fornelli del gas, aziona relé di sicurezza, alimenta vecchi pace macker, ma sembrava impossibile ottenere efficienze appena decenti. Invece, grazie ai progressi nesse scienze dei materiali, da qualche anno le cose sono cambiate, e ora si punta utilizzare i nuovi materiali termoelettrici per recuperare energia dagli scarti di calore, che sono immensi in tutti i processi produttivi. E le prime applicazioni potrebbero arrivare abbastanza presto. Ascolta la puntata…
18/10/2013 – Mini-guida all’auto ibrida
Mild hibrid, full hibrid, plug in, erev… tutti i veicoli ibridi hanno a bordo un motore elettrico e un pacco di batterie. Sono i dettagli a fare la differenza. Alcuni possono funzionare in modalità solo elettrica, altri no. E le autonomie variano da centinai di metri a decine di chilometri. Solo alcune sono ricaricabili. Tutte, invece, danno il massimo in città, mentre il risparmio in autostrada è meno significativo. In cinque minuti, una guida all’auto ibrida, per capire cosa cambia tra le varie tipologie. Ascolta la puntata…
17/10/2013 – Riformare le tariffe elettriche?
Oggi nessuno paga il prezzo reale dell’energia. Se parliamo di consumi residenziali, i mini consumatori sono molto favoriti, mentre gli altri sono fortemente penalizzati. E’ il residuo di un sistema tariffario nato dopo la crisi energetica degli anni ’70, e oggi si pensa a riformarlo. Infatti il modo di consumare energia è molto cambiato, e cambierà ancora di più in futuro. Prima di tutto è in corso un’elettrificazione dei consumi, trainata dalle tecnologie verdi che quete tariffe ostacolano nonostante portino benefici netti sia energetici che ambientali. Inoltre, l’elettricità è un bene molto più essenziale, e se ne consuma di più anche per i bisogni minimi, così è possibile che le tariffe agevolate, oggi, non tutelino più i soggetti deboli come una volta. Mentre di sicuro distorcono il mercato. La materia, insomma, è a dir poco delicata. Puntata non ancora disponibile.
16/10/2013 – Smart e multi-utility: il contatore del futuro
Parliamo delle sperimentazioni che l’AEEG ha avviato nel settore dello smart metering, ovvero dei cosiddetti contatori intelligenti, che cioè sono in grado di comunicare in tempo reale i consumi energetici. Questa possibilità già esiste per quanto concerne i contatori dell’energia elettrica, e ora si punta ad estenderla al gas. Ma poiché, come vedremo, in futuro anche altri servizi, dal consumo di acqua ai posteggi, avranno le stesse necessità, la sfida è puntare sin da ora su una infrastruttura multi servizio. Nel frattempo, però, è necessario sfruttare meglio anche i 35 milioni di contatori intelligenti dell’elettricità già installati, i cui dati, paradossalmente, non arrivano all’utente finale, che così non è in grado di monitorare i propri consumi. Ascolta la punata…
15/10/2013 – Speciale MOSE: i dubbi e le polemiche
Dalla tenuta delle cerniere a cui sono agganciante le enormi paratie sommerse, ai presunti danni all’eco-sistema. Il MOSE è da sempre al centro di mille polemiche. Le più vecchie riguardano la scelta del MOSE quale infrastruttura a difesa di Venezia: per esempio, una delle argomentazioni che venne sollevata contro l’opera, sosteneva che, quand’anche avesse fermato le acque alte più devastanti, avrebbe tuttavia fatto aumentare di frequenza i piccoli episodi di acqua alta. Proprio come sembra sia accaduto di recente. Ne parliamo con il direttore generale dell’opera Hermes Redi. Ascolta la puntata…
14/10/2013 – Speciale MOSE: le sfide tecnologiche
Calcestruzzi e acciai speciali, in grado di resistere per cento anni all’azione corrosiva dell’acqua di mare. E’ questa la sfida tecnologica più difficile del MOSE, il sistema di barriere mobili progettato per proteggere la città lagunare dalle acque alte che superano il metro e 10. Sabato 12 ottobre il MOSE ha emesso il primo vagito, innalzando 4 delle 78 barriere da cui sarà, infine, costituito. Nel frattempo a Venezia continuano le polemiche, che non si sono mai arrestate, intorno all’impatto ambientale dell’opera, ai suoi costi, e alla sua effettiva capacità di resistere ai marosi. Mentre dall’estero si guarda all’infrastruttura con grande interesse e curiosità: totalmente made in italy, è l’unica barriera anti-marea “a scomparsa” nel mondo. Ascolta la puntata…
11/10/2013 – Progetti per salvare New York dall’Atlantico
Barriere mobili lunghe otto chilometri per chiudere la baia di Hudson; mega airbag installati nei tunnel della metropolitana per tapparli in caso di allagamento; messa in sicurezza di tutte le infrastrutture critiche come ospedali, caserme e centrali elettriche. Sono questi alcuni degli interventi di cui New York sta discutendo per proteggersi dall’innalzamento delle acque dell’Oceano Atlantico e dall’aumento di frequenza di eventi estremi come l’uragano Sandy, che l’anno scorso ha fatto 20 miliardi di danni nella grande mela; 5 solo alla metropolitana, dove l’acqua di mare ha corroso buona parte degli equipaggiamenti elettrici. Ascolta la puntata…
10/10/2013 – PULIamo, l’app per la raccolta differenziata
Buttare la spazzatura è un fatto sempre più complicato. Ormai i destini dei cartoni della pizza e dei gusci delle uova sono diventati argomento di conversazione in famiglia. Ci sono dubbi su come separare i rifiuti, dubbi su dove vadano buttati, e nei casi di raccolta dei rifiuti porta a porta, bisogna ricordarsi anche quando metterli fuori. Allora parliamo di PULI-amo, un’app sviluppata da A2A che viene in soccorso del cittadino che vuole smaltire correttamente i rifiuti. Contiene, per esempio, un database con le indicazioni su come smaltire tutti i vari rifiuti casalinghi, ma consente anche di prenotare il recupero di ingombranti e di segnalare la presenza di rifiuti abbandonati: basta fotografarli con lo smart-phone, che grazie al GPS è in grado di dare indicazioni precise su dove andare a recuperarli. Ascolta la puntata…
09/10/2013 – Costruire la smart grid dal basso
Per rendere più razionale il consumo di energia (per esempio evitando i picchi indesiderati) e adattarlo alle nuove fonti di energia, in particolare alle rinnovabili come il fotovoltaico, che sono per loro natura incostanti, serve una rete elettrica intelligente: una smart grid. Ne abbiamo parlato diverse volte: ed è una delle grandi prospettive di sviluppo della rete, che coinvolge il lavoro dei gestori e anche quello di coloro che progettano gli apparati elettrici, che dovranno diventare intelligenti a loro volta. C’è però anche chi tenta di costruire una smart grid, o almeno una parte di smart grid, dal basso, grazie a delle prese elettriche intelligenti unite alla potenza del web, mettendo insieme singole famiglie e imprese interessate a questa avventura. Ascolta la puntata…
8/10/2013 – Senza Catene
Tecnicamente si definisce una macchina sincrona a magneti permanenti per azionare una bici senza catena, ma a vederla, non è poi così diversa da una bici elettrica. In pratica è un veicolo elettrico a pedali: infatti la trazione è puramente elettrica (quella meccanica non esiste), ma per tenere cariche le batterie dovete pedalare. Parliamo di un prototipo innovativo di bici elettrica studiato nella facoltà di ingegneria industriale dell’Università tedesca di Harz, in Sassonia, e presentato alla fiera elettromeccanica “Coiltech”, conclusasi il 26 settembre a Pordenone, dove ha vinto il premio Coiltech Energy Efficiency Award, ma soprattutto ha riscosso un notevole interesse da parte delle aziende, dato che può funzionale con diverse modalità, inclusa la possibilità di “simulare” una bicicletta normale. Ascolta la puntata…
7/10/2013 – Smart Working: il trend 2013
Continuiamo a parlare di smart working a partire dal rapporto appena pubblicato da parte dell’osservatorio smart working del Politecnico di Milano. In Italia, soprattutto la piccola e media impresa fa fatica a riorganizzarsi in modo da adottare questo stile di lavoro, molto piu flessibile rispetto sia ai luoghi che ai tempi del lavoro, e che aumenta la produttività e insieme migliora la qualità della vita del lavoratore. Ma c’è anche un trend importante: + 8% in un anno, e casi di eccellenza come quelli premiati dallo Smart Working Award. Ascolta la puntata…
4/10/2013 – Quanto vale lo smart working
Una maggiore diffusione dello smart working potrebbe valere 37 miliardi per l’economia italiana: 27 miliardi di maggiore produttività (+5,5%) e 10 miliardi di risparmi per minori costi di gestione del lavoro. È quanto emerge dall’ultimo osservatorio smart working della school of management del politecnico di Milano, secondo il quale, a questo bilancio già molto positivo, bisognerebbe aggiungere altri 4 miliardi risparmiati dagli stessi lavoratori, oltre 500 euro a lavoratore. Parliamo sostanzialmente di introdurre flessibilità nel lavoro tramite le nuove tecnologie, che permettono di lavorare da un luogo diverso dall’ufficio; da casa, per esempio, ma soprattutto consentono di decidere il tempo del lavoro, cioè quando lavorare nel corso della giornata, in modo da conciliare i tempi del lavoro con quelli della vita privata.
Ascolta la puntata…
3/10/2013 – Pipe-net: una rivoluzione possibile
Immaginate di abitare in un appartamento a Milano, e di prendere, senza neanche uscire dal condominio, una sorta di ascensore. Scrivete la destinazione e vi mettete comodi. Dopo circa mezz’ora, le porte dell’ascensore si aprono, e voi vi trovate in un palazzo a Roma: è lo scenario che potrebbe realizzarsi un giorno se sistemi di trasporto come Pipe-net avranno successo. Pipe-net (descritto nella puntata precedente) è un sistema di tubi sotto vuoto al cui interno delle capsule viaggiano sospese su magneti a 1500km/h. Oggi Pipe-net è pensato per le merci, ma un domani potrebbe scarrozzare in giro anche noi umani.
Ascolta la puntata…
2/10/2013 – Pipe-net: la tecnologia
Si contano sulle dita di una mano le proposte originali nel campo dei trasporti e della mobilità. Si parla molto di auto elettrica, per esempio, ma non si vede come possa ridurre gli ingorghi o far funzionare meglio il trasporto merci. Per questo bisogna guardare a soluzioni più radicali: stasera vi parleremo di una di queste: Pipe-net. Una sorta di internet delle merci, che potrebbero viaggiare sospese su campi magnetici all’interno di tubi larghi poco più di un metro, da cui è stata tolta l’aria. Tubi che possono essere anche sotterrati o posati sul fondo del mare, come gli oleodotti. Parliamo di una tonnellata di merci al secondo che viaggiano a 1500km/h, con un consumo energetico molto basso. La tecnologia esiste, e a Perugia ne hanno un prototipo.
Ascolta la puntata…
1/10/2013 – I super-vivaisti del verde urbano
400 grandi querce adulte sono state selezionate da varie parti del mondo e poste a crescere in condizioni controllate affinché raggiungano le stesse dimensioni. Verranno piantate a ground zero, mentre una operazione simile è in corso per l’area EXPO a Milano. Provate a immaginare una sequoia in vaso… c’è chi è specializzato in meraviglie simili. L’industria italiana è la migliore al mondo in questo comparto, e più in generale nel comparto vivaistico, con esportazioni che superano quelle di settori di cui si parla molto, come olio e vino.
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30/09/2013 – Il verde urbano: un asset frainteso
Ancora oggi percepito come un fatto ornamentale, il verde urbano ha invece una funzione importante nel regolare il microclima urbano. Ma soprattutto, se ben progettato, è un’occasione per creare spazi funzionali pubblici come palestre all’aria aperta, o aree attrezzate per le attività artistiche e sociali. Senza contare che fa lievitare il prezzo degli immobili circostanti.
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27/09/2013 – Precauzioni contro i rischi sismici
Incontro con Fausto Casini, presidente dell’Anpas (Associazione Nazionale di Pubblica Assistenza), che ha appena lanciato una campagna nazionale per sensibilizzare sul rischio sismico, per diffondere buone norme di comportamento in caso di terremoti.
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26/09/2013 – Edifici antichi green
L’edificio che ospita l’Università Ca’ Foscari a Venezia è il più antico edificio ad aver ricevuto una certificazione green. Ma come si può migliorare la resa energetica di edifici antichi, magari vincolati, il cui involucro non può assolutamente essere toccato? Ne parliamo con Massimiliano Magri, azionista e consigliere di Coster, azienda che si occupa di controllo e certificazione energetica.
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25/09/2013 – Pagamenti online – Seconda parte
Tasse, multe, rette scolastiche, abbonamenti, bolli… Presto potremo pagare tutto online. Anche i Ticket Sanitari. Ne parliamo con Alessandro Picchi, direttore delle tecnologie informatiche della ASL 8 di Arezzo, che per prima renderà possibile questo servizio ai cittadini.
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24/09/2013 – Pagamenti online
E’ alle porte una grande transizione, che renderà possibile pagare davvero tutti i bollettini postali on-line. Si tratta di un passo importante per la realizzazione dell’Agenda Digitale. Già a partire dal primo gennaio 2014, 15 banche renderanno possibile il servizio. Ne parliamo con Liliana Frattini Passi, direttore generale del Consorzio CBI.
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23/09/2013 – iFame ovvero “Ho Fame”
Incontro con Marco Pistore, Project Manager di TrentoRISE. Parliamo di una app pensata in collaborazione con gli studenti del campus trentino, che hanno trovato il modo per migliorare il servizio mensa attraverso una applicazione per smartphone.
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20/09/2013 – I futuri standard del riscaldamento domestico
Oggi le caldaie a condensazione sono divenute lo standard del riscaldamento domestico, avendo raggiunto circa il 50% del mercato. Un domani a contendersi questo titolo arriveranno vari tipi di pompe di calore, di cogeneratori, e infine anche le celle a combustibile.
Con il capo della R&D di Viessmann, un colosso dei sistemi di riscaldamento, cerchiamo di capire quali saranno i fattori che potranno maggiormente incidere sulle fortune di queste diverse tecnologie, tra loro in competizione.
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19/09/2013 – Brescia comincia dalle risorse interne
La condizione di base di ogni smart city è che gli addetti ai lavori dell’amministrazione pubblica siano smart a loro volta. Ma l’amministrazione pubblica vive di procedure consolidate e, a volte, autoreferenziali, che tuttavia costituiscono anche un perimetro di sicurezza, all’interno del quale i funzionari si sentono al riparo da contestazioni, ricorsi, ritorsioni e così via. Ma proprio queste persone conoscono anche le scorciatoie e le procedure come nessun altro. E sono già a libro paga, a differenza dei consulenti esterni. Ecco perché a Brescia, che da poco si è buttata nella partita delle Smart City, si sta ponendo il massimo dell’attenzione nel cercare di coinvolgere tutti gli interni che, per qualche ragione, sono già sintonizzati sulle frequenze giuste.
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18/09/2013 – Un lifting energetico per gli edifici del Comune di Milano
Il patrimonio immobiliare del municipio milanese ammonta a circa 600 edifici, alcuni dei quali mostruosi, come il tribunale, che da solo ha bisogno di 1.200.000 litri di gasolio per scaldarsi. Ora però Milano ha avviato una vasta operazione di efficientemento, che coincide con il nuovo appalto di gestione calore, con cui ha affidato a un solo operatore la gestione di circa 560 edifici per un periodo lungo: sette anni. L’obiettivo è ridurre i consumi, arrivando a risparmiare qualche milione l’anno e ridurre del 20% le emissioni.
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17/09/2013 – Contro la Povertà Energetica
Nel 2012 a 10 milioni di europei hanno tagliato il gas o la corrente elettrica. E forse 100 milioni, in tutta Europa, sono quelli che hanno difficoltà a pagare la bolletta. Il problema sta diventano grosso e, finalmente, sta facendo capolino nel calendario europeo. Il CESE Comitato Economico e Sociale Europeo sta proponendo a Commissione e Parlamento Europeo di emanare direttive vincolanti per arginare questo fenomeno, che è spesso l’inizio dell’esclusione sociale.
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16/09/2013 – Un cappotto di penne di pollo
Cosa fare con milioni di tonnellate di penne di pollo? Tante, infatti, se ne producono come scarto della macellazione del pollame. Si tratta di un rifiuto difficilissimo da smaltire, dato che le penne e le piume non si decompongono e non bruciano: seppellitele in un buco e dopo cent’anni le ritroverete pressoché intatte. Ora, però, è stato reso pubblico un brevetto sviluppato in Italia che, grazie a trattamenti di tipo termico e meccanico – quindi senza solventi di alcun genere, trasforma le penne in fiocchi di pura cheratina, e quindi in pannelli termoisolanti: resistenti, biologici e del tutto inerti. Ci si possono fare cappotti termici, e persino casseri isolanti per l’edilizia prefabbricata.
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13/09/2013 – La città dei bambini
Secondo alcune ricerche i bambini italiani risultano assai meno autonomi dei figli degli immigrati. La cosa non è sorprendente: secondo gli addetti ai lavori, la mancanza di esperienze come il gioco senza controllo adulto, l’essere sempre accompagnati a scuola, e così via, hanno un costo personale e sociale molto alto, pregiudicando la formazione di adulti sereni, responsabili e consapevoli. Ecco perché stasera torneremo nel comune di Malnate, in provincia di Varese, che poco tempo fa ha ricevuto dall’Unicef il titolo di città amica dei bambini per una serie di iniziative intraprese nell’ambito di un progetto in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche: la Città dei Bambini. Un città dove, per esempio, possano andare a scuola da soli in sicurezza.
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12/09/2013 – Apprendisti stregoni
Dal modo insulso con cui molti di noi utilizzano i social network, è abbastanza evidente che siamo un po’ degli apprendisti stregoni davanti alle nuove tecnologie. Se parliamo di smart city, poi, capita che nascano grandi aspettative intorno a progetti che, alla fine, non sono poi così rivoluzionari. Per esempio: senza dubbio può essere utile che una città si doti di un sistema di relazione con i propri cittadini il quale permetta di segnalare disservizi o piccoli problemi, come il classico sacco della spazzatura abbandonato, ma è questo poi questo ciò che chiedono i cittadini? Fino a che punto questo servizio gli interessa? Ed è un fatto così rivoluzionario? Questo è il tipo di domande che si fanno a Trento Rise, impegnata in Trentino sul fronte dell’innovazione informatica; le risposte, a quanto pare, richiederanno molto lavoro e molta sperimentazione. Sarà forse questa la “fase 2” di molti progetti nati sotto il segno della città intelligente.
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11/09/2013 – Book in progress
Una wikipedia dei saperi scolastici nata dall’iniziativa del preside dell’ITIS di Brindisi. Ci stanno lavorando in rete un migliaio di insegnanti da 100 diversi istituti scolastici, e punta a reinventare la didattica facendo leva sulle nuove opportunità offerte dalla rete. I “testi scolastici” li scrivono i professori, che insieme agli alunni li integrano con materiale di ogni tipo: è uno dei tanti output delle ore di lezione, che sono soprattutto ore di esercitazione e approfondimento. E per i libri di testo bastano 5€ a volume: il costo della stampa.
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10/09/2013 – L’invenzione dei rifiuti solidi urbani
The great stink: la grande puzza. E’ così che inizia la storia delle città moderne, con un’estate particolarmente secca e il Tamigi che si trasforma in un rivolo miasmatico. La puzza – anche ai nasi di allora, molto più allenati dei nostri – appare insopportabile, sopratutto dalle parti di Westminster, che sorge proprio sul fiume. E così, dopo anni di dibattiti, in solo 18 giorni il parlamento inglese approva il più grande progetto di riqualificazione urbana di tutti i tempi, che darà a Londra il suo aspetto moderno e, soprattutto, le due reti fondamentali che permettono di rendere vivibile qualunque città: la rete idrica e quella fognaria. E’ la fine delle città medioevali, e l’inizio delle città industriali. Ma mentre la rivoluzione indutriale, con alterne fortune in Europa, risolve il problema che aveva reso pestilenziali le città per secoli, ne inventa anche uno nuovo: i rifiuti solidi urbani….
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09/09/2013 – La città pestilenziale
ll dibattito su come debba essere progettata, costruita, gestita e amministrata una città ha per lo meno duemila anni. In questo senso, la Smart City non rappresenta altro che l’ultima versione, aggiornata alle tecnologie e alle necessità moderne, di questo dibattito. Il problema dei rifiuti, per esempio, è una costante. Le prime grandi riqualificazioni urbane, che conferirono l’aspetto moderno a città come Londra e Parigi, nacquero proprio dalla necessità di superare la drammatica situazione sanitara, oltre che olfattiva, che si era venuta a creare a fine ‘800 nelle grandi città, senza fogne né un sistema idrico. Da questo punto di vista, Londra e Parigi furono le prime città intelligenti grazie proprio a due reti: le reti idrica e fognaria, così come oggi le città diventano intelligenti attraverso un’altra rete, quella informatica. Prima di loro un solo caso, unico nella storia: la Roma imperiale.
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06/09/2013 – Rifiuti a peso: tanto inquini quanto paghi
A Malnate (VA) la tassa dei rifiuti è proporzionale a quanti sacchi di raccolta indifferenziata si producono. La nuova tariffazione partirà dal 2014, ma da alcuni mesi è entrato in funzione un sistema innovativo che permette di tenere conto di quanti rifiuti indifferenziati produce ogni famiglia, impresa, utente del sistema di raccolta dei rifiuti. Il principio che si vuole implementare è semplice: più rifiuti indifferenziati produci, più paghi. Più sei virtuoso invece, e quindi più sei attento a differenziare i riufiuti, e più risparmi sulla tassa della nettezza urbana. Il sistema si basa su speciali sacchi della spazzatura, che sono stati distribuiti a tutti i cittadini malnatesi. I sacchi incorporano un chip che ne identifica il proprietario. E i risultati già si vedono.
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05/09/2013 – Salvare Pompei
Derrick de Kerchove è un personaggio di rilievo mondiale nel campo del multimedia e delle attività che utilizzano la rete come supporto per generare un forte ritorno di pubblico. Ora Kerchove, che insegna all’Università Federico II di Napoli, ha in mente un piano per salvare Pompei..L’abbiamo intervistato a Trento durante gli incontri “Digital Cities of the Future”.
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04/09/2013 – Efficienza energetica a prova di errore
Sempre più numerose le soluzioni tecnologiche che offrono soluzioni standard ed economiche per realizzare edifici ad alta efficienza, e per ristrutturare quelli meno efficienti. Ma non basta, perché col venir meno della manodopera qualificata nel settore dell’edilizia, le nuove tecnologie, per avere successo, devono anche ridurre al minimo la possibilità di errori da parte delle maestranze. Perché tanto più l’efficienza è elevata, tanto più sono i dettagli a fare la differenza, e anche piccoli errori costano cari.
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03/09/2013 – Turismo accessibile
Vale diversi miliardi di euro l’anno, è un turismo fatto di anziani, bambini, persone con disabilità, le quali per godere delle bellezze di un territorio hanno bisogno di un pizzico di attenzioni in più. In un paese come l’Italia, che ha nel turismo un punto di forza, questa attenzione dovrebbe essere forte. E invece…
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02/09/2013 – Smart City for all
Nel dibattuto sulle città intelligenti è del tutto assente la dimensione dell’accessibilità a tutti i vecchi e nuovi servizi da parte dei disabili. Eppure siamo tutti destinati a un certo grado di disabilità con l’avanzare degli anni. Quindi progettare città a misura di disabile vuol dire progettare città per tutti. Ma dalle app per trovare i ristoranti, alle indicazioni di accessibilità degli alberghi, questa sensibilità sembra quasi del tutto assente. E le nuove tecnologie, che pure consentono di erogare informazioni personalizzate, non sono ancora utilizzate per rispondere alle esigenze specifiche dei soggetti più deboli.
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