Tensive vince l’Intel Global Challenge

La start up che propone una nuova tecnologia per la ricostruzione dei tessuti

Tra i 23 finalisti dell’Intel Global Challenge c’erano due start up italiane: Sem+ e Tensive, uno spin-pff della Fondazione Filarete. Risultato già eccezionale, dato che i partecipanti alla prima fase di selezione erano addirittura 18 mila, da 60 paesi.

Ora Tensive si è aggiudicata il premio Hardware & Computing, con tutto ciò che questo comporta: 10 mila dollari, accompagnamento, visibilità e contatti. Tensive propone una nuova tecnologia per la ricostruzione di ossa e tessuti adiposi attraverso la stampa 3d di biomateriali vascolarizzabili. Una sorta di protesi porose, insomma, composte da materiali sintetici riassorbibili, con una rete interna di canali che riproduce le caratteristiche della rete dei vasi sanguigni. Un giorno questo genere di protesi entrerà in uso non solo nel caso di traumi e osteoporosi, ma anche e soprattutto per le protesi.

Primo vincitore assoluto della competizione è stata la start up cilena Mobile Monitoring Station, che si propone di commercializzare sensori portatili da inserire nelle giacche, specialmente in quelle destinate a lavori potenzialmente soggetti a rischi. Il pensiero va naturalmente alla tragedia dei minatori cileni rimasti intrappolati nel 2010 in una miniera: in casi come questi i sensori della start-up avrebbero comunicato costantemente i dati vitali delle persone intrappolate.

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