La ricerca in bioingegneria dell’Eugenio Medea. Intervista a Gianluigi Reni

Per i bambini, si sa, il gioco è fondamentale ed è un presupposto importante per lo sviluppo cognitivo. A causa di particolari patologie visive che compromettono la capacità di cogliere il contrasto tra oggetti, però alcuni bambini faticano a giocare, perché non riescono a distinguere i giocattoli dal piano su cui si trovano.

Ecco allora un’idea innovativa del gruppo di ricerca in bioingegneria dell’Irccs Eugenio Medea di Bosisio Parini: un tavolo attivo che rende più evidenti gli oggetti posati sulla sua superficie, illuminandoli con luci apposite (per esempio una luce di tonalità rossa per un oggetto verde). Il tavolino è configurabile: non occorrono giocattoli speciali, ma lo si può adattare di volta in volta al colore del giocattolo che si sta usando, selezionando una luce adatta.

Per ora il dispositivo è in fase di prototipo, ma gli ingegneri del Medea già immaginano sviluppi futuri: applicazioni per persone anziane o incorporazione delle sue funzioni negli occhiali della realtà aumentata.

La ricerca all’ Irccs Eugenio Medea di Bosisio Parini pag.  12345


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Associazione La Nostra Famiglia “Eugenio Medea”

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