La Regione Emilia-Romagna con i fondi europei del Por Fesr ha finanziato le strutture dei Tecnopoli

Tecnopoli sono una rete di 10 infrastrutture con 20 sedi nel territorio dell’Emilia-Romagna. Il loro scopo è organizzare e ospitare attività e servizi per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico.
Nei Tecnopoli hanno sede i laboratori di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, con strumentazioni di ricerca e personale dedicato ad attività e servizi per le imprese. Ospitano anche gli Spazi Area S3, ambienti informali per favorire l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro e all’ecosistema dell’innovazione.
Con Aster a Smau Bologna 2018 R2B si è parlato di Tecnopoli, dando voce alle aziende e alle strutture che hanno utilizzato questa rete di strutture e competenze. Il tema è il trasferimento tecnologico, il rapporto tra il mondo della ricerca e il mercato, la necessità di individuare un linguaggio comune, di condividere orizzonti temporali e linguaggio. Le modalità di interazione e collaborazione sono molto diversificate.

È stata segnalata l’esperienza di una grande azienda come la multiutility Hera, che utilizza queste strutture per acquisire competenze e disporre di laboratori, per attività di ricerca e sviluppo programmate in azienda. Il Tecnopolo funziona di fatto come un fornitore.

Diversa è la storia di Medi-nova, una PMI con 15 dipendenti, nel settore zootecnico. Il rapporto di collaborazione sviluppato con il Tecnopolo di Parma è frutto di una scelta maturata dopo che l’azienda ha contattato facoltà universitarie senza trovare risposte alle proprie esigenze. I laboratori del Tecnopolo hanno sviluppato il prodotto di cui Medi-nova aveva esigenza, ma la struttura ha fornito anche i servizi per ottenere finanziamenti, per depositare brevetti, per attivare presso l’azienda un dottorato di ricerca.

Un punto di vista diverso è arrivato dal mondo della ricerca, dal Professor Liverani dell’U. O. Nautica del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale Meccanica Avanzata e Materiali – CIRI MAM, che ha sviluppato un progetto con una società di trasporti navali e su gomma. Lo stretto rapporto tra ente di ricerca e azienda ha definito gli orizzonti entro cui operare: sono state sviluppate attività di ricerca, di trasferimento tecnologico, di impiego di tecnologie già disponibili, per arrivare alla sperimentazione di un modello di utilizzo di un carburante alternativo, non inquinante.

Nel racconto di due start up, FLUIDO e PIGRO, sono valorizzati gli aspetti legati alla disponibilità di una sede prestigiosa e all’inclusione in un sistema di relazioni – scientifiche, tecnologiche, formative, di business, culturali, territoriali – al quale le aziende giovani hanno normalmente difficoltà di accesso, con significative ricadute sullo sviluppo delle aziende.

Nella rete dei tecnopoli c’è anche un CIRI aeronautica. L’ha utilizzato Zephyr Srl, azienda nata da un gruppo di ricercatori della Università di Bologna, che opera in particolare su velivoli a controllo remoto. I droni ovviamente ma anche piccoli elicotteri. Zephyr ha inziato il suo rapporto con il CIRI ottenendo degli spazi per i suoi laboratori.
LAV è una realtà tra le più importanti, in Italia, nel campo dei servizi per le analisi ambientali. Dal CIRI MAM del Tecnopolo di Rimini ha ricevuto un flusso di stagisti ricercatori che in numero significativo, dopo sei mesi di stage, sono stati inseriti nello staff dell’azienda.

Cell Dynamics possiede quattro importanti brevetti internazionali nel campo dell’analisi cellulare, tutti operativi nella realizzazione di monitoraggi che non sono ad oggi forniti da altre strumentazioni. Nel Tecnopolo di Bologna, ma in particolare nei rapporti con MIST E-R – struttura appartenente al Tecnopolo – Cell Dynamics ha trovato un partner in grado di rispondere alle esigenze di rapidità procedurale di una azienda, pur fornendo quei contatti con la ricerca universitaria in grado di produrre knowhow elevato, contatti che, con un rapporto diretto, avrebbero richiesto procedure amministrative troppo lente per chi opera nel mercato.

Buzzi Unicem è una azienda che ha sviluppato un metodo di recupero della CO2, in particolare per i cementifici, un comparto nel quale si registra la maggiore produzione di anidride carbonica. Nel Tecnopolo di Piacenza Buzzi Unicem ha trovato una decisiva assistenza per il conseguimento del progetto europeo Cleanmaker.

Operatech è una rete di imprese del settore industriale. Aziende altamente tecnologiche e specializzate nell’ambito della meccanica di precisione, meccanica di grandi dimensioni, stampaggio plastico, fusione in leghe leggere, elettronica personalizzata, impiantistica elettrica, taglio laser e piegatura lamiera. La rete è uno strumento di amplificazione di culture industriali tipiche del territorio dell’Emilia Romagna. Nei Tecnopoli ha trovato un contributo fondamentale nella messa a punto della sua costituzione.


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